Significato: Una pandemia (dal greco πανδημία, da παν, pan, “tutto”, e δήμος, demos, “popolo”, espressione che significa “tutto il popolo”) è un’epidemia di una malattia infettiva che si è diffusa in un’area geograficamente ampia, ad esempio in diversi continenti o in tutto il mondo, colpendo un numero considerevole di persone.

Nel corso della storia dell’umanità si sono verificate numerose pandemie di malattie come il vaiolo. La pandemia più letale nella storia documentata è stata la peste nera (nota anche come peste), che ha ucciso, secondo le stime, tra i 75 e i 200 milioni di persone nel XIV secolo. Il termine non era ancora in uso fino alle pandemie successive, tra cui la pandemia di influenza del 1918 (influenza spagnola).

Le pandemie attuali comprendono la tubercolosi, il COVID-19 (SARS-CoV-2) e l’HIV/AIDS.

Definizione: È una malattia che si diffonde in molti paesi e continenti, attraversa molti confini, supera il numero di casi previsti, persiste nel tempo e attacca quasi tutti gli individui in una località o regione. Una pandemia è un’epidemia che si verifica su una scala che attraversa i confini internazionali e generalmente colpisce le persone su scala globale. Una malattia o condizione, solo perché è diffusa o causa molti decessi, non è una pandemia, in quanto deve essere di natura infettiva. Ad esempio, il cancro è responsabile di molti decessi, ma non è considerato una pandemia perché la malattia non è contagiosa (cioè facilmente trasmissibile) e non è infettiva.

Scala della gravità: Nel 2014, i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno adottato il Pandemic Severity Assessment Framework (PSAF) per valutare la gravità delle pandemie. Il PSAF ha sostituito l’indice di gravità lineare della pandemia del 2007, che ipotizzava una diffusione del 30% e un tasso di mortalità misurato (TL o CFR) per valutare la gravità e l’evoluzione della pandemia.

Storicamente, le misure di gravità delle pandemie si basavano sul tasso di mortalità dei casi. Tuttavia, questo dato può non essere una misura adeguata della gravità della pandemia durante una risposta pandemica, poiché:

  • decessi possono ritardare di diverse settimane rispetto ai casi, causando una sottostima del tasso di mortalità dei casi.
  • Il numero totale di casi può non essere noto, il che fa sì che il tasso di mortalità sia una sovrastima.
  • Un singolo tasso di mortalità per l’intera popolazione può mascherare l’effetto su sottopopolazioni vulnerabili, come i bambini, gli anziani, le persone con malattie croniche e i membri di alcune minoranze razziali ed etniche.
  • I soli decessi potrebbero non spiegare tutti gli effetti della pandemia, come l’assenteismo o la domanda di servizi sanitari.

Sulla salute mentale durante il periodo pandemico che stiamo vivendo consiglio l’ottimo articolo di Andrea Fiorillo, pubblicato all’interno della rivista Rewriters (https://rewriters.it/salute-mentale-tra-pandemia-e-guerra-lo-studio-di-cambridge-university-e-liniziativa-di-epa-per-lucraina/)

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