Il Capricorno è l'alchimista eremita che compie la Grande Opera per trasformare il metallo grezzo in oro. Ciò che Michelle Obama ha dimostrato di saper fare con la sua autobiografia.
(English translation below)
Nel giorno del solstizio d’inverno, il Sole si trova nel segno del Capricorno. Nel periodo delle notti più lunghe e dei giorni più brevi, il Solstizio è il più corto giorno dell’anno, e al contempo è il giorno in cui le giornate tornano ad allungarsi e la luce si fa strada, soppiantando il buio e il freddo.
Per questo motivo, in moltissime culture precristiane è così ricco di significati simbolici.
È il periodo delle tradizioni natalizie, che si intrecciano a tradizioni e culti pagani, poi riassorbiti dal Cristianesimo. Tra il 17 e il 24 Dicembre i Romani celebravano i Saturnali, e la data del 25 Dicembre era per loro la festa del Natalis Solis Invicti, in onore del dio Mitra, per celebrare il Sole che vinceva sulle tenebre.
Con l’avvento del Cristianesimo, al giorno del culto del Sole, viene sovrapposto quello della nascita di Gesù Cristo, redentore e luce per tutta l’umanità.
Il tempo del Capricorno è il tempo della meditazione, dei luoghi chiusi e raccolti che proteggono dal buio e dal freddo ma che diventano grembi da cui far fruttare una nuova scintilla di luce e calore. È il tempo dell’alchimista eremita che nel silenzio e nella solitudine del suo laboratorio compie la Grande Opera, che mira a trasformare il metallo più grezzo e pesante in quello più puro e prezioso.
In alchimia come in psicologia non può esserci una nuova vita che non passi attraverso una morte simbolica, e non c’è un nuovo mondo che non presupponga un taglio con un vecchio mondo. E infatti il Capricorno è il segno che nasce al volgere dell’anno. Racchiude quindi in sé un passaggio iniziatico, che contiene tenebre e luce, morte e rinascita. Succede la stessa cosa in natura: la terra fredda, arida e nera dell’inverno, racchiude in sé il seme della futura germogliazione. Con lentezza e laboriosità, nelle sue radici più profonde, cova una futura vita.
E lo fa senza apparenti entusiasmi, senza dimostrazioni esorbitanti. Tanto quel seme inizierà a germogliare solo in primavera.
Maestro del Capricorno è Saturno: il malinconico, cupo e silenzioso, ma anche il potente e l’ambizioso. Tra i tanti miti legati a Saturno spicca quello del malvagio Cronos e della capra Amaltea. Cronos, padre di Zeus, per paura che quest’ultimo lo detronizzi, vuole divorarlo, così come ha già fatto con gli altri suoi figli. Ma la moglie Rea gli tende un inganno, sostituendo il pargolo con una pietra.
Zeus viene così salvato e vive un’infanzia felice, allevato con amore dalla madre e nutrito dalla capra Amaltea, dalle cui corna stillano nettare e ambrosia. Si narra poi che Zeus, da grande, staccherà un corno della capra, e lo renderà magico e sempre colmo di fiori e frutta, mentre la sua pelle servirà a vestirlo per la lotta contro i Giganti, proteggendolo come se fosse una corazza magica. Come segno di riconoscenza, Zeus colloca infinela capra Amaltea in cielo per trasformarla in costellazione del Capricorno.
La simbologia Saturniana si esprime bene nel romanzo fantastico La storia Infinita di M. Ende: i due protagonisti, Bastian e Atreiu, sono rispettivamente antieroe ed eroe della storia.
Bastian si è rifugiato nella soffitta di un’antica libreria, per sfuggire ai continui soprusi dei suoi compagni di scuola e leggere un libro dal titolo La storia infinita. È qui che cupezza e timidezza trovano la loro zona comfort. Atreiu è l’eroe che Bastian sogna di essere ma non osa essere, ma in realtà solo Bastian può salvare il regno di Fàntasia dal sopraggiungere del Nulla. Dal momento in cui viene chiamato a riconoscere i propri desideri e a esprimerli, ecco che il regno di Fàntasia rinasce, splendido e rigoglioso.
E con esso rinasce anche Bastian, che riconosce il proprio potenziale e impara a desiderare.
Questa è la sfida del Segno del Capricorno. Stare nel limite serve a compiere il processo di trasmutazione che trasforma il piombo in oro, l’arrendevolezza in coraggio, la pesantezza in slancio evolutivo.
Il tipico Capricorno non ama farsi notare, non drammatizza mai e non si meraviglia di niente: è come se fosse vestito di rigore e impassibilità.
Ma questa rigidità che egli spesso indossa e che gli dà caratteristiche di durezza, indolenza, apatia e pessimismo, può diventare la condizione necessaria per la ponderatezza e la perseveranza tipiche della persona che impara a tenere in mano il proprio destino e quello degli altri, a guidarli, riscattarli e emanciparli.
A proposito di emancipazione, la donna del Capricorno può risultare la più impegnata, riflessiva e emancipata dello zodiaco. Preferendo la sobrietà e l’organizzazione puntuale, quasi manageriale, tra le donne dello zodiaco è quella a cui gli uomini si rivolgono da pari a pari, proprio perché non usa mai l’arma dell’affettazione e della seduzione. Se ha superato l’ostacolo della malinconia e del pessimismo, diventa abilissima nel dirigere e programmare, mettendo azioni anziché parole, sgominando insomma, tutto d’un colpo, quegli orpelli che spesso giocano a sfavore delle donne.
