Il Teatro Marconi a Roma si è rapidamente imposto come un importante polo di ricezione di spettacoli comici, ma selezionati con una intelligenza e un garbo che nulla concedono alla trivialità. Ricetta che ha permesso a un pubblico inedito di incontrare nuovi autori, ma anche di appassionarsi alla presentazione di libri, allo studio della recitazione, a chiacchiere significative in un gradevole bistrot che accompagna le rassegne all’aperto. Incontriamo il suo direttore artistico, Felice Della Corte.

Il teatro Marconi si è rapidamente affermato come un polo importante soprattutto per la comicità: qual è la ricetta di Felice Della Corte?
Il Teatro Marconi è orientato più a una sana ironia visto che, molto spesso da parte del pubblico, arriva la necessità della sana risata poiché amo un tipo di spettacolo verso questo genere, fermo restando che tendo tutto alla prosa. La ricetta è: brillante. Si deve amare il tutto con intelligenza e riflessione.

Il Marconi è uno dei pochi luoghi a Roma che ha fidelizzato un quartiere: cosa cercano le persone?
L’esigenza è già stata detta. È vero che tutto questo è quello che cerca il quartiere e il pubblico, ma come già ho fatto per il Teatro Manfredi è necessario indirizzare il fruitore verso una direzione che non è soltanto “vado e rido”. Come dicevano le nostre nonne “ho visto un film: quanto ho riso e quanto ho pianto”. Il pubblico va indirizzato in questo perché ci deve essere un’emozione, quella stessa che si trova dentro una risata e dentro un pianto.

Il post covid chiede più alleggerimento o riflessione?
Si possono coniugare le due cose. Ripeto: non c’è risata se non c’è riflessione. Mi piace rispondere con una citazione “Se durante una notte di tempesta un uomo agita con il braccio teso una lanterna in riva al mare è un pazzo; se in mare c’è una barca che ha perso la rotta quell’uomo è un salvatore”.

L’Italia tende a confermare il luogo comune di una comicità terra terra basata su stereotipi e banalità spesso a carattere sessuali, come siete sfuggiti a questa trappola?Mettendo in pratica tutte le idee, perché ho grande fiducia nel prossimo e posso investire con facilità e senza risparmio in una sorta di progressiva crescita sotto il profilo personale. Se tu ci credi, i frutti arrivano perché si accorgono delle differenze. Credo che anche quelli abituati a una risata più grassa riescono ad apprezzare meglio un impegno maggiore.

Felice Della Corte attore: che progetti?
Continuare questo straordinario percorso riportando i classici come, per esempio, Pirandello. C’è in progetto altro, ancora non posso dire nulla ma presto lo scoprirete.

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