Scritto da Clelia Ciammarelli e diretto da Pino Ammendola, Lady D è il racconto intimo, segreto, straziante e grintoso di Lady Diana come donna. Incontriamo la sua interprete, Annalisa Favetti.

A ridosso di un anniversario importante va in scena la sua Diana: che corde della sua storia hanno lavorato in lei?
Da tempo volevo portare in scena un monologo, ma doveva essere quello giusto, uno che, come mi hanno insegnato alla meravigliosa scuola del mio grande maestro Gigi Proiettipassasse per la mia emotività, che portasse Annalisa attraverso la storia e tra le righe, ma soprattutto che portasse in scena quello che interessava a me… La donna! Studiando a fondo ho trovato delle similitudini femminili, ed emotive, infatti spesso nei sottotesti parlo di me! Mi commuovo spesso anche alle prove perché ripercorro tracce della mia vita con le parole della sua vita!!! È un pezzo teatrale, una mia creatura che amo, e che ho seguito dal principio, e anche prodotto. 

Da un punto di vista drammaturgico quali aspetti della sua biografia avete previlegiato?
Sicuramente seguendolo personalmente, ho scelto le strade che mi interessavano di più, insieme ad un giornalista della BBC ho raccolto tante notizie e poi con l’aiuto dell’autrice ho privilegiato l’incidente, le sue parti fragili, la sua femminilità, la sua infanzia, la sua forza e ambizione.

La sfida recitativa di interpretare una sorta di fantasma a quali risorse ha fatto appello?Lei è un’anima ma ancora non lo sa, non è certa, la bellezza è che c’è sempre il dubbio che sia viva o morta, parte dalle lamiere e si inoltra in un percorso senza tempo, torna bambina, adulta, cambiando continuamente emotività, e volando in mezzo al pubblico.

È un momento storico in cui le famiglie reali si trovano implicate in scandali spesso criminali (uno per tutti il caso Epstein)… C’è anche un aspetto di disvelamento politico nella sua Diana? E come ha lavorato con il regista in tal senso?
Di comune accordo con il regista Pino Ammendola abbiamo privilegiato il lato intimistico e surreale. Non era nostra intenzione fare un discorso politico, ma i riferimenti alla vita di Diana e all’ambiente in cui ha vissuto ne sono consequenziali.

La nuova stagione la vede impegnata su più fronti: quali?
Dopo un anno cosi vario dove ho girato con il Sistina con “Belle Ripiene”, spettacolo molto divertente con cui siamo andate in giro, e Lady D che ho portato in teatro, e un film girato di cui ancora non posso parlare. Il prossimo anno mi vede protagonista in “L’ombra di Totó”, un testo di Emilia Costantini regia di Stefano Reali, che girerà molto in tourneé per l’Italia ed andrà al teatro Quirino. Poi ho un progetto nuovo tutto mio tutto da creare, e chissà … per adesso vi invito il 28 Luglio al meraviglioso Giardino della Filarmonica a vedere la mia amata Lady D.

Ai Giardini della Filarmonica di Roma. Info e prenotazioni: 380 7862654.

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