Un giovane attore italiano, ma cosmopolita nel cuore e nel raggio di azione, ha raccolto con la sua arte una grande proposta internazionale, radicandola nei suoi luoghi di nascita: il 16 ottobre l’attore e regista Giovanni Morassutti propone lo spettacolo When, scritto dalla drammaturga canadese Wren Brian ed interpretato da Viviana Piccolo e Clelia Delponte. Location? Le sponde del fiume Tagliamento.

Raccontaci in breve Giovanni Morassutti e perché ha deciso di tornare in Friuli.
Sono nato nel 1980 da madre tedesca e padre italiano. A 18 anni sono partito per New York per imparare a recitare. Ho approfondito per lungo tempo lo studio del Metodo Strasberg. L’ultimo film a cui ho preso parte come attore è An Approximation of their Barbarous Manners con Bruce Glover, girato a Berlino ed in concorso alla Mostra Internazionale del Cinema di Genova. Amo profondamente la natura. Sento che è giunto il momento di cambiare vita. Ho vissuto nelle grandi città per oltre 20 anni ma ora sono attratto dalla terra e dalle cose semplici. Ho deciso di tornare in Friuli per sviluppare il mio progetto culturale sul territorio e per stare più vicino alla mia famiglia d’origine. Fortunatamente l’aeroporto di Venezia dista pochi km dal mio centro d’arte quindi potrò, pandemia permettendo, continuare a muovermi mantenendo le mie collaborazioni internazionali.

Il 16 ottobre si svolgerà Climate Change Theatre Action. Progetto già svolto altrove con successo: vuoi darci un cenno delle situazioni precedenti e le modifiche apportate da te?
Dal 2015 hanno partecipato a Climate Change Theatre Action oltre 40.000 persone. Parliamo di un festival dislocato in ogni parte del mondo che propone testi messi a disposizione dal The Arctic Cycle da presentare assieme ad un’azione a favore del clima come ad esempio una petizione o il coinvolgimento di organizzazioni ambientali locali. Quest’anno l’evento inaugurale a New York prevede, ad esempio, un grande albero dove chiunque lo desideri, potrà esprimere su un nastro il suo pensiero su cosa gli mancherebbe di più nel caso il clima andasse nel caos totale. Anche in Friuli ci saranno i nastri del clima oltre a tante altre proposte che renderanno la manifestazione cross disciplinare. Vorrei che si parlasse del tema da diverse angolazioni e soprattutto voglio offrire alla comunità territoriale un’occasione di aggregazione e di arricchimento culturale.

Ti richiami esplicitamente all’unità come forza motrice del periodo: quali forze hai unito per dare vita a questa narrazione così importante ?
Tante piccole gocce insieme possono creare un ruscello, credo che essere uniti sia fondamentale in questo momento storico non solo in relazione al cambiamento climatico ma anche alla pandemia di Covid19. In Climate Change Theatre Action, ad esempio, sono riuscito ad unire il mondo scientifico con quello artistico passando per il mondo delle aziende. E´ un progetto realizzato in un’ottica sostenibile e di economia circolare. In aggiunta allo spettacolo ci sarà un concerto ed alcuni interventi divulgativi in diversi campi. Anche altri artisti intendono esporre le loro opere d’arte, e l’evento verrà alimentato da “energia pulita” ricavata dai pannelli solari. Per sostenere i costi ho avviato, in collaborazione con NaturaSì, una raccolta fondi poiché ritengo che questo progetto meriti il sostegno della comunità. Anche nel 2018, con Residenza artistica di pratiche sostenibili, ho discusso il crossover tra cultura, arte e agricoltura sostenibile coinvolgendo, tra gli altri, anche il Principe Guecello di Porcia, amministratore della Cantina dei Principi di Porci, che ha abbracciato il progetto in qualità di sponsor tecnico ospitando nella sua azienda la performance “Filtering” per sottolineare la necessità di filtrare e riciclare. In fondo penso di aver imparato questo “lavoro di squadra” proprio in teatro. 

Il progetto è incorniciato da alcune interessanti iniziative collaterali… installazioni, residenze artistiche, tecnologie ecosostenibili: ce le racconti?
Propongo Climate Change Theatre Action sul Tagliamento attraverso Art Aia Creatives In Residence dove abbiamo fatto parte delle prove dello spettacolo. Durante l’evento del 16 Ottobre a Morsano al Tagliamento, verranno esposte anche installazioni di alcuni artista friulana come Silvia Braida. Faremo una passeggiata sonora guidata da una “healer” locale, Legambiente ci parlerà del monitoraggio delle acque del Tagliamento, Naturasì di agricoltura, e il Centro Meteorologico Regionale del FVG mostrerà gli effetti del riscaldamento globale, introducendo il tema della giustizia climatica. Ci sarà poi anche un intervento sui pannelli solari e sulla loro efficacia, dimostrata da un accumulatore di corrente realizzato ad hoc dalla ditta La Casa del sole, per alimentare i suoni e le luci dello spettacolo e del concerto di Intermission a cura del festival musicale Sexto Nplugged.

Il progetto di Giovanni Morassutti si muove in sincronia con la platea delle nazioni unite, raccontaci come e, secondo te, arte e natura potranno incontrarsi ancora nel tuo percorso? 
Climate Change Theatre Action 2021: Envisioning a Global Green New Deal viene presentato in coincidenza con il meeting sul clima delle Nazioni Unite (COP 26) di Glasgow. In questa fase delicata il mondo del teatro, a mio avviso, rappresenta il coro del teatro greco antico che agisce come un personaggio collettivo sulla scena insieme agli attori, mentre questi discutono il futuro del pianeta. Personalmente mi sento una sorta di corifèo, e questa manifestazione, oltre a diffondere la cultura della tutela ambientale attraverso l’arte, mira soprattutto a sostenere il movimento per la giustizia climatica. Rispetto al connubio tra arte e natura, al momento sto lavorando ad un progetto, in collaborazione con altri artisti sparsi in tutta Europa, per creare, sempre in Friuli, uno spazio artistico multidisciplinare nel totale rispetto dell’ambiente.

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