Il segno dello Scorpione è tra i più magnetici dello Zodiaco, e fra le molte celebrità che lo esprimono al meglio ho scelto Monica Vitti, nata il 3 Novembre, per la sua voce roca, il profilo netto e deciso e lo sguardo penetrante, tratti tipici del segno.
Appartenente all’elemento Acqua, come gli altri due suoi compagni, il Cancro e i Pesci, lo Scorpione si distingue per la sua temperatura emotiva, per la sua profonda sensibilità, per la sua impetuosa passionalità.
Non più l’acqua sorgiva e materna del Segno del Cancro, e nemmeno l’acqua dei mari e degli oceani del Segno dei Pesci, l’acqua dello Scorpione è tutt’altro: è profonda e stagnante come il rigagnolo che si perde nella terra. È la linfa che crea la vita ma anche la lava vulcanica che distrugge ogni forma di vita.
Se poi immaginiamo l’animale scorpione, che vive nascosto nelle fessure da cui esce solo di notte, e per di più provvisto di un aculeo velenoso capace di uccidere, allora capiamo il motivo per cui da sempre anche il Segno suscita timore e attrazione.
I Pianeti maestri dello Scorpione sono Marte, dio della guerra e espressione di potenza e volitiva determinazione, e Plutone, signore delle tenebre e degli Inferi, delle forze oscure dell’inconscio e dell’energia vitale primordiale.
Nell’uomo – zodiaco lo Scorpione corrisponde a quelle parti del corpo umano che si mostrano, ma al contempo chiudono e nascondono in sé : l’ano e i genitali, simboli di pulsione aggressiva e di erotismo.
Nel mito legato al segno della Vergine, Plutone, il tenebroso dio degli Inferi rapisce Persefone, figlia di Demetra, causando un vuoto e un trauma nei nativi del Segno che si traduce con un rifiuto di tutto ciò che simbolicamente destabilizza, turba e aggredisce. Per questo Vergine e Scorpione sono legati. Inoltre, il glifo dello Scorpione assomiglia a quello della Vergine, ma non a caso in lui la coda, anziché chiudersi, si apre e diventa sia il pungiglione sia la freccia.
È in questa simbologia che si cela il doppio anelito dello Scorpione: colui che rimane nelle tenebre, invischiato nel magma del suo inconscio e delle sue pulsioni, che se ferito, si vendica uccidendo e poi si uccide pungendosi con il suo stesso veleno mortale, e colui che punta verso l’alto e spicca il volo come un’aquila che dalle vette più alte vede e scruta tutto, imperante, libera e sicura di sé.
È una tensione che causa una vertigine tra adrenalina e angoscia, che porta a volare verso l’alto, verso il sublime e lo spirituale, e a sentirsi al contempo attratti verso il basso, verso la materia e il conturbante.
Come se ci fosse uno Scorpione involuto e uno evoluto.
Quello involuto che rimane schiavo della sua hybris, ingabbiato in oscuri mondi dove impera un clima di gelosia e sete di vendetta, e quello evoluto e superiore che utilizza il suo pathos per farsi sciamano, che sa curare gli altri perché riconosce le proprie ferite.
Ed è qui che sta la sua più grande forza.
Le statistiche astrologiche ci dicono che c’è una frequenza di crimini a sfondo passionale o abusi violenti, effettuati da persone che appartengono al segno dello Scorpione, ma anche un cospicuo numero di medici e chirurgi, detective, psichiatri e psicanalisti, profondi conoscitori dell’animo umano, che lavorano nei marasmi dell’inconscio di ogni persona, abili nel tirar fuori dalla materia più oscura tutti coloro che ne sono schiavi.
Nel tipo Scorpione convive l’eterna lotta tra Faust e Mefistofele descritta nel Faust di Goethe, dove Faust sente “due anime che battono nel suo petto” e Mefistofele dice di essere “quella forza che desidera eternamente il male e opera eternamente il bene”.
Si narra che lo Scorpione, circondato dalle fiamme e senza via di scampo, si dia la morte trafiggendosi con lo stesso suo pungiglione velenoso. Solo dopo aver liberato se stesso dalla schiavitù della sua primordiale istintualità, egli diventa Aquila che si libra altissima su nel cielo.
È una storia di morte e rinascita, come il mito dell’araba fenice che risorge dalle proprie ceneri. Non è un caso che nella storia e nell’iconografia cristiana lo Scorpione diventa Aquila ed è l’emblema di San Giovanni, il più spirituale e mistico tra i quattro evangelisti.
L’intelligenza dello Scorpione è profonda e inquieta, adatta a scavare in profondità. Non perde mai di vista le proprie ambizioni potenti e creative, finché tutto si organizza, nell’apparente caos della sua vita, prendendo forme elevate. Per questo il tipo Scorpione, sempre pervaso dal fuoco dell’inquietudine creativa, anche se celata da un aspetto quieto ed equilibrato, è veramente se stesso nelle lotte, negli ostacoli e nei problemi da risolvere. È lì che la sua vita diventa il campo di battaglie da condurre con volontà, tenacia, ambizione e positivismo. L’amore non è un tema facile per il tipo Scorpione, perché non ama i compromessi sentimentali e al tempo stesso anela ad una relazione primitiva e magica, tutta poesia e passione controcorrente.
Non esiste un altro segno più complesso dello Scorpione, che si affaccia nel Cielo dal 23 Ottobre al 21 Novembre.
In quest’ultima settimana di Ottobre fino alla fine di Novembre avremo Mercurio, simbolo di intelletto e oggettività, di transito nel Segno: questo donerà più capacità di fare chiarezza nel buio invernale e aiuterà a non averne paura, a vedere e svelare tutto con talento da detective e ad assumere una prospettiva più oggettiva e distaccata su tutto ciò che accade. Al contempo Venere in sestile nel segno della Vergine promette un amorevole calore.
Buon Compleanno amatissimi Scorpioni!