Forse non sempre, e non a tutti, viene così semplice pensare che gli animali e persino le piante siano soggetti di diritto, creature da salvaguardare e non solo per il nostro bene ma per il loro proprio bene!

Il libro che vi propongo oggi va nel verso di una narrazione consapevole dalla parte dell’ambiente e dei ragazzi e ragazze; è un libro che mette insieme narrazione e non-fiction, si intitola La costituzione degli alberi, è scritto da Valeria Cigliola e Elisabetta Morosini, è accompagnato dalle bellissime e delicatissime illustrazioni di Irene Penazzi ed è edito da Sinnos casa editrice da sempre attentissima ai diritti… diritti e basta, senza attributi di sorta.

Cominciamo col dire che il libro si fa leggere con piacere, la storia di Sow e degli altri cittadini e cittadine di varie età che si battono per salvare una quercia vecchissima del loro quartiere è una storia che ci prende e ci parla molto da vicino.

Ma la cosa che più mi ha interessato di questo libro è proprio il suo stare sulla soglia tra fiction e non-fiction.

Le due scrittrici Valeria Cigliola e Elisabetta Morosini sono due magistrate che con Sinnos hanno già pubblicato La costituzione in tasca dedicato alla nostra bellissima Costituzione.

L’idea che due donne di legge trovino importante comunicare con ragazzi e ragazze e che scelgano di farlo attraverso forme narrative conducendoli così in maniera lieve ma decisa dentro il mondo della legalità e, nel caso de La costituzione degli alberi, nel mondo dei diritti dell’ambiente mi pare sorprendente e bellissimo, non trovate?

Come spiega nel dettaglio la chiusa di questo libro, l’idea nasce da alcune sentenze, tra le quali quella storica che ha cambiato il corso della legge in materia del giugno 2012 e viene dall’Ecuador, che hanno riconosciuto il diritto delle piante. Da questi spunti è nata la storia di Sow e della roverella protagonista del libro che è storia di invenzione ma con le radici, è il caso di dirlo, ben piantate a terra.

Essere, crescere, diventare riscrittore del proprio presente e futuro vuol anche dire prendersi cura degli altri abitanti di questo pianeta, quelli che non sono umani e che non per questo hanno meno diritti. Possiamo iniziare a sollecitare pensieri e discussioni anche a partire dalle singole parole che troviamo nel libro e nelle nostre leggi.

Ecco perché questo libro mi è piaciuto tanto e ve lo consiglio insieme a La costituzione in tasca: perché lega passato presente e futuro e lo fa in un’ottica di rispetto e legalità ma soprattutto lo fa scegliendo la formula della scrittura, della narrazione che ha sempre un potere magnifico.

E voi? Avete vicino piante che vedono lesi i propri diritti? Avete mai pensato di agire legalmente in loro favore?

Lasciatevi guidare e ispirare da Sow e dagli altri ragazzi e ragazze!

illustrazione di Irene Penazzi che troverete come piccolo poster allegato al libro.

P.s.: il libro, come è tipico della casa editrice Sinnos, è stampato con font ad Alta leggibilità così da rendere la lettura ancora più piacevole e inclusiva possibile.

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