All’inizio è la tenera storia di un parto, e dunque di una madre e di una figlia. Poi è il racconto di una bambina scura di pelle che tra sogni e giochi bricconi d’infanzia ha già ben chiaro come il suo essere donna non seguirà la strada del suo tempo: niente telaio per questa piccola dagli occhi nerissimi. Infine è il mito: lei è Saffo.

Della poetessa greca antica pensiamo di avere letto tutto, ma dimentichiamo la carenza delle fonti e le facili etichette che i nostri tempi le hanno affibbiato. Ed ecco che arriva la riscrittura che non ti aspetti: Io sono la mela – Una storia di Saffo (Rue Ballu) della eclettica Beatrice Masini, abituata a scrivere per lettori di tutte le misure, con le magnifiche illustrazioni di Pia Valentinis, due volte Premio Andersen. 

illustrazione di Pia Valentinis
Beatrice Masini
Pia Valentinis

Se state pensando al classico libro per ragazzi vi sbagliate di grosso: la narrazione va benissimo sia per i giovanissimi che per gli adulti e la carta scelta dalla casa editrice di Palermo è raffinatissima: si tratta della Materica, con pagine spesse e morbide, fatte di cotone. 

E per quanto riguarda il titolo, ricordate il frammento saffico nella traduzione di Salvatore Quasimodo?

Quale dolce mela che su alto
ramo rosseggia, alta sul più alto;
la dimenticarono i raccoglitori;
no, non fu dimenticata: invano
tentarono di raggiungerla.

Perché sono nata femmina?

La Saffo di Beatrice Masini è raccontata da una prospettiva di gioia e di libertà. Ancora giovanissima la futura poetessa lascia la Grecia per la Sicilia e si sposta ad Akragas (odierna Agrigento) incontra i giochi semplici, la natura, un maestro finalmente simpatico che sa raccontare molte storie e che le riconosce un talento speciale. Proprio a lei, a una ragazza. 

Niente storie di guerra, per carità. Semmai maestro e discepola dissertano dell’Elicona, il monte caro alle Muse: si spalancano le porte alle dee, agli eroi, alle commedie, alle tragedie, ai canti e ai suoni.

Arriva il momento di diventare donna, ma anche sorella e madre. Saffo comprende ben presto che le sue opportunità non saranno mai pari a quelle dei suoi fratelli ma trova rifugio in un’arma senza tempo: la parola, che le consentirà di vivere di bellezza prima con la sua arte poi con la conoscenza trasmessa alle sue ancelle, seppure destinate a fuggire dolorosamente dal suo mondo di sapere e di musica.

Illustrazione di Pia Valentinis

Un racconto per immagini 

I cromatismi di Pia Valentinis fanno il resto: Saffo è una figura tenuta in vita grazie alla materia dei sogni. L’illustratrice ci accompagna verso nuovi sottintesi, per altre immagini e dunque in altre narrazioni.

Anche un libro illustrato come questo è arte ibrida: è pensiero, è storia e parola, ma anche segno, trasparenza, non detti capaci di mettere in moto nuove storie.

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