Intervista all’imprenditore Biagio Teseo autore del libro L’Intelligenza Artificiale ci distruggerà tutti …ma anche no!: Manuale di convivenza con l’Intelligenza Artificiale e il nuovo umanesimo.

Prima di tutto, congratulazioni per il tuo ultimo libro, un bestseller che ha scalato le classifiche nelle categorie di scienze dei calcolatori, sociologia ed economia. Parlaci del messaggio centrale che volevi trasmettere ai lettori.
Grazie! Il libro è il risultato di anni di riflessioni e studi sull’impatto che l’intelligenza artificiale (AI) può avere non solo sulla tecnologia in sé, ma sulla società nel suo insieme. Volevo mostrare come l’AI non sia solo un insieme di algoritmi, ma uno strumento potente che può influenzare i comportamenti umani, le strutture economiche e i processi decisionali. La mia idea centrale è che l’AI possa diventare un mezzo per ampliare la consapevolezza umana, non per sostituirla.

Sembra un approccio molto filosofico, oltre che tecnico. Cosa ti ha ispirato a scrivere un libro che si colloca a cavallo tra diverse discipline?
L’ispirazione viene dal mio desiderio di hackerare il pensiero, come mi piace spesso dire. Mi sono reso conto che l’AI sta ridefinendo i confini del possibile in molti campi, ma spesso manca un’analisi più ampia sull’impatto culturale e sociale. L’arte e il business convivono in me, e lo stesso vale per questo libro: è un tentativo di fondere l’analisi tecnologica con la visione umanistica. Non è solo una questione di potenzialità tecniche, ma di come possiamo usare l’AI per creare un mondo più consapevole e più giusto.

L’Intelligenza Artificiale sta trasformando il modo di lavorare

Hai menzionato che il libro ha avuto successo in categorie come la sociologia e l’economia. Come si interseca l’AI con questi campi, secondo te?
L’AI sta trasformando radicalmente il nostro modo di lavorare e di interagire. In economia, stiamo vedendo come può migliorare i processi decisionali e ottimizzare le risorse, ma dobbiamo anche considerare le implicazioni etiche: chi ne beneficerà e chi ne resterà escluso? In sociologia, l’AI può amplificare i fenomeni sociali, dalle disuguaglianze alla polarizzazione del pensiero, ma può anche diventare uno strumento di connessione e inclusione, se usata correttamente. Il punto è trovare un equilibrio tra innovazione e umanità.

Dal tuo punto di vista, dove pensi che l’AI ci porterà nei prossimi anni?
Dipende da come la utilizziamo. Potrebbe aprirci a una nuova era di consapevolezza e collaborazione, oppure creare nuove fratture sociali. Personalmente, credo che il vero potenziale dell’AI risieda nella sua capacità di renderci più consapevoli delle nostre decisioni e di espandere i nostri orizzonti, sia individualmente che collettivamente. Sta a noi scegliere se abbracciare questa opportunità in modo inclusivo o cedere alla paura e al controllo.

Hai qualche consiglio per chi si avvicina ora al mondo dell’AI e vuole capire meglio come potrebbe influenzare il nostro futuro?
Il mio consiglio è di non temere l’AI, ma di esplorarla con curiosità. Non si tratta di essere programmatori o esperti tecnici. L’importante è capire che l’AI è uno strumento e, come tale, può essere usato per creare il bene o il male. Più persone comprendono le sue potenzialità, più possiamo guidare la sua evoluzione verso un futuro più equo e consapevole.

Il Metaverso

Hai già esplorato temi simili nel tuo primo libro, sul Metaverso, anch’esso un bestseller Amazon Kindle. In che modo quell’esperienza ha influenzato la scrittura del tuo secondo libro?
Il mio primo libro sul Metaverso è stato un vero trampolino di lancio. Grazie a quel lavoro, ho avuto l’opportunità di parlare al Senato per la Corte Costituzionale e di divulgare come speaker in tutta Italia, tenendo corsi in università come quella di Catania o lo IATH, Accademia del Turismo, e partecipando a eventi come il WMF e il Forum Sistema Salute e altri online, ed essere stato chiamato da Accenture. Queste esperienze mi hanno aiutato a capire come le tecnologie avanzate stiano già cambiando le nostre vite, e da lì è nato il desiderio di approfondire l’impatto che l’AI potrà avere in futuro.

Hai un percorso impressionante. Oltre alla scrittura, sei anche attivo come speaker e co-autore di due paper di ricerca. Cosa ti aspetta nel prossimo futuro?
Sono sempre impegnato a esplorare nuove aree legate alle tecnologie emergenti, e continuo a lavorare anche come speaker e formatore per scuole, università e manager che vogliono capire meglio il futuro tecnologico. Sono disponibile per eventi, corsi e workshop, e ovviamente sono anche al lavoro su nuovi progetti editoriali. La tecnologia si evolve velocemente, e mi piace l’idea di continuare a essere parte attiva di questo cambiamento.

Ultima curiosità. Il titolo del tuo libro è piuttosto provocatorio. Come mai hai deciso di scegliere un titolo così audace?
Ho scelto un titolo provocatorio perché volevo attirare subito l’attenzione sul fatto che l’intelligenza artificiale non è una tecnologia neutra o passiva. Spesso si pensa all’AI come a qualcosa di distante o puramente tecnico, ma la realtà è che ha un impatto diretto e profondo sulla nostra vita quotidiana, sia a livello sociale che economico. Il titolo riflette l’urgenza di una riflessione critica: non possiamo più permetterci di ignorare l’influenza che l’AI esercita su di noi, sia a livello individuale che collettivo. Volevo scuotere le persone e stimolarle a porsi delle domande.

Grazie per questa intervista illuminante. Siamo certi che il tuo libro continuerà a ispirare molti lettori.
Grazie a voi! Spero davvero che questo libro possa essere un punto di partenza per una conversazione più ampia su cosa significa essere umani in un mondo in cui la tecnologia sta ridefinendo ogni aspetto della nostra vita. Invito i lettori a esplorare questi temi attraverso i miei libri, disponibili su Amazon, e a contattarmi per eventi o corsi. Sono sicuro che insieme possiamo fare grandi cose.

Biagio Teseo con in mano i suoi due libri.

Biagio Teseo

Biagio Teseo è un imprenditore italiano con una vasta esperienza nel campo della tecnologia e del design digitale. La sua carriera è iniziata negli anni ’80, e da allora ha lavorato su numerosi progetti innovativi. È particolarmente noto per la creazione di Reclog, un’app di foto-audio lanciata nel 2012, che ha ricevuto finanziamenti da Telecom Italia e per aver inventato e realizzato un servizio di streaming video come YouTube ma un anno prima di quello ufficiale conosciuto in tutto il mondo.

Teseo è anche un pioniere nel campo della realtà virtuale e della realtà aumentata, con progetti che integrano queste tecnologie nell’arte e nel design. Founder di Bdesign Italia una sorta di agenzia creativa digitale per freelance.

Teseo ha anche un forte impegno nel campo dell’educazione, tenendo seminari e corsi presso Università, centri di ricerca e aziende, collaborando con startup e studenti per promuovere l’innovazione tecnologica e imprenditoriale. Pronto per un TedX se lo invitate, mi dice 🙂

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