Per questo, come rappresentante del segno del Capricorno ho scelto Michelle Obama, non solo perché è stata la prima donna nera nella storia americana a ricoprire un ruolo di first lady, ma per la sua capacità di ritagliarsi uno spazio attivo, dentro e fuori dalla Casa Bianca. Attraverso il suo impegno e la sua splendida autobiografia, Becoming, Michelle Obama rappresenta quello che ogni Capricorno può diventare: guida, icona e fonte di ispirazione per le donne e gli uomini di tutto il mondo.
ENGLISH VERSION
On the day of the winter solstice, the Sun is located in the sign of Capricorn. In the period of longer nights and shorter days, the Solstice is the shortest day of the year, and at the same time it is the time when the days come back to lengthen and the light makes its way, supplanting the darkness and the cold.
For this reason, in many Pre-Christian cultures it is so rich in symbolic meanings.
It is the period of Christmas traditions, which are intertwined with pagan traditions and cults, then reabsorbed by Christianity. Between December 17th and December 24th , the Romans celebrated the Saturnali, and the date of December 25 was for them the feast of the Natalis Solis Invicti, in honor of the god Mithras, to celebrate the Sun that won over darkness.
With the advent of Christianity, the day of the worship of the Sun, was superimposed by the day of the birth of Jesus Christ, redeemer and light for all humanity.
Capricorn’s time is the time of meditation, of the closed and collected places that protect against darkness and cold but that become wombs that bring fruits and new sparks of light and heat. It is the time of the alchemist who, in the silence and solitude of his laboratory, performs the Great Work, which aims to transform the crudest and heaviest metal into the purest and most precious one.
In alchemy, as well as in psychology, there is no new life that doesn’t go through a symbolic death, and there is no new world that does not assume a cut with an old world. And in fact, Capricorn is the sign that was born at the turn of the year.
It therefore express a rite of passage, which contains darkness and light, death and rebirth.
The same thing happens in nature: the cold, arid and black land of winter, encloses in itself the seed of future growth.
Slowly and laboriously, in its deepest roots, it gives birth to a future life.
And it does it without apparent enthusiasm, without exorbitant demonstrations, since that seed will not begin to germinate before the spring.
Master of Capricorn is Saturn: the melancholy, gloomy and silent, but also the powerful and the ambitious.
Among the many myths related to Saturn, stands out that of the evil Cronos and the goat Amalthea. Zeus’ father, Cronos, for fear that Zeus will overthrow him, wants to devour him, as he did with his other children.
But his wife Rea tends to deceive him, replacing the baby with a stone.
Zeus is thus saved and lives a happy childhood, lovingly raised by his mother and fed by the goat Amalthea, from whose horns drip nectar and ambrosia. It is said that Zeus, when he was growing up, broke off a goat’s horn, and made it magical and always full of flowers and fruits, while his skin served to dress him for the fight against the Giants, protecting him as if it were a magical armor. As a symbol of gratitude, Zeus placed the goat Amalthea in the sky, which became the constellation Capricornus.
Saturnian symbolism is expressed well in the fantastic novel “The NeverEnding Story” by M. Ende: the two protagonists, Bastian and Atreiu, are respectively antihero and hero of the story.
Bastian took refuge in the attic of an ancient bookstore, to escape the constant abuse of his schoolmates. In the attic, he finds a book entitled “The NeverEnding Story”and starts reading it. This is where his melancholy and shyness find their comfort zone.
Atreiu is that hero Bastian dreams of being but dares not be, but in reality only Bastian can save the kingdom of Fàntasia from the attack of Nothingness.
From the moment he is called to recognize his desires and express them, the kingdom of Fàntasia is reborn, splendid and exuberant.
Bastian is also reborn, recognizing his potential and learning to desire.
This is the challenge of the Sign of Capricorn.
Being in the limit is necessary to carry out the process of transmutation that can turn lead into gold, surrender in courage, heaviness in development.
The typical Capricorn does not like to be noticed, never dramatizes and is not surprised by anything: it is as if he were dressed in rigor and impassibility.
But the rigidity that he often wears and that gives him characteristics of hardness, indolence, apathy and pessimism, can become the necessary condition for the thoughtfulness and perseverance typical of the person who learns to hold his own destiny and that of others, guiding, redeeming and emancipating them.
Speaking of emancipation, the Capricorn woman may be the most committed, thoughtful and emancipated of the whole Zodiac. Preferring sobriety and a punctual, almost managerial organization among the women of the Zodiac she is the one to which men turn as equals, precisely because they never use the weapon of affectation and seduction. If she overcomes the obstacle of melancholy and pessimism, she becomes very good in directing and planning, putting actions instead of words, clearing all of a sudden, the frivolity that often play against women.
That’s why, as a representative of the Capricorn sign, I chose Michelle Obama, not only because she was the first black woman in American history to hold the role of first lady, but because of her ability to carve out an active space, inside and outside the White House. Through her commitment and beautiful autobiography, “Becoming” Michelle Obama represents what every Capricorn can become: guide, icon and source of inspiration for women and men around the world.
