Clelia Romano Pellicano: una femminista del passato al Festival del Cinema di Venezia
I testi di Clelia Romano Pellicano, femminista del passato, hanno ispirato un cortometraggio premiato al Festival del Cinema di Venezia
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I testi di Clelia Romano Pellicano, femminista del passato, hanno ispirato un cortometraggio premiato al Festival del Cinema di Venezia
Una raccolta di scritti della femminista e suffragista Clelia Romano Pellicano ha inspirato un cortometraggio premiato al Festival del Cinema di Venezia.
Tra le carte personali di Millicent Garrett Fawcett, presidente dell’Unione nazionale della società per il suffragio femminile e co-fondatrice del Newnham College di Cambridge, si può ancora leggere un biglietto da visita ingiallito, scritto e firmato da Clelia Romano Pellicano.
Il biglietto che la marchesa scrive e fa recapitare dal numero 11 di Endsleigh Gardens, nel quartiere di Bloomsbury, non è un biglietto di saluti qualunque. È indirizzato alla pioniera del suffragismo britannico all’indomani della chiusura del Quinto congresso internazionale delle donne del 1909, al quale Clelia partecipa come delegata.
A distanza di un secolo dalla sua morte, la casa editrice Le Plurali ha omaggiato la figura poliedrica e attualissima di Clelia Pellicano come giornalista, politica, scrittrice a cavallo tra due mondi, sia geografici che temporali, con la raccolta di scritti Nuovo e vecchio mondo.
Il libro, che ho avuto il piacere di curare, ha vinto il premio Bookciack, Azione! per la sezione narrativa 2024. Dal libro è stato tratto il cortometraggio Voci di Libertà, scritto e diretto da Lavinia Andreini e premiato alla XIII edizione di Bookciack Azione!, il concorso cine letterario ideato e diretto dalla direttrice Gabriella Gallozzi. Il pensiero attuale e rivoluzionario della marchesa è stato quindi illuminato e omaggiato anche al Festival del cinema di Venezia, durante la serata degli Autori dello scorso agosto, presieduta dallo scrittore di fama internazionale Tahar Ben Jelloun.
Attraverso gli scritti di questa eccezionale femminista suffragista italiana si ripercorrono quindi le tappe di quel tortuoso percorso che, iniziato in Inghilterra dal primo Congresso internazionale delle donne del 1899 (a cui partecipò anche Maria Montessori come delegata), ha portato alla lenta conquista del voto politico femminile e contribuito allo sradicamento di quegli stereotipi tutt’oggi duri a morire e individuati dalla marchesa con chirurgica precisione. Nella prefazione del volume La donna e la legge di Carlo Gallini, pubblicato per la prima volta a Roma nel 1872 e ristampato più volte fino all’edizione 1910, la marchesa ha infatti toccato temi modernissimi come, ad esempio, la sessualizzazione del cervello della donna e concetti che definiremmo oggi patriarcato storico e interiorizzato. Un messaggio attualissimo che trova la sua eco nella carrellata di personagge niente male che formano le sue spassosissime novelle! A voi la scelta da dove iniziare.
Clara Stella è una ricercatrice in letteratura italiana ed editrice. Ha curato la raccolta Nuovo e vecchio mondo di Clelia Romano Pellicano. E’ cofondatrice dell’associazione Uniche ma plurali.