Dopo l’esperienza dello scorso anno, l’associazione ATIR, una delle realtà teatrali più sensibili e attive a Milano, torna nelle strade del quartiere Crocetta/Porta romana per il rituale della posa delle corone ai caduti della Resistenza.

Quest’anno, 75° anniversario della Costituzione Italiana, oltre alla lettura di alcuni articoli fondamentali, si chiederà ai partecipanti di portare un foglietto dove scrivere il proprio personale articolo costituzionale.

Un piccolo gesto simbolico e comunitario, per ricordarci che la Costituzione non è un semplice pezzo di carta ignoto alla vita di molti, ma è un progetto che ha ancora molto spazio per diventare vivente e dare senso all’esistenza collettiva. Nadia Fulco, Virginia Zini, Arianna Scommegna ci raccontano della speciale balena che celebrerà questo 25 aprile.

Atir ha sempre partecipato alle iniziative per il 25 aprile, come? Ormai da tanti anni Atir partecipa alle iniziative del 25 aprile. L’idea è sempre stata quella di creare un legame tra il concetto di resistenza e il lavoro sui territori. Per questo stesso motivo nel 2015, con il Teatro della Cooperativa, il Teatro Officina e successivamente anche con il Teatro EDI Barrios, con i quali avevamo già attivato la rete TTT- Teatri di Territorio, abbiamo dato vita alla manifestazione Territori Resistenti che abbiamo replicato per tre anni consecutivi in occasione del 25 aprile, e che consisteva in iniziative partecipate nei rispettivi territori di appartenenza, in continuo dialogo fra loro. All’interno di Territori Resistenti, ATIR  ha realizzato, in collaborazione anche con la sezione ANPI Stadera “Fiore”, parate in concomitanza con la posa delle corone nei quartieri Stadera e Chiesa Rossa (municipio 5). Lo scorso anno ATIR ha collaborato inoltre con il Comune di Milano, ANPI zona 1, Teatro Carcano e Partigiani in Ogni Quartiere realizzando la manifestazione per la posa delle corone nei quartieri Crocetta e Porta Romana, la sera lo storico spettacolo Atir 1943-Come un cammello in una grondaia al teatro Carcano e la seguire partecipando alla grande festa di POQ.

Questo anno c’è però una innovazione importante, raccontateci della balena…Quest’anno oltre alla consueta posa delle corone abbiamo ideato un’enorme balena interamente costruita con materiali plastici di recupero. Il laboratorio di arte partecipata che darà vita alla balena sarà condotto da Marina Conti, una scenografa professionista, in collaborazione con il collettivo Fridays for future e ass. Recup, domenica 23 aprile dalle 14.30 alle 17.30 presso gli ex uffi ci di ATIR in Piazzale Fabio Chiesa. Abbiamo pensato alla balena in quanto simbolo contemporaneo di resilienza della natura ai cambiamenti climatici, animale ancestrale che ci ricorda l’importanza di resistere per ri-esistere, di continuare a lottare per un futuro migliore. Alla balena poi verranno appese tutte le bottiglie realizzate dai cittadini in cui saranno infilati, come messaggi, articoli della Costituzione italiana scelti e riscritti dai cittadini.

Quale è la vostra idea di liberazione e quale di rispetto costituzionale se ci sono principi comuni ad ispirarvi. Tra i diversi  testi che leggeremo durante la parata del 25 aprile c’è il famosissimo discorso di Piero Calamandrei agli studenti del 26 gennaio 1955. Ne riportiamo qui un frammento che ci sta particolarmente a cuore e che pensiamo restituisca meglio di ogni nostra parola la relazione profonda tra idea di liberazione e rispetto costituzionale: “Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra costituzione.”

A chi è rivolto il tutorial apposito o comunque a chi immaginate sarà utile? Il tutorial, così come il laboratorio, è rivolto ai cittadini di tutte le età e provenienze con un particolare invito alle nuove generazioni, per questo abbiamo chiesto una collaborazione ai Fridays for future che intercettano un pubblico estremamente giovane.

Due parole sulla performance finale con accento sul coinvolgimento del territorio.
La parata si concluderà al teatro Carcano dove i ragazzi del Cd del giambellino presenteranno una performance dal titolo Pugni chiusi guidati da Domenico Ferrari e Rita Pelusio della compagnia PEM Habitat teatrali, inoltre ci sarà l’attrice Maria Eugenia D’Aquino del teatro PACTA Salone che leggerà dei brani sul tema dell’ecologia e della resistenza. Il fatto di coinvolgere sempre attori e autori provenienti da diverse realtà (infatti in parata, oltre ai trampolieri, al coro e alla Banda Fonc, ci sarà anche la compagnia degli attori/studenti dell’università di Milano guidati da Omar Nedjari e anche ex allievi del Piccolo Teatro) fa parte proprio del senso di collaborazione che Atir da anni attiva su tutta la città di Milano, proprio nell’ottica che “fare insieme” oggi più che mai, non è solo meglio che fare da soli, ma è l’unica strada per portare bellezza e senso al di là delle logiche capitalistiche di mercato e al di là degli individualismi divisori.

Sempre guidati dallo stesso spirito, abbiamo coinvolto diverse associazioni del municipio 1 con le quali operiamo in rete da quasi due anni e le tante realtà del municipio 5 con cui lavoriamo in sinergia da tempo. In particolare le associazioni e realtà dei due municipi che a vario titolo hanno aderito all’iniziativa di quest’anno sono:

Biblioteca Vigentina, Biblioteca Sormani, Biblioteca Ostinata, Associazione Aiutiamoli Onlus, Associazione InQuercia, Lo Scrigno cooperativa sociale Onlus, Circolo Nuovo Polo Mozart, Associazione Aiutility,  Cooperativa Crea- Comunità Vita Nova, Associazione Portami Per Mano Onlus, Biblioteca Chiesa Rossa,  PACTA. dei teatri,  Gruppo informale le Pianiste,  Cooperativa sociale Progetto Persona, Cooperativa Zero5.
Partenza ore 10.00 dai Giardini Bazlen

Arrivo ore 12.00 al Teatro Carcano

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