Sagra di paese o party chic? Io propongo, tu scegli
Tra settembre e ottobre le proposte spaziano tra le popolari sagre di paese, divertentissime, e i raffinati party con aperitivi e assaggi gourmet.
Tra settembre e ottobre le proposte spaziano tra le popolari sagre di paese, divertentissime, e i raffinati party con aperitivi e assaggi gourmet.
Che si fa a metà settembre quando si ha voglia di divertirsi, in ambito soprattutto musicale? Ora che anche l’infinito e divertentissimo (ma solo per chi ci partecipa come attore e regista) Festival di Venezia, con le sue passerelle al Lido, è finito (meno male), che si fa?
Chi sa di non essere bello e cool come Brad Pitt o Alessandro Borghi, ma vuol divertirsi comunque, ora che le vacanze sono un ricordo, dove va? Ora che abbiamo tutti in tasca pochi soldini e ora che il tran tran è ricominciato, come facciamo a divertirci?
Non è una domandina retorica ed è pure dannatamente musicale. E’ una domanda importantissima. Perché senza il giusto sound da sempre ci si diverte poco e dobbiamo continuare a farlo anche in autunno e inverno. A far che? Ma come, non è chiaro? A divertirci, cari i miei amici di ReWriters.
E allora, eccovi qualche proposta. In tono minore, a volte. Del tutto provinciale, a volte. E infatti cominciamo così: perché non godersi qualche sagra settembrina, magari con concerto e/o liscio e/o dj set e/o cover band un po’ scalcinata annessi?
L’altra sera ero a Carmagnola, a Il Foro Festival, perché c’era un mix di cose molto strano: la house di Bob Sinclar (e quella di artisti come B Jones e The Cube Guys), la sagra del peperone e una bella cena a base di pesce e peperone… Mi sono proprio divertito.
Il peperone, certo, è un po’ pesante, ma cucinato in un certo modo sta bene anche col pesce. E un bel ragazzo d’altri tempi come Bob Sinclar sta bene ovunque. Se poi insieme a Chris (certo, Bob si chiama Chris anzi Christophe, lo show biz è tutto finto) c’è anche B Jones, bravissima dj spagnola che di solito suona all’Ushuaia e sa come far divertire con un sound pop, beh, la serata è perfetta.
Date quindi un’occhiata alle sagre delle vostre parti e fateci un salto: poca spesa e grande resa, sempre! Vi faccio solo una segnalazione toscana: la sagra dell’uva all’Impruneta (da noi si dice così, all’Impruneta, non ad Impruneta), nel Chianti fiorentino. Ragazzi miei che divertimento, qualche decennio fa. E’ una festa che dura un mese, ma il clou è il 2 ottobre, con la sfilata spettacolo dei quattro rioni di Impruneta (c’è pure la banda del paese… pardon, la Filarmonica) e sabato 8 ottobre si conclude tutto con la grande cena del rione vincente.
Sempre il 2 ottobre c’è anche la bella sagra dell’uva di Marino, alle porte di Roma, dove finalmente, dopo 2 anni di sospensione, si potrà rivedere il miracolo delle fontane che danno vino.
E ora, subito qualcosa di decisamente diverso, dannatamente chic (diciamo), comunque a prezzi accessibili. E’ una specie di tris lombardo perfetto per guardare e farsi guardare.
Iniziamo da Como, che finalmente è una città turistica come Firenze o Roma, che il lago mica è solo Bellagio. Chi vuol farsi un bell’aperitivo e poi godersi sushi e cucina internazionale può scegliere Soho – Cucina Oltre Confini.
Cambi lago e più o meno la stessa atmosfera la trovi sul Garda, in un panorama da sogno, al Fam di Desenzano (BS). Spesso eventi e musica, e ogni giorno pranzi e aperitivi da cartolina. Se volete regalarvi una bottiglia speciale (che non sempre costa una follia), ci pensa il direttore Luis Hajrullaj, che di vini ne sa. Eccome se ne sa.
Ultimo ma non ultimo, ed aperto solo nel weekend, è l‘Hotel Costez di Cazzago (BS): anche qui di bollicine ce ne sono un bel po’, con un’ovvia preferenza per i Franciacorta, visto che la zona è quella. Ottimi dj in console, vocalist che danno energia ed uno splendido amplificatore di divertimento: l’ingresso è sempre libero con consumazione facoltativa.
E fuori dalla Lombardia, che si fa? A Firenze, tra tante belle terrazze in cui oziare all’aperitivo gli ultimi scampoli di caldo settembrino (ricordiamoci che è una città medievale, per cui le torri per godersi il panorama non mancano) a me piace particolarmente una delle più informali, quella di The Student Hotel. Lo slogan, The Beach is Boring, dice tutto.
A Codroipo (UD), invece, all’Enoteca Vecchia Pretura, oltre a prodotti buonissimi made in Friuli, ci sono i cocktail di Michele Piagno, barman internazionale che prepara pure cocktail molecolari.
E Roma? Di terrazze panoramiche per l’aperitivo ne ha un bel po’, forse anche troppe. Vi segnalo Lana Mixology e Rooftop Bar, lungo il Porto Fluviale, anch’essa decisamente easy. E poi ha uno slogan niente male: Life’s better on top.
Spero di avervi fatto venire una gran voglia di uscire. A me, scrivendo, ne è venuta parecchio, per cui vi saluto che mi aspettano.