Cos’hanno in comune Jimi Hendrix, Jim Morrison, Kurt Cobain, Amy Winehouse e Nick Drake? Sono tutti grandi artisti morti prima dei trent’anni, ma non prima di lasciarci dei piccoli grandi tesori. Un’eredità musicale che possiamo ascoltare e fare nostra, vivendo nuove emozioni e rinnovando la presenza di questi giganti della musica che ci hanno lasciati troppo presto, o forse avevano solo finito il loro compito in questa vita.

Oggi voglio parlarvi di un’artista che probabilmente non conoscete. Si tratta di un musicista schivo, rimasto dietro le quinte, un dannato come il mio amico Fabrizio, con cui condivido la passione per la musica e che mi ha fatto conoscere Nick Drake. Mi ha detto: “non puoi non parlare di Nick”, e quindi eccomi qua.

Nessuno si accorse di Nick Drake nella sua breve carriera, durata soli quattro anni. Per decenni non si parlò più della sua musica e dei suoi tre album (solo tre album come Amy Winehouse, Kurt Cobain con i Nirvana ne fece quattro).

Negli anni ’90, veniva descritto dalla stampa musicale britannica come un “romantico dannato”. Nel 1999, la sua straordinaria canzone Pink Moon, tratta dall’omonimo album, è stata usata in uno spot pubblicitario di una nota casa automobilistica con conseguente aumento delle vendite dei suoi album e della sua notorietà sia negli stati Uniti che in Europa.

Forse è triste ma il fattore fortuna è sempre fondamentale nella vita. Se poi parliamo di artisti che generalmente hanno una sensibilità che porta ad essere vulnerabili, è fondamentale.

Nicholas Rodney Nick Drake (Yangon, 19 giugno 1948 Tanworth-in-Arden, 25 novembre 1974) è stato un cantautore e chitarrista inglese noto per le sue canzoni accompagnate dalla chitarra. Durante la sua vita non riuscì a conquistare un vasto pubblico. Drake firmò il contratto con la Island Records a 20 anni, quando era studente all’Università di Cambridge, e pubblicò il suo album di debutto, Five Leaves Left, nel 1969. Nel 1972, aveva registrato altri due album, Bryter Layter e Pink Moon. Nessuno dei due vendette più di 5000 copie al lancio.

Le sue riluttanze ad esibirsi dal vivo e a rilasciare interviste contribuirono alla sua mancanza del successo commerciale. Soffriva di depressione, una condizione evidente nei suoi testi. Dopo aver registrato Pink Moon, si ritirò dalla scena a casa dei suoi genitori nelle campagne del Warwickshire. All’età di 26 anni morì di un’overdose causata da circa 30 pillole di amitriptilina, un antidepressivo che gli era stato prescritto. La morte fu classificata come suicidio.

Nel 1979 l’uscita dell’album retrospettivo Fruit Tree diede vita all’inizio della rivalutazione della musica di Drake. Verso la metà degli anni ’80, artisti come Robert Smith, David Sylvian e Peter Buck dichiararono di essere stati influenzati dalla sua musica.

Nel 1985, The Dream Academy arrivò in classifica nel Regno Unito e negli Stati Uniti con Life in a Northern Town, una canzone che parla di Drake e a lui dedicata. La prima biografia di Drake è stata pubblicata nel 1997, seguita nel 1998 dal film documentario A Stranger Among Us. Nel 2014, il numero di album di Nick Drake venduti nel Regno Unito e negli Stati Uniti superò i 2,4 milioni.

Chissà cosa diresti Nick se potessi vedere oggi i tuoi due milioni di ascolti mensili su Spotify. Forse che il tuo momento non era quello che hai vissuto, o forse semplicemente che non ti interessa.

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