Allarme Unicef: nuovo drammatico rapporto su clima e bambinə
L'ultimo rapporto Unicef dice che questo è l’anno più freddo del resto della loro vita. Dal 2024 in poi sarà un inferno.
L'ultimo rapporto Unicef dice che questo è l’anno più freddo del resto della loro vita. Dal 2024 in poi sarà un inferno.
Nell’agosto 2021 l’UNICEF ha lanciato l‘indice di rischio climatico dei bambinə, il primo indice climatico al mondo incentrato sui più piccoli. L’indice ha rilevato che 1 miliardo di bambinə a livello globale, quasi la metà dei bambinə del mondo, sono esposti a un rischio estremamente elevato di subire shock climatici come ondate di calore, cicloni, inondazioni e scarsità d’acqua.
Quest’anno UNICEF ha analizzato più da vicino le ondate di calore e il modo in cui i bambinə ne sono colpiti, col rapporto L’anno più freddo del resto della loro vita. Proteggere i bambinə dall’impatto crescente delle ondate di calore.
Grazie ai partner di The Data Collaborative for Children, che hanno guidato questa analisi, ecco alcune cifre chiave: 559 milioni di bambinə sono attualmente esposti a una frequenza elevata di ondate di calore; entro il 2050, si prevede che quasi tutti i bambinə sulla terra, poco più di 2 miliardi, dovranno affrontare frequenti ondate di calore.
E questo indipendentemente dal fatto che il mondo raggiunga uno scenario a basse emissioni di gas serra – con un riscaldamento stimato di 1,7 gradi nel 2050 – o uno scenario a emissioni di gas serra molto elevate – con un riscaldamento stimato di 2,4 gradi nel 2050.
I neonati e i bambinə piccoli sono meno capaci di regolare la loro temperatura corporea rispetto agli adulti, il che li espone a un rischio maggiore quando sono colpiti dal caldo elevato. Oltre a minacciare la salute dei bambinə, le ondate di calore minacciano anche il loro accesso al cibo e all’acqua, la loro istruzione e i loro futuri mezzi di sostentamento.
Il problema del rapporto tra clima e bambinə è globale, interessa tutti e non solo chi vive in Paesi che già registrano un caldo estremo, con 84 o più giorni all’anno che superano i 35 gradi Celsius (ci abitano 740 milioni di bambinə), come Repubblica Centrafricana, Ciad, Nigeria, Guinea e Guinea-Bissau.
L’anno scorso, in estate, anche noi abbiamo avuto un assaggio di che cosa significhi caldo estremo, e ne avremo presto un altro. Per i nostri bambinə queste sono probabilmente le estati più fresche della loro vita. Secondo i dati del Rapporto, in Italia, nel 2050, quasi tutti i bambinə saranno colpiti da ondate di calore.
Per sensibilizzare bambinə, giovani e famiglie sui temi del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale, UNICEF Italia ha lanciato la campagna Cambiamo Aria: la crisi climatica è una crisi dei diritti delle bambine e dei bambini. Rimanere nascosti non è la soluzione al problema della crisi climatica.
Anche tu con le tue scelte puoi fare la differenza. Scopri quanto un piccolo gesto o un’attenzione in più nel tuo quotidiano possano aiutare la salute del nostro pianeta. Prova a fare un semplice e velocissimo test, che con 5 domande sulle tue abitudini di consumo misura il tuo impatto sul pianeta e ti forbisce anche informazioni utili per un eventuale miglioramento.
Io l’ho fatto e sono rimasta stupita di come piccoli gesti quotidiani creino in noi nuove abitudini e ci responsabilizzino nei confronti delle generazioni future. Donare la vita è il più grande gesto d’amore ed insieme la massima responsabilità. Accogliere la vita abbracciando simbolicamente tutti i bambinə del pianeta Terra equivale ad aprire le nostre braccia e menti in un gesto che parte da noi e va verso il futuro. Un futuro che è già presente.
Un presente che, come dice la parola, diventa il regalo più importante che si possa fare: includere in tutti i processi decisionali relativi al clima tutti i bambinə e i ragazzə. Quel tempo è oggi!