Che ReWriters fest sarà quest’anno? Lo abbiamo chiesto a Eugenia Romanelli, direttrice artistica nonché ideatrice del progetto ReWriters. Questi assaggi danno l’idea di una quarta edizione densissima e piena di novità, a partire dalla location alla Sapienza di Roma (coinvolta anche in veste di partner) e naturalmente dal programma di talk, incontri, mostre e performance dal vivo che riempiranno questi tre giorni. 

Rewriters fest. La sostenibilità sociale

Il filo conduttore è la sostenibilità sociale, cioè le condizioni da costruire in tutti i contesti – civili, istituzionali, professionali, scolastici, culturali – per favorire la piena espressione di ogni essere umano e dei suoi talenti.

Non a caso uno dei panel avrà per tema la morte: un modo dirompente per parlare della vita, del valore che ogni vita è in grado di generare quando non viene costretta in gabbie sociali e concettuali che mortificano la sua unicità.

Non a caso molti ospiti parleranno di come riconoscere e disinnescare i bias cognitivi, che a loro volta alimentano i comportamenti aggressivi e discriminatori verso chi ‘non rispetta gli standard’, e di come nutrire invece una cultura del rispetto e della convivenza: e dunque la violenza di genere, il cyberbullismo, il razzismo, l’ageismo, la grassofobia, ma anche lo sport e le arti come veicoli potenti di espressione, educazione e consapevolezza. 

Non mancheranno i premi con i quali la community ReWriters celebra ogni anno i ‘riscrittor3 dell’ immaginario’: la cantautrice Ariete, per l’impegno sui diritti lgbtqi+; vignettist3, musicist3 e fotograf3 dei premi intitolati a Vauro, Ernesto Assante, Paolo Woods e Crumb Gallery; e per la prima volta il premio ReWorld, che andrà al miglior progetto per la sostenibilità sociale realizzato da un’ azienda.

Aziende, istituzioni e mondo accademico al fianco di associazioni e cittadin3 che esprimono attraverso l’attivismo un desiderio di cambiamento. La scommessa di ReWriters fest è far incontrare e dialogare tutti questi punti di vista, per scoprire che la sostenibilità sociale è il comune denominatore della crescita di tutti: le persone, la società, e anche il business. Ed è, insieme alla sostenibilità ambientale, la richiesta che arriva dalle nuove generazioni, che sono poi – ricorda Eugenia – la classe dirigente e gli stakeholder di domani. Le organizzazioni e i privati cittadini che con il loro sostegno rendono possibile ReWriters fest lo hanno capito; chiunque vorrà partecipare dal 4 al 6 dicembre prossimi avrà l’occasione per fare altrettanto.

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