Nuove idee affiorano nel mondo della musica: Todd Rundgren ha una certa età (72 anni), è un artista della generazione dei Beatles, eppure s’è inventato un progetto (sulla carta) moderno, perlomeno al passo coi tempi in cui non si può andare a suonare in giro regolarmente: un tour virtuale di 25 date. Che vuol dire?


Vuol dire che a partire dal prossimo 14 febbraio e fino al 22 marzo Rundgren e i suoi 10 musicisti partiranno per questo tour, che verrà ripreso interamente in un solo spazio a Chicago e distribuito in streaming, alle ore 8 di sera, nelle 25 città che ospiteranno virtualmente il concerto, nel territorio degli Stati Uniti. I biglietti si possono acquistare qui: ad ogni singolo concerto (biglietto 30 dollari), potrà partecipare in streaming solo il pubblico geolocalizzato che rientra nello zip code della città interessata (ma pare che adesso, a causa dell’enorme richiesta, le maglie si siano molto allargate), oppure chi acquisterà un pass per cinque diversi show (ci sono a disposizione 5 pass diversi, che comprendono concerti di città diverse, alla modica cifra di 149 dollari), mentre il pass che consente l’accesso a tutti e 25 i concerti costa 700 dollari. Per gli eletti, c’è inoltre una limitatissima possibilità di assistere (come si dice adesso) in presenza ai 25 show: solo 19 persone avranno accesso alla venue, biglietto da 287,50 dollari, e dovranno esibire un test negativo al COVID fatto nelle 72 ore precedenti lo show, una delle strade percorribili attualmente per tornare agli spettacoli dal vivo col pubblico. Produzione firmata dalla streaming company NoCap.

Nella band che accompagnerà Rundgren (controllata regolarmente coi test) suoneranno (tra gli altri) antichi collaboratori dell’artista, come Kasim Sulton (basso), Prairie Prince (batteria, ex Tubes e Jefferson Starship), Eliot Lewis (tastiere), Gil Assayas (sintetizzatori), Bruce McDaniel (chitarra), Bobby Strickland (sax). Anche il catering a disposizione di tutto lo staff (musicisti e crew) dello show seguirà le tappe del tour virtuale: per ogni data, piatti tipici della città visitata virtualmente e (immancabilmente…) immagini della città ospitante proiettate sul video wall, per fare finta di essere veramente in quella città, una trovatina un po’ fessa che sembra più un’idea di marketing e comunicazione che altro. Alla fin fine, questo sarà un concerto, durante il quale verrà eseguito un vasto repertorio, variabile di data in data, che potrà comprendere integralmente l’album di Rundgren, Nearly Human, insieme a brani degli Utopia e ad altri di Rundgren solista. Sono ben 55 lunghi anni di carriera, amata e rispettata da un folto pubblico di appassionati estimatori del musicista e produttore, del chitarrista eccelso, che ha collaborato dal vivo con Ringo Starr, prodotto album da milioni di copie come Bat Out of Hell di Meat Loaf e numerosi altri dischi, di Grand Funk Railroad, New York Dolls, XTC, Hall & Oates, The Tubes, Patti Smith, Cheap Trick.
Nei giorni scorsi c’è stato un altro tour virtuale, di dimensioni ridotte: Steve Wynn, insieme a sua moglie, da New York, live anche in Italia, per una tappa del loro Impossible Tour, tra gennaio e febbraio 2021, sulla piattaforma StageIt.


Todd Rundgren in realtà non è nuovo ad esperimenti tra musica e tecnologia: è stato tra i primi ad intraprendere la distribuzione della sua musica attraverso Internet, a realizzare nel 1978 il primo concerto televisivo interattivo, il primissimo artista a realizzare un album interattivo, No World Order (1993), nel formato CD-i della Philips, che permetteva di scegliere diverse modalità d’ascolto. Da molti anni Rundgren passa gran parte del suo tempo nella tenuta che ha acquistato a Kilauea, sull’isola di Kauai (Hawaii). Il suo parco ha ospitato, qualche anno fa, un’intera puntata del web show Live from Daryl’s House di Daryl Hall, un semplice e meraviglioso progetto di musica dal vivo che vedeva Hall ospitare in ogni puntata celebri artisti o giovani scoperte, per suonare tutti insieme con la sua strepitosa band. Suono, racconto e regia esemplari.
Volendo fare un ampio giro nella discografia e nella vita di Rundgren, si può iniziare dai dischi dei Nazz, passando per i suoi numerosi album da solo a partire da Runt nel 1970 (nei quali spesso ha suonato tutti gli strumenti), fino a quelli con gli Utopia… e finire con le relazioni amorose: celebre quella con Bebe Buell, che lo portò a diventare padre adottivo di Liv Tyler (figlia di Steven Tyler degli Aerosmith). Un mito.

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