A tutti coloro che da anni si battono per vivere in un’ecosistema condiviso e rispettoso delle diversità di specie questo Natale porta un dono speciale: la commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento che mette fine agli allevamenti di animali da pelliccia.

Da gennaio 2022 In Italia saranno vietati gli allevamenti di animali per pellicce  (visoni ma anche procioni, cincillà, volpi etc…); entro giugno 2022 le ultime aziende del dolore (5 in tutto presenti in Lombardia, Emilia Romagna e Abruzzo) dovranno definitivamente liberare tutte le gabbie, per gli allevatori sono stati stanziati tre milioni di euro come indennizzo inoltre saranno  assegnati fondi del PNRR per creare parchi agrisolari e per lo sviluppo agrivoltaico.

Anni di inchieste di petizioni hanno portato a questa scelta non solo etica ma anche importante per la nostra salute. Tutti noi sappiamo quanto il COVID-19 si sia diffuso negli allevamenti di visoni, tutti noi sappiamo come le condizioni di vita degli animali negli allevamenti siano  un terreno fertile per l’evoluzione e la diffusione di virus, tutti noi non possiamo dimenticare quanto accaduto in Danimarca dove sono stati uccisi 17.000.000 (diciassette milioni) di visoni.

Una delle prime industrie a cogliere il cambiamento di sensibilità dei clienti è stata quella della moda, molti i brand, come ad esempio Armani, Burberry e Prada, che  già da tempo sono diventati fur -free.  E la società francese Tissavel ha prodotto una fibra ibrida, composta di poliestere riciclato, che consente di produrre pellicce eco sostenibili a pelo lungo.

 Si può essere alla moda, ammirare la bellezza e strizzare l’occhio alla vanità senza crudeltà, senza atteggiamenti predatori ed umanocentrici .

I visoni sono animali che vivono lungo i fiumi e i laghi dove amano nuotare e dove trovano riparo nella folta vegetazione, sono animali notturni, solitari ma non asociali; i visoni sono animali che per lucro e per status symbol abbiamo rinchiuso in minuscole gabbie sovraffollate, prigionieri senza aver mai un contatto con l’acqua che tanto amano e per rendere la loro pelliccia più folta li abbiamo fatti stare al freddo ed al vento.

E’ stato un cammino lungo che ha visto la partecipazione di attivisti e cittadini, di aziende e consumatori che insieme hanno riscritto una relazione, tra esseri animali umani ed esseri animali non umani, rispettosa e consapevole, che insieme hanno eliminato un po’ di violenza e crudeltà da Gea.  Insieme si può ricostruire un ecosistema condiviso che, nel rispetto della diversità, sia rispettoso dei diritti di ogni abitante di questo Pianeta.

La chiusura degli allevamenti degli animali da pelliccia è davvero un bel dono di Natale e Finnegan, una volpe che doveva essere un collo di pelliccia, con la sua gioia, con la sua risata ricorda a tutti noi essere animali umani che il diritto alla vita ed alla felicità è un diritto universale di tutti gli esseri umani e non.

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