Sembra una raccolta di racconti ma in realtà è molto coerente e coeso, ed ha un obiettivo ben preciso: strappare via tutti i veli dietro cui la famiglia borghese cerca di nascondere la propria crisi. Questo è La vita è breve eccetera, il libro di oggi consigliato dal nostro blogger Gioacchino De Chirico, e la sua autrice Veronica Raimo non è nuova a simili smascheramenti a colpi di ironia affilata e dissacrante: già con la sua opera precedente Niente di vero si era fatta notare al premio Strega, per questa cifra stilistica non frequentissima nella narrativa italiana, e anche allora al centro della storia c’era la famiglia, la sua.

Spunti narrativi dalla vita? A volte surreali e fantasiosi

Gli spunti narrativi sono decisamente fantasiosi, a volte surreali o grotteschi – un esempio per tutti: il crollo di una palazzina che fa letteralmente precipitare una donna nel letto di uno sconosciuto – ma servono all’autrice per indagare con intelligenza le dinamiche della quotidianità, attraversando territori che vanno dalla religione alla guerra, alla paternità, al sesso. Le protagoniste sono tutte donne ma, osserva Gioacchino De Chirico, l’immedesimazione che suscitano vale anche per i maschi e vale per tutt3, soprattutto quando al centro dell’attenzione dell’autrice c’è il rapporto più denso, complesso e problematico, quello con i genitori.

È una ricerca del tempo perduto? Ovviamente no, il passato narrato in questo libro non è un’oasi felice. E non è nemmeno, nonostante la centralità del tema familiare, una seduta di psicoanalisi volta a far emergere traumi sepolti. È un ricettacolo di grandi e piccole assurdità che costellano il tessuto della vita, da cui non ci liberiamo ma che possiamo riconoscere e guardare con ironia e consapevolezza.

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