Daniela Rocchi e Maria Chiara Parmiggiani sono dottori di ricerca in diritto e procedura penale e collaborano da anni con le Università di Roma e Parma. Le passioni per l’attività accademica e per lo studio del diritto hanno trovato realizzazione nell’avvocatura, dove le questioni teoriche si calano nella concretezza delle vicende umane. Due donne che hanno fatto delle loro esperienze professionali una visione e hanno fondato uno studio legale, specializzato nel diritto penale, che pone al centro dell’attività la persona, prima ancora del cliente.

Dopo aver sperimentato le inevitabili contraddizioni del sistema giudiziario, sono consapevoli che l’impegno, la costanza e la tenacia sono le doti che qualificano il mestiere di avvocato. Ma ciò che le distingue è anche la cura, l’ascolto, la capacità di mettersi nei panni di chi è coinvolto in un procedimento penale, senza mai perdere la lucidità necessaria per garantire sempre la migliore difesa possibile. Attenzioni assolutamente necessarie specie in quei processi che riguardano donne e minori, vittime di violenza.

Grazie alla collaborazione con importanti centri antiviolenza, le due avvocate sono da sempre impegnate a garantire tutela nell’ambito dei reati a sfondo passionale, come violenza sessuale, pedofilia e pedopornografia, stalking, sexting e revenge porn.

Daniela Rocchi

La tutela della persona che lottate per garantire nelle aule di giustizia avviene anche a livello preventivo, come nell’ambito del diritto penale d’impresa, un fiore all’occhiello del vostro studio: come penaliste d’impresa, affermate che un vostro punto di forza è l’assistenza alle società, ma come si concilia questo con la tutela della persona?

La nostra professione è iniziata in coincidenza con l’entrata in vigore di una legge che rivoluzionava il mondo della responsabilità penale delle imprese: da allora anche le società possono commettere reati. La sensibilità verso il mondo dell’imprenditoria, da cui entrambe proveniamo, ci ha consentito di cogliere l’importanza dell’etica all’interno delle realtà societarie. Inoltre, l’estrazione penalistica ci permette di dare un contributo qualificato e molto richiesto in questo settore.

Assistere la società significa – al contempo – avere a cuore tutte le persone che lavorano per un progetto comune, perché se succede qualcosa all’azienda, come uno tzunami, travolge tutti.

Da questo punto di vista, offriamo assistenza alle società quando sono indagate in un procedimento penale, ma le supportiamo in ottica preventiva attraverso la predisposizione di c.d. “Modelli 231”. Al giorno d’oggi le aziende sono sempre più chiamate a portare avanti un business etico e sostenibile e non possono neppure permettersi di essere coinvolte in accertamenti di tipo penale. Affianchiamo piccole, ma anche grandi realtà imprenditoriali nella redazione di compliance program e come Organismi di Vigilanza, convinte di dare un efficace contributo per diffondere un approccio al business rispettoso dellalegalità.

Tutela delle donne, un altro punto di forza. Perché le donne come soggetto privilegiato delle vostre attività?

È la nostra sensibilità che ci ha spinte a impegnarci anche nella tutela dei soggetti deboli. Intendiamo il nostro mestiere come un servizio alla comunità, dunque una missione che ci richiede una dedizione totale. Nella lotta alla violenza di genere il legislatore ha fatto importanti passi avanti, ma non basta. Occorre un vero e proprio cambiamento culturale, che passa attraverso l’educazione dei giovani e la formazione degli addetti ai lavori, a partire proprio da forze dell’ordine, magistrati e avvocati.

Troppo spesso assistiamo ancora nelle aule di giustizia alla colpevolizzazione delle vittime, con domande inquisitorie che finiscono addirittura per creare in loro la sensazione che fosse stato meglio non denunciare.

Di abusi o discriminazioni purtroppo capita di subirne a ogni livello, a scuola, in famiglia o al lavoro. Quando, secondo voi, è assolutamente indispensabile intraprendere un percorso di denuncia?

Anche l’esperienza dei centri antiviolenza conferma questo dato e cioè che le violenze accadono in qualsiasi ambiente e indipendentemente dallo status sociale di appartenenza. La cosa più difficile è prendere coscienza della propria condizione di vittima e uscire dal silenzio. È importante evitare di subire un’escalation persecutoria, ma bisogna ricorrere agli strumenti offerti dalla legge, senza aspettare e senza vergogna.

Quanto conta l’empatia nel vostro approccio?

L’avvocato, secondo l’etimologia del termine, è colui che è chiamato in aiuto: il protettore del cliente. E al centro del diritto penale non ci sono in primo piano le questioni economiche o di proprietà, ma l’essere umano e la sua libertà. Dunque, oltre allo studio delle carte processuali, un buon avvocato è tale se ha la capacità di abbracciare la complessa unicità del proprio cliente e sa costruire una relazione fiduciaria robusta e gratificante. Unendo studio e fiducia si vincono grandi battaglie.

E quanto contano i rapporti con studi che operano in altri settori del diritto?

Tanto! Come noi siamo un punto di riferimento per colleghi civilisti, amministrativisti o tributaristi, così loro lo sono per noi. Crediamo molto nella specializzazione. Non si può essere esperti di tutto… si finirebbe per non essere esperti di niente!

Maria Chiara Parmiggiani

Vi siete occupate di processi che sono diventati casi mediatici o di interesse pubblico: come vi ponete nel rapporto con i media?

Non si può coniugare il nostro mestiere con l’egopatia, significherebbe perdere di vista la cosa più importante, la persona. Ciò non significa demonizzare i media. L’interesse pubblico all’amministrazione della giustizia impone a volte di assicurare una difesa anche a livello mediatico.

Cyberbullismo e minori: siete spesso intervenute con pubblicazioni e tavole rotonde sul tema, perché?

Non possono esistere società giuste senza un’educazione dei più giovani, che significa prevenzione, informazione, sensibilizzazione. Dei più giovani ma anche degli adulti di riferimento.

Il percorso fatto finora ha rispecchiato le vostre aspettative? Quale futuro sognate?

Parte delle nostre aspettative sono state raggiunte, ma contiamo di crescere ancora, senza però perdere la caratteristica di boutique del diritto che vogliamo mantenere nel tempo: ogni parere che viene fornito è il frutto di un’attenta elaborazione; ogni atto che viene redatto e ogni udienza che viene affrontata sono il frutto di ascolto, studio, ricerca, approfondimento, per assicurare sempre la migliore difesa possibile.

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