Quali sono le principali sfide all’ordine del giorno per il settore culturale? In che modo le pensanti penalizzazioni dovute alla crisi sanitaria mondiale possono rappresentare un’opportunità per modernizzare e rendere fruibile ad un pubblico sempre più vasto il patrimonio museale internazionale?  

Se queste questioni vitali per il settore culturale vi incuriosiscono,  non perdete assolutamente l’opportunità di accedere a tutti i preziosi contenuti che dal 25 al 27 Novembre 2020 animeranno Ro.Me – Museum Exhibition, la fiera internazionale per le istituzioni e le aziende che operano nel settore della cultura, i musei, i luoghi e le destinazioni artistiche. Quest’anno, l’evento organizzato da Fiera di Roma e ISI.Urb con il patrocinio del MIBAC ha scelto di reagire alle difficoltà e alle limitazioni dovute alla complessa situazione sanitaria, reinventando il format della fiera tradizionale e presentando al pubblico un’edizione speciale, interamente digitale e aperta alla partecipazione di  un vastissimo pubblico di potenziali auditori. 

L’evento si svolge infatti in modo  eccezionale: al posto dei tradizionali padiglioni è stato ideato un nuovo ecosistema digitale che attraverso webinar internazionali e una modalità di visita virtuale permetterà a musei, istituzioni culturali, aziende e professionisti di partecipare alla grande fiera della cultura. La nuova edizione, che si svolge completamente in streaming, prevede una serie di allestimenti, eventi ed iniziative tali da garantire la fruizione di innumerevoli contenuti digitali (venti incontri, ottanta speaker, venti buyer internazionali, settanta aziende, più di trecento focus interaziendali). L’offerta di questo importante evento diventa così fruibile e disponibile a tutti coloro che sono incuriositi, affascianti ed interessati al mondo della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio museale italiano e internazionale. A questi ultimi basta infatti collegarsi alla piattaforma romemuseumexhibition.com e vivere  quest’esperienza virtuale a 360 gradi. 

La rivoluzione digitale di questa nuova edizione di Ro.Me non coinvolge solo la forma in cui si svolge l’evento,  ma anche e soprattutto il contenuto degli incontri. Il tema principale della fiera è infatti quello della sfida posta al settore culturale dalla trasformazione digitale, ed esplora le strategie, i contenuti, le esperienze per l’accessibilità di collezioni e raccolte di musei, archivi e biblioteche attraverso le nuove tecnologie dell’informazione. Sono analizzati i più innovativi strumenti operativi all’interno delle industrie creative e culturali: big data, realtà virtuale, realtà aumentata, robotics, blockchain, app, open innovation. Infine, si discutono i  nuovi modelli per musei ed istituzioni culturali post-COVID. Gli  sforzi per una modernizzazione e digitalizzazione dell’offerta culturale non possono infatti andare persi una volta che torneranno possibili le tradizionali modalità di visita, ma dovranno affiancare ed arricchire l’offerta già esistente.

Raggiungere un equilibrio attraverso l’integrazione degli strumenti digitali nell’esperienza museale che il soggetto si aspetta di vivere, è la vera sfida che i professionisti della cultura si stanno impegnando per vincere. Ed il primo passo per scoprire come immaginano di raggiungere quest’ambizioso obbiettivo è quello di  partecipare, a partire dal 25 Novembre a questo evento unico. È qui che ancora una volta le tecnologie digitali rivelano il loro grande potenziale democratico: rendere fruibili e facilmente accessibili a  tutti coloro che lo desiderano determinati contenuti, coinvolgere e condividere con un vasto  pubblico questioni cruciali per la nostra società e quella dell’avvenire, per la quale la cultura occuperà, auspicabilmente, un ruolo di primo piano nella vita di chiunque lo desideri. 

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