“Ventimila leghe sotto i mari” e i nostri universi sommersi
Rüdiger Koch, un ingegnere aerospaziale è riuscito a vivere sott'acqua per 120 giorni. Il libro di Jules Verne.
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Rüdiger Koch, un ingegnere aerospaziale è riuscito a vivere sott'acqua per 120 giorni. Il libro di Jules Verne.
Non esiste mai un solo mondo fatto di situazioni terrestri dove l’uomo ha sempre ritenuto suo per appartenenza di nascita, ma altri elementi fatti di aria che hanno rappresentato la conquista del volo e quello misterioso per eccellenza, nei mari: il fondale marino con creature sconosciute e la possibilità di non mantenere il nostro respiro per troppo a lungo senza ossigeno.
Una notizia che batte il record è quella di Rüdiger Koch, un ingegnere aerospaziale che è riuscito a vivere sott’acqua per 120 giorni stabilendo il nuovo record mondiale.
Una capsula di 30 metri quadrati progettata dalla sua azienda e situata al largo della costa settentrionale di Panama.
Non immaginatevi un ambiente interno spartano perché era dotata di ogni comfort: letto, bagno, connessione a internet e anche una cyclette per mantenersi in forma, rispettando l’idea di sostenibilità e sicurezza.
Guardava la vita marina attraverso un oblò e documentando tutto quello che vedeva, perché l’importanza del documentario attraverso immagini, video poteva fornire nuovi spunti di riflessione e un giorno tutto poteva diventare una storia, esattamente come il libro che aveva portato nei fondali marini di Jules Verne : Ventimila leghe sotto i mari del 1869.
Ritornando da un viaggio incominciò a scrivere questo romanzo stando su uno yacht che lui definirà il suo studio galleggiante e alternerà crociere e scrittura, condividendo la passione per il mare con due suoi amici : Victor Hugo e Jules Michelet che ebbero una grande influenza stimolando l’immaginazione di Verne, ma sarà lui a raccogliere l’enorme documentazione dalle opere dei suoi amici.
Consulterà libri di geografia e resoconti di viaggi.
Ma Ventimila leghe sotto i mari è anche la scoperta dell’ignoto per catturare un grande mostro che molti navigatori avevano incontrato, ma non sempre i mostri hanno sembianze del regno marino, perché delle volte possono essere solo delle enormi macchine come i sottomarini.
Così un tema ricorrente quando si parte è anche la ricerca attraverso l’esplorazione dell’ignoto per cercare un tesoro che i galeoni spagnoli naufragati, avevano loro malgrado, fatto precipitare nel fondale.
Ogni viaggio rappresenta un incontro e anche un confronto tra Nemo sempre più misterioso, delle volte misantropo e Arronax che predilige la pace dei fondali marini.
Due personaggi così diversi che in un contesto storico particolare non si sarebbero mai incontrati, ma anche al di fuori di ogni regola terreste, si sono trovati insieme in viaggi lontani e fondali marini: tra creature sconosciute e discussioni tra ideologie scientifiche e storiche.
Nella loro ultima separazione spariranno per sempre dalla storia, rimanendo imprigionati nel più grande documentario esistente che è la vita dentro innumerevoli universi sommersi.