Ecco le 5 nuove tecnologie che cambieranno il presente in futuro
Trasformeranno società, industria e sanità: sono alcune delle tecnologie emergenti individuate da un gruppo internazionale di esperti
Trasformeranno società, industria e sanità: sono alcune delle tecnologie emergenti individuate da un gruppo internazionale di esperti
Nel prossimo decennio ci saranno trasformazioni radicali e per niente convenzionali nel mondo delle tecnologie. Il digitale avrà un ruolo sempre più determinante, e verranno adottate nuove soluzioni tecnologiche anche per rispondere al periodo di incertezza che stiamo vivendo a causa del perdurare della pandemia. Una maggiore efficienza, una maggior efficacia e una maggiore capacità di trasformare la società: questi i tre punti chiave per il futuro prossimo dell’informatica. Eminenti esperti del World Economic Forum insieme ai ricercatori di Scientific American hanno stilato una classifica delle tecnologie più innovative che rivoluzioneranno a breve la nostra quotidianità. Vediamo le più interessanti.
1) Medicina digitale
App terapeutiche per combattere l’insonnia o la tossicodipendenza, videogiochi progettati per il trattamento dei bambini affetti da ADHD, programmi online per aiutare a perdere peso diminuendo il rischio cardiaco, piattaforme mobili e sensori per supportare la gestione di patologie respiratorie. Queste sono solo alcune delle terapie digitali più note sul mercato e che nella maggior parte dei casi si rivolgono a pazienti che soffrono di patologie croniche o disturbi neurologici.
Le medicine digitali sono in grado di rilevare disturbi fisici e mentali e prescrivere direttamente le terapie, possono migliorare le cure tradizionali e curare i pazienti evitando che questi si rechino nelle strutture ospedaliere tradizionali (cosa fondamentale in questo periodo di pandemia). Monitorando le condizioni e le abitudini di vita del paziente, queste app sono in grado di segnalare l’insorgenza o l’aggravarsi di una malattia o di un disturbo, grazie a dei sensori che trasmetteranno i dati ad altre app esterne affinché vengano registrati. Per esempio: se il dispositivo rileva l’insorgenza di un attacco cardiaco o di episodi depressivi, è in grado di avvertire il paziente e suggerirgli di chiedere aiuto. Molti di questi congegni possono anche essere ingeriti sotto forma di pillole, proprio come adesso ingeriamo vitamine o integratori.
2) Sensori quantistici
Un nuovo tipo di sensori che si basa sulla natura quantistica della materia per rilevare e misurare con estrema precisione movimenti o cambiamenti nell’ambiente che ci circonda. Questi sensori permetteranno alle auto a guida autonoma di vedere dietro gli angoli, ai geologi di prevedere terremoti e eruzioni vulcaniche o saranno in grado di monitorare come uno scanner l’attività del cervello di una persona durante la vita quotidiana.
3) Pazienti virtuali
Testare farmaci e trattamenti su organi e corpi virtuali per capire come risponderà alle terapie una persona reale potrebbe essere una vera rivoluzione per il settore medico. La medicina in silico, ovvero tutte quelle procedure di simulazione del comportamento di sistemi biologici condotte mediante calcolatori elettronici su organi e sistemi corporei virtuali, è in grado di prevedere la reazione di una persona reale alle terapie e permetterà di fare le prime valutazioni mediche riducendo drasticamente il numero di volontari umani necessari per la sperimentazione.
La medicina in silico può essere utilizzata al posto di rischiosi interventi o esami che, per ora, devono essere eseguiti sui pazienti, e avere un modello virtuale di ogni singolo paziente consentirebbe di personalizzare le terapie a lui dedicate.
4) Computazione spaziale
Realtà virtuale? Roba vecchia. Realtà aumentata? Già superata. Internet delle cose? Molto di più. Mondo fisico e mondo digitale ora si incontrano grazie alla computazione spaziale, che mette insieme la realtà virtuale e quella aumentata: digitalizza gli oggetti e li connette via cloud, permette a sensori e motori di reagire l’uno all’altro, rappresenta in forma digitale il mondo reale. Infine combina queste capacità con una mappatura spaziale per permettere a un coordinatore computerizzato di tracciare e controllare i movimenti e le interazioni degli oggetti mentre una persona si muove nel mondo digitale o in quello fisico. Un esempio? Grazie a sensori e dispositivi connessi a internet e a mappe digitali del luogo in cui abitiamo potremo controllare tutto ciò che ci circonda. Luci che si accendono e spengono da sole quando ci spostiamo da una stanza all’altra e temperatura che si adegua all’ambiente, oppure fornelli che si accendono da soli a un nostro comando o il tavolo da cucina che si sposta se stiamo per urtarlo inavvertitamente. In caso di emergenza, se ci dovessimo sentire male ed essere soli in casa, all’ambulanza in arrivo sarebbero inviate tutte le informazioni utili a salavarci: dalle nostre condizioni fisiche in tempo reale al percorso più breve per raggiungerci, dai semafori sincronizzati per far passare il veicolo al portone di casa nostra che si apre automaticamente fino ai mobili che si spostano da soli per far passare i paramedici.
5) Idrogeno verde
Se le attuali tecnologie rinnovabili come il solare e l’eolico possono decarbonizzare il settore dell’energia anche dell’85 per cento sostituendo gas e carbone con elettricità pulita, l’idrogeno è considerato un’altrettanta fonte di energia interessante a zero emissioni di anidride carbonica. Tuttavia il processo con cui si produce l’idrogeno è tutt’altro che a zero emissioni. L’idrogeno verde però è differente: è prodotto per elettrolisi, con macchinari che scindono l’acqua in idrogeno e ossigeno, senza sottoprodotti. Nei settori dell’economia come il trasporto di merci via mare e la manifattura l’idrogeno verde ha notevoli potenzialità: è infatti una delle quattro tecnologie necessarie per rispettare l’obiettivo dell’accordo di Parigi secondo cui vanno abbattute oltre 10 gigatonnellate di anidride carbonica per anno nei settori industriali. Vari paesi come l’Australia, l’America, il Cile, la Cina stanno già investendo in questa nuova tecnologia per riuscire a mettere al bando i combustibili fossili entro pochi anni.
Siamo a marzo, il mese del rinnovamento, quindi alla fine di questo mini-excursus avveniristico, voglio consigliarvi un film del 2013 altrettanto futuribile (anche se non troppo) ma molto romantico, che ho rivisto proprio poco tempo fa: Her con lo straordinario Joaquin Phoenix come protagonista. Il film descrive un futuro prossimo in cui le tecnologie hanno un ruolo di primissimo piano nella vita delle persone, e ci racconta l’intensa storia d’amore tra un essere umano e un sistema operativo provvisto di un’intelligenza artificiale estremamente evoluta, in grado perfino di apprendere ed elaborare emozioni, sentimenti ed esperienze di vita. Chi l’ha detto che la tecnologia non abbia un cuore?