L’infiorata dell’isola Bisentina: per aprire la nuova stagione
Oggi e domani si potrà sbarcare sull'isola Bisentina per assistere a splendide infiorate che inaugurano la nuova stagione, che riserva una novità imperdibile.
Oggi e domani si potrà sbarcare sull'isola Bisentina per assistere a splendide infiorate che inaugurano la nuova stagione, che riserva una novità imperdibile.
Immersa nelle profonde acque del lago di Bolsena, l’isola Bisentina fiorisce questo week end con due giorni di eventi che celebrano la bellezza della natura ed enfatizzano un’antica tradizione locale, quella delle infiorate.
L’Isola si vestirà di coloratissimi fiori grazie alla maestria dell’Associazione Infioratori Bolsena, che esibiranno le loro creazioni in quattro punti dell’isola: presso l’antica darsena, nella piccola cappella di Santa Caterina detta la Rocchina, presso l’oratorio di Monte Calvario e alla cappella di Santa Concordia.
Nel corso dell’evento i visitatori avranno l’opportunità di visitare i gazebo allestiti nello splendido uliveto dell’isola, per degustare e acquistare i prodotti tipici del territorio della Tuscia proposti dalle aziende agricole dei sette Comuni del Lago di Bolsena – Bolsena, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro, Marta, Montefiascone, San Lorenzo Nuovo.
Domenica mattina si potrà anche assistere ad un folcloristico spettacolo a cura della Compagnia delle lavandaie della Tuscia, un gruppo di donne che ha conservato l’uso e l’arte di lavare i panni, e vestite con gli abiti tradizionali del territorio, inscenano l’antico lavaggio dei panni intonando canti, filastrocche e nenie della tradizione locale.
La Tuscia vanta un’antica tradizione di infiorate, legate perlopiù alla festività del corpus domini, ma non solo. Sono tanti i borghi intorno al lago che a giugno si colorano di splendidi petali per tappezzare i vicoli e i viali dei loro centri urbani, Bolsena, Capodimonte, Tarquinia, Tuscania. In questi centri le comunità si organizzano per la scelta e la raccolta dei fiori, come ginestre, fiordalisi, papaveri, fiori d’acacia e di sambuco, ortensie, gerbere e tante altre infiorescenze, che poi vengono usate per decorare i disegni creati con i bozzetti.
Alcune comunità sono davvero esperte, come quella di Acquapendente, dove si svolge l’antica festa dei Pugnaloni che cade nel mese di maggio. Qui il lavoro di raccolta dei petali coinvolge tutte le fasce generazionali e dura tutto l’anno, con accurate tecniche di conservazione dei petali, per poterli utilizzare anche molti mesi dopo la raccolta. Ai fiori si aggiungono altri vegetali come l’aglio e la cipolla, e il cosiddetto trame, ovvero il fiore del noce, necessario per il suo colore scuro che crea l’effetto cromatico del nero.
Alcuni di questi mosaici di fiori e foglie realizzati su grandi pannelli di legno sono talmente belli che meriterebbero di essere conservati per sempre. E invece si tratta di opere effimere, destinate a sparire per sempre.
L’infiorata dell’isola Bisentina si aggancia alla festa delle ortensie di Bolsena, che da ieri fino a domenica 18 giugno trasforma il piccolo borgo in un gigantesco vivaio con oltre 120 varietà di ortensie, molte delle quali rare e preziose.
Per partecipare all’infiorata dell’isola Bisentina ci si prenota sul sito dell’isola, e la si raggiunge con una traversata di circa 10 minuti (da Capodimonte) o 40 minuti (da Bolsena).
L’evento dell’infiorata apre ufficialmente la nuova stagione dell’isola, che quest’anno condurrà i visitatori a scoprire il genius loci dell’isola e l’ambivalenza della sua sacralità, esplorandone la duplice natura, femminile e maschile al tempo stesso, creatrice e distruttrice insieme.
L’itinerario quest’anno non si limita alla parte pianeggiante dell’isola, ma sale verso il monte Tabor, per andare a visitare una delle cappelle più interessanti dell’isola, quella della Trasfigurazione, in cui gli affreschi ci raccontano molto della storia di questo piccolo scoglio vulcanico.
E dopo averci condotti in alto, quasi sulla cima del monte Tabor, a 56 metri di altezza sulla superficie del lago, l’itinerario ci trascina in basso nelle oscure viscere dell’isola, per andare a penetrare una cavità ipogea piena di mistero: la tenebrosa Malta dei Papi. Un itinerario in cui misticismo, esoterismo, natura e filosofia si intersecano lungo un trekking ad anello di tipo escursionistico, con un dislivello di circa 60 metri e una lunghezza complessiva di circa 3 chilometri.
Le escursioni sull’isola sono previste tutti i giorni, escluso il lunedì e il mercoledì, e sono prenotabili qui.