Noi e i batteri: l’alleanza invisibile. Video intervista con Giuseppe Frieri
Quando pensiamo ai batteri pensiamo a nemici della nostra salute, non ad alleati. Ne parliamo con il gastroenterologo Giuseppe Frieri.
Quando pensiamo ai batteri pensiamo a nemici della nostra salute, non ad alleati. Ne parliamo con il gastroenterologo Giuseppe Frieri.
Quando pensiamo ai batteri pensiamo a nemici della nostra salute, non ad alleati. Eppure esserci evoluti sullo stesso pianeta – noi molto, molto più tardi di loro – ha creato di fatto un legame strettissimo tra forme di vita così diverse come i microrganismi e l’essere umano. Ce lo spiega Giuseppe Frieri, gastroenterologo, ripercorrendo il cammino della nostra conoscenza dei batteri dalle prime scoperte, circa due secoli fa, fino alle ricerche più recenti.
Esistono certamente dei microrganismi patogeni, ma anche batteri che vivono in simbiosi con noi, e il benessere di questo piccolo ecosistema interno – legato a fattori genetici ma anche al nostro stile di vita – influenza a sua volta il nostro. E a proposito di genetica, quanti sanno che il DNA dei batteri che ciascuno di noi ospita è da cento a mille volte il nostro, e il loro numero complessivo di molto superiore a quello delle nostre stesse cellule? Ci si potrebbe legittimamente chiedere: in che misura sono proprio gli invisibili e vituperati batteri a determinare cosa siamo?
Ma non basta. Osservando dei topi privi della loro quota fisiologica di batteri si è scoperto che non solo la loro salute è più fragile, ma i loro comportamenti istintivi divergono rispetto agli schemi innati della loro specie. E addirittura che intervenendo sulle alterazioni della flora batterica di pazienti umani, è possibile migliorare non solo le funzioni intestinali ma anche gli stati ansiosi e depressivi.
Comprendere i batteri e le loro complesse interazioni con l’organismo umano potrebbe aprire le porte a nuovi approcci alla salute mentale e alle malattie neurodegenerative? La strada è lunga e molto studio sarà ancora necessario, avverte il professor Frieri, ma le prospettive sono affascinanti. Quel che è certo è che stiamo finalmente riscrivendo il rapporto tra corpo e psiche, così come quella tra le specie evolute come quella umana e gli esseri viventi più minuscoli e arcaici presenti sul pianeta: dalla dicotomia all’interdipendenza.
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