La forma cinematografica del documentario viene definita nell’Enciclopedia del Cinema curata da Gianni Canova come un”film privo di intreccio, o con intreccio limitato a funzioni di raccordo, volto a esporre per immagini o, appunto, a ‘documentare’ aspetti e problemi della vita, della storia, della natura, della cultura, delle arti, della scienza”.

Se il cinema alla sua nascita non avesse intrapreso la strada della messa in scena, della finzione, del racconto avrebbe potuto svilupparsi in maniera completa in altre direzioni, forse il documentario o il cinéma vérité. Il documentarista tenta di “pedinare la realtà”, citando Zavattini, facendosi impressionare dai temi più urgenti e attuali della quotidianità sempre manifestando il proprio punto di vista.

Con una selezione mondiale, dopo essere stato rimandato causa lockdown nel mese di Marzo, giunge, dall’11 al 15 Novembre on-line, il Pordenone Docs Fest – Le Voci dell’Inchiesta, il festival di documentari di impegno civile di Cinemazero, con il sostegno del MIBACT Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comune di Pordenone – Assessorato alla Cultura.

Riccardo Costantini, coordinatore del festival, ricorda come: ”Tutti i film saranno su adessocinema.it un portale di visioni on-demand che abbiamo fortemente voluto durante il primo lockdown con Centro Espressioni Cinematografiche / Visionario di Udine e La Cineteca del Friuli di Gemona, sotto l’ala della nostra casa di distribuzione Tucker Film. Ora è lo spazio perfetto per i film di “Pordenone Docs Fest – Le voci dell’inchiesta”, perché al contrario di molti festival, il lavoro che viene fatto in questa kermesse ha sempre l’ambizione di essere di lungo periodo, con ricadute ampie, anche sociali”.

La rassegna è divisa in sezioni che cercano di scrutare le diverse sfaccettature del reale, in particolare segnaliamo All’Armi siam fascisti!, documentario del 1962 dichiaratamente antifascista censurato alla sua uscita, oppure, per rimanere all’attualità, Wuhan-76 Days, il documentario che ripercorre lo scoppio del Covid 19 a Gennaio in Cina.

La giuria è formata da Anastasia Piazzotta, amministratrice della casa di distribuzione Wanted Cinema, Mario Sesti, autorevole critico cinematografico e giornalista e Valerio Mastrandrea, attore conosciutissimo e di grande spessore dell’attuale panorama italiano.

Durante la cerimonia di apertura verrà consegnato il premio “Il coraggio della immagini” a Sigfrido Ranucci giornalista e conduttore del programma televisivo Report.

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