Dopo quasi due anni di straordinario successo, l’Eras Tour di Taylor Swift si è concluso lo scorso 8 dicembre a Vancouver, in Canada, segnando la fine di uno dei tour più rilevanti nella storia della musica pop. Iniziato il 17 marzo 2023, il tour ha attraversato 4 continenti, portando Swift a esibirsi in 152 città e raggiungendo un pubblico globale di milioni di fan.

I numeri da capogiro dell’Eras Tour 

La rivista Pollstar lo ha definito il tour mondiale con maggiore incasso di tutti i tempi: 152 date di cui 75 in Nord America, 9 in Sudamerica, 10 in Asia, 7 in Oceania e 51 in Europa. Lo spettacolo dura circa tre ore e mezza ed è distribuito in 10 atti, come le ere musicali della carriera della cantante. Un tour che alla Swift è valso più di 2 miliardi di dollari.

Secondo Associated Press, l’Eras Tour ha avuto un impatto economico così significativo negli Stati Uniti che Taylor Swift è stata menzionata a luglio dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, durante una conferenza stampa. Il nome della popstar è persino apparso in una revisione sulle economie regionali, sottolineando il ruolo del tour come fenomeno economico oltre che culturale, nonché sulla copertina del Time che nel 2023 l’ha eletta “persona dell’anno”. 

La Swiftonomics e la funflation: l’influenza economica di Taylor Swift

Oltre ad essere un fenomeno musicale, con l’Eras Tour Taylor Swift è diventata soprattutto una potente forza economica. L’impatto del suo tour, infatti, è andato ben oltre la musica e abbracciando settori quali il turismo, il commercio, la ristorazione e l’alberghiero. Un fenomeno che ha preso il nome di Swiftonomics.

In particolare, secondo l’economista Sarah Wolfe, i fan hanno speso in media 1500 dollari a persona per partecipare al tour, tra biglietti, voli e pernottamenti, generando un giro d’affari che ha avuto ripercussioni tangibili sull’economia globale. 

In America, paese di origine della popstar, la partecipazione massiccia alle date del tour ha generato un indotto di 5 miliardi di dollari. Lo stesso accadde per il Giappone dove il tour ha generato ben 228 milioni di dollari per l’economia giapponese, di cui 162,7 milioni direttamente nella capitale. In modo simile, la sua visita a Città del Messico ha portato un guadagno di 59 milioni di dollari.

Ma l’effetto Swift si è fatto sentire anche fuori dalle singole città ospitanti. In Nuova Zelanda, ad esempio, non erano previste tappe dell’Eras Tour, ma Air New Zealand ha deciso di aggiungere oltre 2.000 posti e nuove rotte per far fronte all’ondata di Swifties generata dall’annuncio delle sue esibizioni in Australia. Ospitare una data del tour è diventato così vantaggioso per le economie locali che persino il primo ministro canadese, Justin Trudeau, ha invitato la cantante a considerare tappe aggiuntive in Canada, un appello che Swift ha poi accolto.

Inoltre, la Swiftonomics è strettamente legata al concetto di funflation, un termine che unisce le parole fun (divertimento) e inflation (inflazione) usato per descrivere l’aumento dei costi e il cambiamento nelle priorità dei consumatori che, in particolare nel periodo post-pandemia, si mostrano più propensi a spendere di più in esperienze di intrattenimento (mostre, concerti, eventi) piuttosto che in oggetti materiali.

Un fenomeno editoriale e cinematografico

L’Eras Tour di Taylor Swift non è stato solo un trionfo musicale, ma anche un evento editoriale e cinematografico. A ottobre dello scorso anno, la Swift ha sorpreso i fan con il lancio del docufilm Taylor Swift: The Eras Tour, ora disponibile su Disney+, che ha permesso al pubblico di vivere l’esperienza del concerto, mostrando anche esibizioni inedite e raccontando i retroscena nel backstage.

Accanto al film, anche il libro The Eras Tour Book, che negli States ha venduto circa 814 mila copie solo durante il weekend del Ringraziamento, ha suscitato altrettanto entusiasmo. È stato il più grande lancio editoriale del 2024 negli Stati Uniti: venduto al prezzo di 39,99 dollari, in 256 pagine racchiude oltre 500 immagini che svelano dettagli inediti e dietro le quinte sull’Eras Tour.

L’endorsement a Kamala Harris 

Per Taylor Swift l’Eras Tour è stato anche un’occasione per pronunciarsi riguardo alcuni importanti temi di attualità. Smentendo le voci dell’eletto Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, in occasione delle ultime elezioni americane in molti ricorderanno l’endorsement della Swift a Kamala Harris, sostenuta specialmente nella lotta contro il linguaggio sessista e le problematiche legate ai diritti delle donne. Celebre il suo post su Instagram in cui si firma gattara senza figli, in risposta all’affronto del prossimo Vice Presidente J.D. Vance, in cui posa con il suo gatto Benjamin Button.

Taylor Swift ha mobilitato i suoi fan creando il movimento Swifties for Kamala, con cui ha convinto molti dei suoi sostenitori a votare per Harris.

Cosa c’è da aspettarsi per il 2025

Lasciandosi l’Eras Tour alle spalle, sembra che Taylor Swift sia già pronta a dedicarsi ad un nuovo progetto. Fonti vicine alla cantante, hanno rivelato che sia impegnata nella re-incisione di Reputation, uno dei suoi album più iconici, per recuperare i diritti sui suoi brani dopo la controversa vendita del suo catalogo da parte di Scooter Braun, vicenda ripresa anche nella docuserie Taylor Swift vs Scooter Braun: Bad Blood.

Inoltre secondo i fan, nelle prossime ore potrebbe arrivare l’annuncio del suo nuovo tour del 2025 con una possibile data estiva anche allo Stadio Olimpico di Roma, dove si esibirà con certezza Ed Sheeran, caro amico e collega della Swift, con il suo The Mathematics Tour.

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