“Il nostro regno”. La scrittura che riconcilia con una madre
Il libro di Linda Ferri, un intenso romanzo familiare che ripercorre la vita di una famiglia italiana dagli anni dell’emigrazione dal Molise agli Stati Uniti.
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Il libro di Linda Ferri, un intenso romanzo familiare che ripercorre la vita di una famiglia italiana dagli anni dell’emigrazione dal Molise agli Stati Uniti.
Linda Ferri è una scrittrice di talento. Per serietà e per convinzione non è però di quelle autrici che sfornano un libro l’anno o giù di lì. In queste settimane la collana Gramma di Feltrinelli ha pubblicato il suo ultimo libro Il nostro Regno (p 160, euro 16.00). Si tratta di un intenso romanzo familiare dalla fisionomia del memoir che ripercorre la vita di una famiglia italiana dagli anni dell’emigrazione dal Molise agli Stati Uniti e ritorno in Europa, prima a Parigi poi a Roma, che abbraccia un secolo intero.
Non leggiamo però delle vicende epiche di questa famiglia ma seguiamo piuttosto un altro filo conduttore che, con passione e maestria, Linda Ferri ci propone dall’inizio alla fine: il suo rapporto con la madre.
L’incipit, come deve essere, mette in chiaro da subito di quale sostanza e di quali dinamiche si nutra questo rapporto e le affronta con trasparenza, dolcezza e decisione.
La figlia bambina, mentre sale le scale del palazzo di casa, tornando da scuola, seguendo i passi della madre, si accorge di perdere sangue dal naso, è novembre e fa molto freddo. In un primo momento la madre non se ne accorge, ma quando la vede le molla un ceffone.
Un momento dopo però, una volta in casa, si prende amorevolmente cura della bambina. L’abbraccia e non solo mostra il grandissimo amore che prova per lei ma anche la fragilità della donna adulta messa per giunta a dura prova dalla perdita recente del marito.
Linda Ferri ci offre in questo modo una sintesi efficacissima della relazione che racconterà nel suo romanzo. Lei, bambina, sa che lo scatto violento della madre è dovuto anche al dolore fortissimo che lei prova per la perdita del marito avvenuta un anno prima in un incidente stradale vicino Parigi. E sa anche che, da quel momento, quella donna adulta ha bisogno di lei, primogenita di due figie femmine con altri tre figli maschi, assolutamente privilegiati che si muovono intorno con un grado di autonomia molto più elevato.
Da tempo Linda Ferri si è rifugiata in un’isola greca anche se spesso torna a Roma dove ha la sua casa. Questo non solo le ha permesso di scrivere questo romanzo famigliare, ma soprattutto le ha dato modo di concentrarsi compiutamente nel rievocare i suoi ricordi e il fantasma dell’amatissima madre. Ha potuto così raccontarci dei suoi avi approdati a Ellis Island alla difficilissima integrazione negli Stati Uniti fino alla lenta acquisizione di una condizione di benessere al ritorno in Italia tra la Toscana sempre molto amata e Roma.
Ma molto ci racconta di Parigi dove ha vissuto i primi anni della sua vita con la sorella e i sui fratelli, con le nuove necessità di integrazione del tutto diverse da quelle raccontante per gli Stati Uniti. Infine la scoperta della lettura come un’attività quasi fuori dal comune vista e ammirata in due sue giovani amiche.
Sul legame tra madre e figlia si saldano le altre vicende familiari i cui protagonisti sono un padre irascibile e a volte violento con i figli maschi, un fratello che diventerà imprenditore ma poi fallirà trascinando nel suo disastro gran parte della famiglia, una madre costretta a svolgere un ruolo non suo tanto da condurre la figlia alla considerazione che la sua fosse una famiglia patriarcale gestita da una donna.
Nella storia vediamo che spesso i ruoli tra madre e figlia si ribaltano. In ogni caso è evidente che nessun membro della famiglia si senta veramente al suo posto anche perché tutti hanno vissuto a cavallo tra varie identità.
Con delicatezza e sincerità, Linda Ferri ci apre le porte anche della sua vita più profonda e più vera. Di quando, presto, scopre di essere bella, di quando si innamora e si sposa, un simpatico e un po’ stravagante giovane signore francese.
Grazie a questo romanzo Linda Ferri ritrova sé stessa ma soprattutto, grazie alla scrittura (elegantissima) ristabilisce e risolve il rapporto con sua madre scomparsa pochi anni prima.