Lo Sri Lanka è un luogo che merita grandi approfondimenti. Ne ho già parlato con due articoli: il primo sulla capitale Colombo e il secondo tra storia, religione e architettura.

Per chi sente l’esigenza di fare un viaggio lento, una delle mete più indicate è l’isola dello Sri Lanka. Infatti la mia quinta tappa la faccio in treno, il mezzo più idoneo per scoprire appieno il fascino di quest’isola, in quanto consente, oltre alla scoperta degli aspetti naturalistici più caratteristici, un contatto autentico con le popolazioni locali.

Le linee ferroviarie in Sri Lanka risalgono al 1858, cioè al periodo della colonizzazione inglese, e inizialmente erano utilizzate per il trasporto del tè. Solo in un secondo momento furono convertite in un comodo ed economico mezzo di trasporto lungo l’isola.

Percorro così in questa tappa la linea ferroviaria più importante ed anche la più interessante dal punto di vista paesaggistico, quella che percorre la zona centrale del Paese, e che collega la città di Kandy e quella di Ella, passando per Nuwara Eliya e Haputale, a una velocità di circa 50 km orari per circa 120 chilometri.

Le locomotive diesel, le linee non elettrificate, i capistazione che regolano il traffico con una bandierina verde e le stazioni identiche a quelle del periodo coloniale sono tutti elementi che permettono di assaporare ancora oggi il gusto un po’ retrò del viaggiare.

Questa linea ferroviaria, che fa parte del Dipartimento delle Sri Lanka Railways, si snoda attraverso la Hill Country caratterizzata da una natura lussureggiante e paesaggi dal fascino unico e quando si esce dalle numerose gallerie delle zone montuose lo sguardo improvvisamente si imbatte e si perde, quasi ipnotizzato, sulle immense vallate di tè.

Lo Sri Lanka ha una forte presenza nei mercati mondiali, subito dopo India e Cina, e la varietà Ceylon Tea è riconosciuta tra le più pregiate e richieste. Inoltre, per i suoi grandi volumi di produzione ed esportazione, il tè è stato e continua ad essere di enorme rilevanza per l’economia dell’isola, insieme a riso, caucciù e cannella.

Questo grazie al clima estremamente stabile dell’isola che rende possibile, soprattutto nella Hill Country, la zona centrale montuosa dove sono custodite le numerosissime piantagioni, la raccolta del tè in ogni momento dell’anno.

Nel percorrere  la tratta ferroviaria Nuwara Eliya – Ella, si passa attraverso il  Nine Arch Bridge, un ponte viadotto formato da nove archi, completato nel 1921, che rappresenta uno dei migliori esempi di costruzione di ferrovie di epoca coloniale. Questo ponte, totalmente circondato da piantagioni di tè e palme, fu costruito senza acciaio, solo con mattoni in pietra e cemento. Siccome solitamente su questa linea ferroviaria passano solo 6 treni al giorno, in certi momenti c’è la possibilità di camminare sui binari e di godersi la vista della la foresta intorno.

Termino il mio tour sulla costa meridionale,  famosa per le sue belle spiagge, dove si può trovare l’onda perfetta. Ci sono due spot importanti per chi vuole surfare in Sri Lanka tutto l’anno: Arugam Bay sulla costa est dell’isola, indicato tra i 10 migliori posti al mondo, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, e la costa sud/ovest, indicata per il periodo che va da dicembre a marzo.

Nel sud a Hikkaduwa, a meno di mezz’ora, a nord di Galle, c’è la più famosa destinazione di surf che offre numerose strutture ricettive adatte agli sportivi, con ristoranti sulla spiaggia e una divertente vita notturna. Io personalmente sono stato a surfare a Hiriketya Beach e ho trovato una bellissima baia con belle onde e strutture ricettive di buona qualità.

Tutto questo è lo Sri Lanka: un Paese che, nonostante sia attanagliato da una grave crisi economica, offre, sia ad adulti che a bambini, la possibilità di una vacanza completa tra cultura, storia, tradizioni, religione, cibo, natura e sport.

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