Caso Carbonaro: continua l’incessante striscia di femminicidi
Con quello di Martina Carbonaro, salgono a 28 i casi di femminicidio dall'inizio dell'anno. La rete di associazioni che può aiutare in caso di violenza.

Con quello di Martina Carbonaro, salgono a 28 i casi di femminicidio dall'inizio dell'anno. La rete di associazioni che può aiutare in caso di violenza.
Martina Carbonaro aveva solo 14 anni quando è stata uccisa dall’ex fidanzato Alessio Tucci, di 18 anni. Un’età che fa ribrezzo, pensando anche al fatto che si tratta del più giovane femminicidio registrato in Italia nel 2025. Ancora più ribrezzo lo fa la striscia incessante che si sta dilungando e che ha raggiunto il numero di 28 donne e ragazze uccise dall’inizio dell’anno, di cui la maggior parte dall’ex ragazzo (come nel caso di Martina) o dall’attuale fidanzato.
Proprio l’ex fidanzato, era stato il movente da cui tutto era partito. Difatti i due si erano lasciati per via dei numerosi episodi di violenza accaduti per mano del ragazzo, tra cui uno schiaffo. Evento che ha portato Martina a dover chiudere la relazione e ad allontanarsi dal ragazzo, fino alla sera di lunedì 26 maggio. Quella sera infatti Martina si era vista con un’amica per prendere un gelato e poi per incontrare Alessio, probabilmente allo scopo di chiudere definitivamente il rapporto tra di loro. Incontro che però risulterà fatale perché la sera stessa verrà uccisa, con ripetuti colpi alla testa, sferrati probabilmente con una pietra.
Il corpo sarà poi ritrovato nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28 maggio, presso il campo sportivo “Moccia” di Afragola, il paese di Martina. Lo stesso paese che la sta piangendo tutt’ora e che è fulcro dello sgomento di un’intera nazione.
Nella serata dello stesso giorno del ritrovamento, si è tenuta una fiaccolata che ha visto sfilare amici, familiari e tanti cittadini da Piazza Municipio fino al luogo in cui è stato ritrovato il corpo. “L’amore vero non uccide. Ciao Martina“. Questo lo striscione che ha aperto la fiaccolata. Oltre duemila le persone che hanno partecipato all’iniziativa. Per esprimere il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia, il Comune proclamerà il lutto cittadino nel giorno dei funerali, che molto probabilmente si terranno nella giornata di domani o al massimo di giovedì.
Il gruppo progetto Athena, formato dalle studentesse della Sapienza, ha organizzato nel pomeriggio di giovedì 27 maggio scorso, una passeggiata rumorosa presso la fermata metro di San Giovanni, a Roma. Il tutto comunicato sui propri social con invito rivolto a chiunque:
“Martina Carbonaro è stata trovata morta questa notte, tra il 27 e il 28 maggio. Aveva 14 anni. L’età si abbassa sempre di più. Le parole dell’ex ragazzo Alessio Tucci: ‘L’ho uccisa perché mi aveva lasciato’. Un’altra ragazza che si aggiunge al numero di donne che sono state uccise da una società patriarcale. Ma di chi è la colpa? Non chiamarla ‘tragedia’, è una mancanza di rispetto di una società patriarcale che permea le nostre vite e che ci vuole schiacciare“
“Riprendiamoci collettivamente il diritto di alzare la voce e di fare rumore. Vieni alla Camminata Rumorosa per Martina, porta chiavi e borracce, facciamo rumore”
Messaggio del Progetto Athena sui propri social
Nel mio piccolo, vorrei cercare di dare supporto a tutte le lettrici che in questo momento stanno subendo violenze o stanno vivendo situazioni pesanti. Lo voglio fare condividendovi questo link, dove troverete una rete di donne contro la violenza, pronte ad aiutarvi in qualsiasi maniera possibile. Invoglio inoltre, tutte le altre persone ad aiutare queste realtà attraverso raccolte fondi come Rete del dono, Produzioni dal basso o GoFundMe.