Manca poco più di un mese al WAO Festival, un’autentica esplosione di emozioni e divertimento che conquisterà il territorio ternano a suon di musica, arte, cultura ed ecologia.

WAO è l’acronimo di We Are One: Noi Siamo Uno. L’evento, previsto dal 17 al 22 agosto, sarà ospitato in un piccolo paradiso terrestre: il Parco dei Sette Frati, sul Monte Peglia, scrigno di bellezza ad elevato valore naturalistico e paesaggistico, situato nel comune di San Venanzo in provincia di Terni, a due passi dalla tufacea rocca orvietana.

Il Parco è divenuto da qualche anno patrimonio MAB dell’UNESCO. Il MAB, acronimo di Man and the Biosphere, è un programma scientifico intergovernativo avviato dall’UNESCO nel 1971 per promuovere su base scientifica un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversitá e le buone pratiche dello sviluppo sostenibile.

Parco dei Sette Frati – San Venanzo (TR)

Giunto ormai alla sua 7th Edition, il WAO si presenta quest’anno con un programma ancora più ricco, interattivo e multidisciplinare: cinque giorni di musica, workshop, seminari e laboratori creativi che si susseguiranno per regalare al pubblico un’esperienza unica di consapevolezza, condivisione e creatività a stretto contatto con la natura.

Due i palchi previsti, il Main Stage e l’Alternative Stage, sui quali si alterneranno i protagonisti dell’evento, alcuni tra i più interessanti nomi della scena elettronica contemporanea, per un totale di 100 artisti che diffonderanno sonorità psy-trance e techno, accompagnate da note di jazz, rock e world music.

Alla console tanti i nomi di punta. Dal Regno Unito Eat Static, al secolo Merv Pepler, con il suo space rock psichedelico entusiasmerà la pista con frequenti mescolamenti di generi. Sarà presente inoltre Avalon, dj americano, classe ’88, direttamente dall’Arizona. L’artista ha suonato in festival importanti come il Coachella, il Sonar ed in locali come il mitico Berghain a Berlino.

Ospite ormai storico del WAO, Økapi, al secolo Filippo Paolini, geneticamente internazionale ma romano di adozione, gran maestro di cerimonie e producer che con la tecnica sopraffina del copia e cuci, mixa techno e beat con polka, sonorità balcaniche, carillon e qualsiasi cosa gli piaccia. Non mancheranno donne alla console di altrettanta bravura e ballabilità: Pollyfonika,Tania Fisher e Psykia tanto per nominarne qualcuna.

Ballerini, tersicorei, menadi e ballatori del WAO festival

Parallelamente, un’aree dedicata ospiterà seminari e workshop volti ad approfondire le discipline olistiche: crescita individuale, meditazione, yoga, pittura emozionale, ma anche ecstatic dance, respirazione olotropica, saranno gli argomenti trattati nell’Healing Village.

Ci saranno tante nuove esperienze da vivere: dalla cerimonia del cacao al Playfight, dall’epigenetica all’astrologia, ma senza fare altri spoiler… semplicemente da non perdere l’edizione di quest’anno.

Healing Village

Il festival, il suo pubblico e la sua organizzazione

Che il WAO Festival sia un evento in continua espansione e traversale tra le diverse generazioni è testimoniato anche dalla crescita delle presenze, un aumento che, stando alle previsioni degli organizzatori, si aggirerà intorno al 40% rispetto all’edizione precedente.

Anche quest’anno l’atmosfera si prospetta dinamica ed internazionale. Più del 60% delle prevendite è stato infatti acquistato all’estero, in 24 Paesi che vanno da un capo all’altro del mondo, dall’Europa alle America, dall’Islanda all’Argentina.

Ho partecipato a tutte e sei le edizioni passate, attendendo durante il Covid la sua ripartita. Appurata la meravigliosità del sito, vorrei ora soffermarmi sul pubblico: 3500 persone di ogni età, dai bambini in fasce a persone oltre la mezza età, tantissimi giovani tra i 20 ed i 30 anni in un clima di amicizia intergenerazionale ed internazionale. Tanta bellezza ed armonia su visi, modi informali, sostanziale educazione e rispetto reciproco.

Non ho mai sentito urlare, litigare o vedere un intervento della Security che, pur garantendo la sicurezza, ha sempre modi friendly e ben diversi dai comuni buttafuori del locali.

La vita della montagna e del campeggio non sono certo comodi, fra docce in comune, fontanelle e bagni chimici, ma nonostante questo famiglie, persone normoabili e disabili, carrozzati o con altri tipi di ausili, potranno vivere 5 giorni di comunione e pace.

A ritmo di musica, si intende. Le auto rimangono, ovviamente, fuori dal Parco, ma se invece della tenda, si vuole andare in camper, si possono acquistare dal sito le piazzole ad un costo contenuto, 85 euro per tutto il periodo, serviti di acqua, corrente elettrica e ombra.

Gli amici a quattro zampe non sono ammessi neanche col guinzaglio. Così come, per la sicurezza, non sono ammessi vetro, fuochi, né bombole o fornelli da campeggio.

Nell’area del festival ci sono punti ristoro di ogni tipo, per ogni gusto e per ogni orientamento filosofico, religioso e alimentare. Sul fronte food ed ecologia é stato avviato un percorso virtuoso di eliminazione del monouso. Stoviglie compostabili verranno fornite dagli stand.

Saranno presenti due punti bar dove gustare cocktail alcolici e tutti i tipi di drink analcolici. La plastica non entrerà al WAO, i bicchieri con lo stemma del festival non sono usa e getta: saranno tutti riciclabili e verranno dati all’ingresso su cauzione.

Poi starà a voi decidere se riconsegnarlo l’ultimo giorno o se tenerlo come souvenir, come ricordo! Un posacenere sarà regalato dagli organizzatori ai partecipanti all’ingresso del festival per buttare le sigarette, ovviamente la raccolta dei rifiuti sarà differenziata all’interno ed un ecoteam che terrà linda l’area. Quest’anno Logic Answer è partner ufficiale dell’evento, un gruppo di artisti e creativi nato in Umbria che collaborerà alla realizzazione del festival.

Il progetto WAO

Ma il WAO, come sottolineano gli organizzatori, è molto più di una rassegna musicale. Il progetto, centrato sulla filosofia della condivisione, vanta una solida matrice etica e ambientalista.

Etica perché l’obiettivo è quello di costruire un laboratorio permanente, un cantiere culturale dove chiunque abbia la possibilità di scambiare conoscenze. Ambientalista perché, oltre ad essere organizzato secondo le logiche del riciclo, del consumo di prodotti a filiera corta, WAO si rende direttamente promotore di iniziative come il car sharing e il turismo sostenibile, pubblicizzando percorsi ed escursioni a carattere storico, archeologico e naturalistico nelle terre limitrofe al festival.

Il lavoro sul Monte Peglia è già iniziato e tutta la tribù si sta preparando a dovere per dare il benvenuto nelle fantastiche colline umbre del Parco dei Sette Frati. Mi troverete lì come una menade, come una figlia di Gea. Se non avete ancora acquistato il vostro ticket potete farlo on line qui, per ballare con me e con tante anime vibranti. E magari scovare l’amore o fare un indimenticabile incontro.

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