Il gioiello contemporaneo alla 53ma mostra di artigianato artistico abbruzzese di Guardiagrele
L’oreficeria contemporanea agcpunto.23 è a Guardiagrele fino al 27 Agosto. In mostra le opere dell’Associazione Gioiello Contemporaneo di Padova.
L’oreficeria contemporanea agcpunto.23 è a Guardiagrele fino al 27 Agosto. In mostra le opere dell’Associazione Gioiello Contemporaneo di Padova.
Ogni anno agc, Associazione Gioiello Contemporaneo di Padova, propone un’esposizione delle opere dell’anno. Il 2023, grazie all’impegno e all’allestimento a cura di Roberta Pavone, al coordinamento della Presidente di agc Eliana Negroni e alla collaborazione di Chiara Scarpitti, l’appuntamento Agcpunto.23 è a Guardiagrele, un Comune della provincia di Chieti, in Abruzzo nel Palazzo dell’Artigianato.
Spilla, 2023
Oltre cinquanta gli autori, soci dell’Associazione Gioiello Contemporaneo, che presentano opere realizzate con diversi materiali quali il tessuto, il legno, le pietre e gli objets trouvés.
Le lavorazioni, con tecniche differenti, sono attinte sia dalle pratiche orafe più antiche, come il niello o il Mokume Gane al taglio chimico, che dalle contemporanee, come le tecnologie digitali.
Agcpunto.23 è un appuntamento nel contesto del Festival estivo della 53^ Mostra dedicata all’artigianato artistico che quest’anno tocca particolarmente l’universo femminile.
La gioielleria contemporanea si esprime attraverso ornamenti che sul corpo divengono protagonisti. Solide geometrie, anelli, collane, bracciali ma soprattutto spille quali supporti ideali di messaggi assoluti che hanno il potere di catturare lo sguardo di chi osserva.
La spilla indossata racconta, a chi guarda, quell’incredibile rapporto che si instaura tra chi l’ha creata, il corpo che la indossa e coloro che la stanno osservando.
Molte sono le spille esposte: riflettenti a specchio molato (Nicoletta Frigerio), profonde come il carbone (Sara Barbanti), solennemente delicate come i trafori (Mineri Matsuura– Giappone; Jamie Chung-Corea) a intreccio orientale (Kazumi Nagano, Giappone).
Il dialogo instaurato negli anni tra gli autori associati d’Oriente e Occidente, in una realtà come quella dell’Associazione Gioiello Contemporaneo impegnata a mantenere il confronto internazionale, ha potuto creare progetti di scambio e collaborazione artistica.
In ogni occasione gli autori di fama internazionale si sono dimostrati lieti di esporre il frutto della propria esperienza accanto ai giovani emergenti. Il contesto associativo ha sempre facilitato questi incontri che divengono momenti speciali per la ricerca perché offrono la possibilità ai nuovi studiosi di arricchirsi professionalmente poiché posti direttamente a confronto con opere simbolo del design del gioiello.
In questa specifica occasione l’Associazione Gioiello Contemporaneo rinnova il ricordo e la stima verso la figura indimenticabile di GianCarlo Montebello (Milano, 15 Marzo 1941 – Milano 18 Settembre 2020), straordinario designer di gioielli del quale è in esposizione un multiplo della catena Superleggeri.
Tra i gioielli dei maestri si potranno ammirare un pendente essenziale di Mari Ishikawa; una fiammante catena dall’Alphabet di Carla Riccoboni; una traccia concreta e inconfondibile nella spilla del catalano Lluís Comín; i frammenti ricomposti a conferire nuova vita alle porcellane di Liana Pattihis; la struttura a contrasto tra lastra e niello nell’uso pittorico utilizzata da Gigi Mariani per i suoi anelli; il risultato poetico nella collana di Maria Rosa Franzin, compiuta tra ricerca, materiale, esperienza e colore.
Nel gruppo dei lavori dei giovani artisti, invece, vi invito a soffermarvi sulla spilla-scultura in quarzo di Margherita Berselli (master al Campus Idar-Oberstein) e sull’anima misteriosa della spilla di Alice Biolo (Glasgow School of Art); due esempi di risultati significativi ottenuti attraverso un percorso di studi approfonditi dalla frequentazione di alcune tra le migliori scuole italiane d’arte e da perfezionamento all’estero.
