Quanto di religioso c’è ancora nelle sagre popolari che rievocano i santi patroni? Ai Santos Populares a Lisbona si festeggia Sant’Antonio. Il santo qualcosa di concreto la fa, aiuta ancora i giovani a sposarsi, e regala 49 giorni di spettacolo e divertimento.

Fa sorridere pensare a quanto potere abbiano i Santi e, in particolare, l’impatto che hanno sulla città in cui sono nati o morti. Del loro potere spirituale diventato economico e folkloristico, loro non ne sanno nulla, Sant’Antonio non ne sa nulla.

Preso per la tunica, il santo è dedicato alla protezione dei poveri, degli animali, dell’agricoltura, dei matrimoni, dei bambini. Insomma, ha un ampio spettro su cui dedicarsi e, per di più, il 12 e 13 giugno deve tenere d’occhio una calca di gente, che durante la sua festa, è un miracolo se torna a casa sobria

Sant’Antonio da Padova è lo stesso del Sant’Antonio da Lisbona, semplicemente perché da una parte è morto e dall’altra ci è nato, quindi in base alle prospettive cambia nome. Ma cosa è più importante? la nascita della persona o la morte che, alla fine per chi crede, è una rinascita in cielo

Il nome di Sant’Antonio conteso tra l’Italia e il Portogallo unisce fedeli in cielo e in terra, nonostante sembra esserci un mare di differenza tra le due. Sul ponte tra la vita e la morte si accavallano i traghetti in un traffico continuo di pellegrini. Nato a Lisbona, sull’oceano, il santo si chiamava Fernando Martins de Bulhões ed era poi morto a Padova, vicino alla laguna veneta, come Sant’Antonio. 

Forse ispirato dall’aria di mare lisboniana, Sant’Antonio era diventato famoso per la sua predica ai pesci di Rimini. In una città piena di eretici che non lo ascoltavano, si era rivolto ai pesci, un rimpiazzo per la sua cristianizzazione, i quali ascoltavano attenti i suoi discorsi sull’amore di Dio e pensavano a come evangelizzare, muti, il fondale marino e i pesci rimasti ultimi, nell’oscurità.

Infatti, come San Francesco parlava agli uccelli, Sant’Antonio si rivolgeva ai pesci che, se prima abboccavano in massa, ora, alla sua festa, giacciono stecchiti e grigliati sulla bruschetta nella sagra popolare. 

Proprio i suoi cari pesci vengono grigliati in occasione della sua festa che apre i Santos Populares di Lisbona, una festa che dura per tutto il mese di giugno.

Sia in Portogallo sia in Italia, la festa di Sant’Antonio è ricordata il 13 giugno, chiaro per tutti che si debba celebrare la data in cui il Santo muore e non nasce.

Scansato in secondo piano il protettore di Lisbona São Vincente, Sant’Antonio si aggiudica un posto d’onore. Durante tutto il mese di giugno si festeggia da nord a sud del Portogallo anche São Joao, São Pedro e São Mateus, in versione portoghese, un po’ più caliente per dire San Giovanni Battista, San Pietro e San Matteo. 

Lisbona brulica di persone in processione, le quali, lente come le escaracoles (lumache) che si sognano di mangiare all’arrivo, scalano a fatica Graça, il quartiere principale adibito ai festeggiamenti. Graça, però, si trova malauguratamente in cima, sul colle più alto di Lisbona, che tra l’altro ne ha sette come Roma, ma molto più ripidi. 

Ad aggravare l’andamento di ogni passo ci sono i bianchi san pietrini di Lisbona, liscissimi e scomodissimi e su cui queste lumachine scivolano facilmente in giù. Come nell’indovinello della lumaca, quanto ci metteranno a salire la cima? Bella domanda.

Una volta arrivati iniziano a zampillare come sardine. Non è chiaro se siano le sardine appiccicate alle persone o se le persone sono a loro volta diventate sardine in una moltiplicazione di pani e di pesci.

Le persone sudate mangiano, infatti, anche i panini tipici come il chouriço e le bifane con il porco dentro. Chissà se Sant’Antonio approverebbe, visto che è considerato il protettore degli animali e l’iconografia lo raffigura spesso proprio accanto ad un maialino da salvare. 

Statua di Sant’Antonio Abate con maialino ai piedi – Duomo di Soriano al Cimino (VT) – photo by Vera Risi

Ma lo sanno che Sant’Antonio
protegge gli animali?

Alla fine a nessuno importa, le feste dei Santi sono un pretesto per festeggiare, come tutti i compleanni, ma su grande scala. Si assapora il gusto della carne e del pesce con cui il santo parlava in vita al posto delle persone disinteressate, che ora ballano e sorseggiano cerveja o ginginha

Allora un’altra domanda sorge spontanea, erano i santi e in particolare i francescani, vegetariani o no? Non so, ma l’unica cosa vegetariana che c’è ai Santos Populares è il manjerico, e non si mangia. E’ una pianta che si regala alla persona amata con frasi d’amore messe in rima su cespuglietti colorati.

E’ una specie di basilico il cui seme viene ripiantato ogni anno e simboleggia il rinnovamento d’amore. Quello che Lisabetta da Messina, nella novella di Boccaccio, non poteva fare con la testa mozzata del suo amato Lorenzo, assassinato dai fratelli, custodita in un vaso di basilico nutrito dalle sue lacrime.

Ma, a parte il tragico esempio letterario, il senso del basilico, nella festa di Sant’Antonio, è l’augurio di coronare amori felici.

Giugno è il mese della stagione degli amori

Essendo Sant’Antonio protettore del matrimonio, potrebbe darsi che la sua morte lo avesse fatto apposta a cadere in primavera. Il 13, appunto, il giorno della sua morte, è anche la giornata del casamento, ovvero del maxi-matrimonio di gruppo che si tiene nella cattedrale del Se di Lisbona.

Sedici coppie, di persone di ceti meno abbienti, si mettono in lista per candidarsi e usufruire del finanziamento delle spese del matrimonio. E’ una tradizione che nasce nel 1958, dall’offerta della Câmara Municipal. I partecipanti devono rispettare alcuni requisiti indicati sul sito della Camera Municipale di Lisbona.

E’ un pacchetto che comprende tutte le spese del matrimonio, il vestito degli sposi e addirittura il viaggio di nozze in una meta già prestabilita, insieme a tutte le altre coppie sconosciute che si ritrovano a fare colazione nella sala del buffet la mattina dopo la prima notte in luna di miele.

E’ grazie a Sant’Antonio che queste coppie possono sposarsi, anche se accanto a perfetti sconosciuti tra invitati e sposi celebrano un amore moltiplicato. Appena dopo aver condiviso le loro promesse d’amore con la città, passano a sfilare davanti alle telecamere che li riprende sul maxi-schermo, oltre che nelle case di altri perfetti sconosciuti che guardano in tv, tra cui quelli in lista d’attesa che sperano di vincere l’anno successivo.

A Feira de São Mateus

Ma le feste non si esauriscono a giugno e il business dei santi continua d’estate. Da agosto a settembre, per 49 giorni si festeggia São Mateus, a Viseo, un borgo agricolo vicino Porto. Questa festa concepita dal Re João dal 1392 nella sua Carta de Feira per vivacizzare il suo calendario, oggi è un vero e proprio festival, con tanto di sito dove fare il biglietto, vedere la mappa del luogo in cui si tengono concerti, spettacoli, maratone di ciclismo, concorsi di moda e bibite.

Un’evoluzione della sagra per San Matteo, protettore di banchieri, malati gravi, finanzieri, ragionieri e quant’altro possa suggerire la fantasia.

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