In un momento così delicato con il genocidio a Gaza nella Palestina e verso la Giornata della Memoria dedicata alle vittime dell’olocausto il 27 gennaio, ho voluto pubblicare le mie sensazioni ed emozioni quando lessi il Diario di Anne Frank per la prima volta da adolescente consigliandovi questa versione del Diario in salsa graphic novel.

Personalmente, lei assieme a Simone de Beauvoir, Lorella Zanardo, Chimamanda Ngozi Adichie e Valentina Tereshkova sono sempre state le mie massime ispirazioni verso il femminismo e la lotta per i diritti delle donne.

Anne Frank e il suo coraggio

Il suo coraggio e la sua determinazione mi hanno sbalordito. Se fossi stato nei suoi panni, chissà quanto sarei sopravvissuto. Infatti dico sempre che se mai vedessi un serpente, morirei sul colpo; vedere un serpente sarebbe stata solo una frazione della tensione a cui era stata sottoposta.

Piansi mentre leggevo il libro, soprattutto la parte in cui la famiglia aspetta la visita della polizia e passa una notte insonne.

Rimasi sopraffatto dopo aver finito questo libro. La scrittura di Anne era così profonda e toccante che mi sembrava quasi di aver viaggiato fino all’Alloggio segreto e di aver trascorso del tempo con lei. Dopo aver finito di leggere il libro mi sono considerato davvero fortunato perché non dovevo vivere in una casetta angusta con otto persone; non dovevo ascoltare gli stivali dell’esercito in marcia; non avevo bisogno di sentire gli aerei dell’esercito che volavano in alto; e non dovevo ascoltare il battito del mio cuore terrorizzato.

Conosciamo tutti la sua storia, ma eccola comunque…

Anne era una ragazza ebrea che dovette nascondersi durante la seconda guerra mondiale per evitare i nazisti. Insieme ad altri sette si nascose nell’alloggio segreto al Prinsengracht 263 ad Amsterdam. Dopo quasi due anni di clandestinità tutti furono scoperti e deportati nei campi di concentramento. Il padre di Anne, Otto Frank, fu l’unico delle otto persone a sopravvivere. Dopo la sua morte, Anne divenne famosa in tutto il mondo grazie al Diario che scrisse mentre era nascosta, che Otto finalmente pubblicò dopo il suo ritorno ad Amsterdam. Al Diario seguirono varie altre biografie, film e opere teatrali.

“Non voglio aver vissuto invana come la maggior parte delle persone. Voglio essere utile e portare gioia a tutte le persone, anche a quelle che non ho mai incontrato. Voglio continuare a vivere anche dopo la mia morte!”

E lo hai fatto Anne, lo ha fatto tuo padre per te pubblicando il Diario e mostrando a tutto il mondo la tua immensa forza e te ne siamo grat*.

In questa versione graphic novel edita da Einaudi (2019), il libro vuole raccontare il vissuto di Anne Frank facendoti entrar dentro ancor più, come se tu fossi lì con lei.

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