Fino al al 4 maggio 2025, Palazzo Fava a Bologna ospita la mostra Who Am I? di Ai Weiwei.

Artista e attivista noto per il suo impegno politico e sociale a livello internazionale, Ai Weiwei è apprezzato per le sue opere provocatorie che esplorano temi legati alla censura, la libertà di espressione e i diritti umani. Nel 2011, a causa delle pesanti critiche mosse contro il governo cinese, è stato arrestato con l’accusa di evasione fiscale.

Ai Weiwei, dall’esilio al successo mondiale

Nato a Pechino nel 1957, Ai Weiwei ha vissuto l’esperienza dell’esilio quando aveva solo 9 anni, durante la Rivoluzione Culturale. Un evento che segnò ha profondamente la sua carriera, iniziata solo dopo aver studiato negli Stati Uniti, dove arrivò negli anni ’80.

Tra le sue creazioni più iconiche vi sono l’installazione Sunflower Seeds, esposta alla Tate Modern di Londra, e il Nido d’Uccello, lo stadio che nel 2008 ospitò le Olimpiadi di Pechino.

La mostra che si tiene a Bologna è la prima retrospettiva dell’artista nella città. Sono presentate oltre 50 opere tra sculture, video, foto e installazioni che esplorano temi ricorrenti nel lavoro dell’artista e su cui si è sempre battuto: la libertà di espressione e di informazione, i diritti umani e civili, le migrazioni, le crisi geopolitiche e i cambiamenti climatici. Il titolo della mostra, Who Am I?, prende ispirazione da un dialogo tra l’artista e l’intelligenza artificiale alla quale sono poste 81 domande con l’obiettivo di generare una riflessione sulla tensione odierna tra tradizione e innovazione.

Si trattò di una performance inedita, realizzata in collaborazione con il programma CIRCA (Cultural Institute of Radical Contemporary Arts), che negli anni ha visto anche la collaborazione di artisti del calibro di Yoko Ono, Marina Abramovic, Patti Smith e Vivienne Westwood

Attraverso questa iniziativa, ogni giorno dalle ore 20:24, da gennaio 2024 a marzo 2024, il volto di Ai Weiwei è stato proiettato sugli schermi pubblici di otto città del mondo: Londra, Seoul, Milano, Lagos, Accra, Nairobi, Abidjan e Berlino. Le 81 domande poste da Ai WeiWei all’intelligenza artificiale richiamano simbolicamente i giorni che l’artista trascorse all’interno di una prigione cinese e traggono ispirazione dal testo delle 172 Domande al Cielo, attribuite al poeta cinese Qu Yuan, incise 2300 anni fa sui muri del tempio ancestrale di Chu.  Tra queste spiccano:

Chi possiede chi nelle società democratiche?”, “Quali persone trarrebbero maggior beneficio da te in guerra?”, “Gli esseri umani bramano la morte?”. 

L’obiettivo è quello di veicolare un messaggio preciso:

Se gli umani saranno mai liberati, sarà perché abbiamo fatto le domande giuste, non perché abbiamo fornito le giuste risposte. Non si tratta di libertà di espressione. Si tratta della libertà di porre domande. Tutti ne hanno il diritto”.

Il trittico fotografico e il vaso rotto

In esposizione a Palazzo Fava sarà possibile osservare anche il famoso trittico fotografico Dropping a Han Dynasty Urn, che raffigura l’artista mentre distrugge un vaso di circa duemila anni, simbolo della memoria storica, la stessa che Mao Zedong cercò di cancellare.

L’opera è accostata a Han Dynasty with Coca Cola, che invece porta avanti una riflessione sul capitalismo richiamando l’arte di Andy Warhol e Marcel Duchamp.

L’installazione Forever Bicycles simboleggia invece i cambiamenti sociali e urbani che hanno trasformato la Cina in una potenza mondiale, mentre la carta da parati Odyssey è un tributo alle migrazioni nel Mediterraneo, dove ogni anno perdono la vita migliaia di persone in cerca di salvezza.

L’allestimento della mostra, curata da Arturo Galansino, crea un affascinante dialogo tra la cultura orientale e occidentale: i miti greci e romani raffigurati dai Carracci, esposti al piano nobile di Palazzo Fava, si intrecciano con i personaggi delle leggende cinesi, rappresentate dall’artista attraverso l’utilizzo di materiali semplici, simbolo del Paese di Mezzo: il bambù, la carta di riso e la seta.

I costi della mostra variano in base alla tipologia di biglietto che si decide di acquistare: 

Biglietto intero (14 euro)
Biglietto ridotto (10 euro)
Biglietto ridotto speciale (7 euro)

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