Intersecting-Score-Brooch, 2020
Gli esempi di ricerca posta tra design e tecnologia, vedono emergere i pezzi stampati 3d di Sogand Nobahar e Fluxis (Mariangela Murgia e Alberto Catalano); quella nell’ambito postdigitale è fissata nell’immagine fossile della collana di Chiara Scarpitti e il racconto digitale, tra passato e futuro, è fissato sui pendenti di Roberta Bernabei.
Il linguaggio astratto è enfatizzato dall’uso sapiente di tecniche orafe antiche, come il Mokume Gane studiato e attualizzato da Stefano Rossi o rappresentato nelle raffinate combinazioni di materiali dall’apparente disfunzionalità, sapientemente ricomposte nelle spille di Judy McCaig o di Corrado De Meo. Messaggi concettuali sono presenti nei lavori di Rita Marcangelo o Letizia Maggio.
Gli oltre cinquanta pezzi selezionati per l’esposizione meritano senz’altro attenzione, non solo per le lavorazioni e la creatività degli artisti ma anche perché ogni opera è stata dedicata alla dimensione di genere quale specifica caratteristica delle donne nel processo socio-culturale; l’universo femminile, nel contenuto della ricerca, in una visione soggettiva complice e interlocutoria.
Integrare la dimensione di genere nella ricerca significa arricchirla in tutte le sue fasi con un’analisi che tiene in considerazione le variabili del sesso e del genere, sia essa ricerca di base o applicata, al fine di garantire l’eccellenza e la qualità dei risultati.
Agc fu fondata a Trieste nel 2004. E’ un’organizzazione senza scopo di lucro nata per promuovere il gioiello di ricerca in un confronto costruttivo e sinergico con le realtà artistiche nazionali e in stretto contatto con la comunità internazionale.
Oggi vanta soci provenienti da tutta Italia e due sedi: Milano e Padova. Numerosi soci provengono da altri Paesi tra i quali Spagna, Germania, Francia, Austria, Stati Uniti, Argentina, Giappone e Corea.
L’Associazione Gioiello Contemporaneo è aperta a professionisti del gioiello, designer, studenti, scuole e gallerie ma anche a ricercatori, studiosi e collezionisti. Valorizza la qualità e diffonde la cultura del gioiello contemporaneo con esposizioni, seminari, progetti di ricerca, pubblicazioni, favorendo approcci metodologici di condivisione e aggregazione.
Concludo presentandovi il gioiello esposto da Marco Picciali intitolato Mettere dei fiori.
Un lavoro che per me rappresenta anche i luoghi dove in questo tempo, per alcuni esseri viventi, i giorni sono diventati uno simile all’altro e ciò che li rende diversi è solo qualche notizia particolare che giunge da dove i conflitti si accendono.
Guerre brutali e omicidi, singoli o di massa, infiammano il mondo e stanno trascinando parte del genere umano in qualcosa di assolutamente incredibile, tanto da faticare a credere che tutto ciò stia veramente accadendo.
Ma non è l’umanità la sola a soffrire, soffrono gli animali e l’ambiente che sono parte di quel paesaggio contaminato di Martin Pollack (Bad Hall, 23 Maggio 1944) riferibile a tutti quei paesaggi macchiati dal crimine.
La gioielleria contemporanea promossa e diffusa dal 2004 dall’Associazione Gioiello Contemporaneo è ricerca artistica, innovazione del concetto di ornamento, sperimentazione di materiali e tecnologie, tutela – studio e attualizzazione del patrimonio storico di conoscenza quali abilità in grado di tradurre e accedere ai lati d’ombra e ai misteri dell’aspetto artistico quale gesto che edifica un linguaggio privato che nell’atto creativo diviene pubblico.
53^ Mostra Artigianato Artistico Abruzzese
Palazzo dell’Artigianato – Via Roma, 28 – Guardiagrele – Chieti
Fino al 27 Agosto.
Orari di apertura:
Mattino 10.30 – 12.30
Pomeriggio 15.00 – 22.00
Per l’autorizzazione alla pubblicazione delle fotografie sulla Rivista ReWriters ringrazio la Presidente di agc Eliana Negroni.