Quasi tutti credono che Babbo Natale sia stato inventato dalla Coca-Cola, ma in verità è molto più anziano, nato durante la guerra di secessione americana, ben settant’anni prima della Coca-Cola. A disegnarlo per la prima volta è stato il padre del fumetto politico moderno, il tedesco Thomas Nast, nel 1863. Eppure ci vorranno milioni e milioni di lattine (e di fatturato) per renderlo famoso, ebbene si.

Ma la vera domanda è: come mai in questi anni si sono tutti preoccupati di raffigurarlo più o meno buono, più o meno grasso, più o meno alto, ma nessuno ha mai pensato che Babbo Natale possa essere una donna?

L’agenzia di comunicazione Anomaly ha promosso la campagna contro la disuguaglianza di genere #MoreWomen e ha chiesto ad un gruppo di bambini se il mestiere di Babbo Natale potrebbe essere svolto da una donna. La maggior parte di loro ha risposto di no. “Perché si perderebbe nel cielo”, ha detto un bambino. Un altro ha detto che se Babbo Natale fosse una donna avrebbe sicuramente dei figli che potrebbero rompere i giochi prima che vengano consegnati. Un altro ancora ha spiegato che probabilmente Mamma Natale non sarebbe in grado di fare la consegna senza aver visto come la fa Babbo Natale. All’ultimo bambino viene chiesto quale sarebbe, secondo lui, la cosa che un’eventuale Mamma Natale saprebbe fare meglio e la risposta è “cucinare”. Un video spiacevolmente sorprendente, che potete vedere qui.

Bisognerebbe farsi qualche domanda sugli stereotipi sessisti e sulla loro capacità di influenzare anche età molto precoci. Eppure, anche su questo tema, l’approccio più equo sarebbe quello di ipotizzare sia un Babbo Natale, sia una Mamma Natale, affinché la parità possa essere sinonimo di apertura e non di rinuncia, anche (e soprattutto) nell’universo dell’infanzia.

Forse bisognerebbe anche raccontare a quei bambini che Babbo Natale oggi riesce a portare così tanti giocattoli tutti insieme perché nel 1916 una donna di nome Helen Gamble ha brevettato la prima borsa da viaggio pieghevole della storia, per intenderci il vero e proprio sacco dei regali. Oppure che tutti quei regali ogni anno vengono messi sotto ad un albero (nella maggior parte dei casi artificiale) brevettato sempre da una donna, Mary Crook, nel 1911. Che Natale sarebbe stato altrimenti senza albero e regali?

Tutto nasce da una querelle istituzionale in quel di Newton Aycliffe, Gran Bretagna. Due donne locali si sono dette disponibili a interpretare Babbo Natale in una sorta di recita, ma è stata vietata loro la partecipazione perché “non siamo a corto di volontari maschi, e dunque non possiamo permettere ad una donna di prendere questo ruolo”. In realtà la faccenda non è così semplice. Sempre più persone pensano che Babbo Natale non debba avere un genere preponderante su un altro. Secondo un sondaggio che ha coinvolto 5000 persone, il 27% degli intervistati ha detto che l’intero concetto di Babbo Natale sarebbe da rivedere, lasciando che diventi una figura non riconducibile ad un particolare genere.

Anche Miley Cyrus, ex ragazza della Disney, oggi icona di libertà femminile, vestita in perfetto stile natalizio, in occasione della sua partecipazione al Jimmy Fallon Show nel 2018 ha riscritto in versione femminista il testo della canzone di Natale Santa Baby. La cantante ha intonato la sua personale lettera a Babbo Natale, in modo molto originale, affermando di non essere interessata a regali materiali o costosi ma di voler rivendicare la propria indipendenza nel provvedere a se stessa come donna.

Per ora l’unica icona femminile delle feste natalizie è la Befana, paradossale no? A Natale siamo tutti più buoni, mentre l’Epifania tutte le feste porta via. Ma alla fine non è poi così tanto male. Babbo Natale ha bisogno di aiutanti, la Befana invece fa tutto da sola: è una donna single e piena di iniziativa (non a caso il 6 gennaio, ogni anno, è boom delle app di dating). Babbo Natale produce tonnellate di imballaggi, la Befana invece è upcycling: in assoluta tendenza green, usa soltanto vecchie calze usate e dolcetti a km zero. Ci troverà ancora una volta con le ossa tutte rotte? Arriverà di notte a salvarci dalle botte? Dipende da quante befane arriveranno. Da quante di noi decideranno di cavalcare le scope e di volare in giro per il mondo per offrire quello che nessuno ci riconosce mai. E poi dicono che a portare carbone siamo noi…

Viva viva la Befana!

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