LIFE, viaggio sonoro tra luce e ombra
LIFE (Extended), un album new classical world. Scopri perché vale la pena riscoprire l’ascolto immersivo in un’epoca dominata dalle playlist.

LIFE (Extended), un album new classical world. Scopri perché vale la pena riscoprire l’ascolto immersivo in un’epoca dominata dalle playlist.
La musica di Mari Samuelsen ha sempre avuto una qualità cinematografica, un’abilità nel creare paesaggi sonori che sembrano sospesi tra la realtà e l’immaginazione. È una caratteristica che cerco nella musica che ascolto e che accende la mia immaginazione.
Oggi, paradossalmente, nonostante l’accesso illimitato alla musica grazie alle piattaforme digitali, l’abitudine all’ascolto si è frammentata nelle playlist, rendendo sempre più raro il tempo dedicato a un album intero. Per questo, serve un po’ di pazienza e curiosità per riscoprire il piacere di un ascolto più profondo, capace di farci incontrare nuove voci e nuove interpretazioni.
Con LIFE (Extended), la violinista norvegese prosegue il suo percorso di esplorazione musicale, intrecciando repertori e atmosfere con una sensibilità che va oltre la semplice esecuzione strumentale. Questo album non è solo una raccolta di brani, ma un viaggio emotivo che attraversa epoche e stili, tenendo insieme il filo di una narrazione profonda e contemplativa e che ritengo faccia parte del movimento sempre più presente di New Classical World.
Nel disco troviamo musiche di compositori contemporanei che hanno saputo dare voce a emozioni intime e universali. Johann Johannsson, Nils Frahm, Olivia Belli: nomi che evocano immediatamente un certo tipo di minimalismo colto e introspettivo, in cui la ripetizione e la sottrazione diventano strumenti espressivi. L’apertura con Cambridge 1963, arrangiata per violino da Knoth, è un tributo evocativo al mondo sonoro di Jóhannsson, in cui il suono del violino si fa veicolo di una malinconia sospesa.
Brani come Sapias di Olivia Belli e Hammers di Nils Frahm, in una versione per violino solo, mostrano la capacità di Samuelsen di adattare il suo strumento a una scrittura originariamente pianistica, trovando nuove profondità timbriche. C’è qualcosa di ipnotico nel modo in cui il violino traccia linee sonore dentro le strutture ripetitive di questi compositori, creando un dialogo tra il respiro dell’archetto e la matematica del minimalismo.
Mari Samuelsen non è un’interprete che si limita a riproporre fedelmente le partiture. La sua è una ricerca costante di suono, un’attenzione alla dinamica e al fraseggio che rende ogni brano unico. In LIFE (Extended) si percepisce la volontà di scavare nelle sfumature, di portare il violino in territori dove la tradizione classica incontra l’elettronica, l’ambient e il neoclassicismo.
La scelta di un suono pulito, spesso con un vibrato ridotto, permette di esaltare la purezza delle linee melodiche, mentre le variazioni dinamiche e il controllo dell’arco creano tensioni che rendono l’ascolto vivo e coinvolgente. Il tutto senza mai cadere nell’eccesso, mantenendo quella delicatezza espressiva che è diventata il marchio di fabbrica dell’artista.
LIFE (Extended) è un album che si inserisce perfettamente nel filone della musica neoclassica contemporanea, ma con un’identità ben definita. È un disco che può affascinare sia chi segue il percorso di Samuelsen da tempo, sia chi si avvicina per la prima volta a queste sonorità, grazie alla sua capacità di parlare un linguaggio universale fatto di emozioni e suggestioni visive.
Non è un album di virtuosismi, né un disco che cerca di stupire con effetti speciali. È, piuttosto, una riflessione musicale sulla vita e sul tempo, un’opera che si ascolta meglio quando si è disposti a lasciarsi trasportare, senza fretta, dentro le sue atmosfere sospese.
Con questo nuovo lavoro discografico Mari Samuelsen conferma il suo talento nel dare nuova voce a repertori moderni e nel creare un ponte tra mondi sonori diversi. Un album da ascoltare in silenzio, magari al tramonto, quando la luce e l’ombra si mescolano come le note di questo viaggio musicale.
Buona musica!