Perché i disturbi del comportamento alimentare (DCA) colpiscono in età sempre più precoce? Costanza Mignanelli, che nel suo blog racconta le storie di chi come lei ha combattuto o sta combattendo il mostro, punta l’attenzione anzitutto sulla pressione di una società che dà un valore esagerato all’estetica e sul fatto che questo messaggio arriva ai ragazz3 in un’età delicatissima, in cui la personalità non è ancora sufficientemente strutturata. 

È così che una malattia come l’anoressia è diventata la seconda causa di morte tra i giovani, in particolare le giovani donne.

DCA, la formazione metodo efficace
per contrastare

L’unico modo efficace per contrastarla, insiste Costanza, è cominciare proprio in questa fase della vita ad informare e formare, coinvolgendo anche i soggetti che hanno il ruolo più importante nella crescita psicologica di bambin3 e preadolescenti, ovvero le scuole e le famiglie. Queste ultime soprattutto rappresentano, nel bene e nel male, il primo snodo cruciale da cui può dipendere il rischio di sviluppare un disturbo.

Secondo alcuni esperti, spiega la nostra blogger, i casi di DCA particolarmente precoci potrebbero addirittura dipendere da una predisposizione genetica; ma quello che conta di più nel fortificare – o al contrario destabilizzare – la psiche infantile è la qualità delle relazioni con i genitori, la comunicazione dei sentimenti, il sentirsi accettati… in una parola, il nutrimento affettivo. Se queste basi sono ben poste un bambino o una bambina può, anzi deve, confrontarsi con il mondo esterno, perché anche un atteggiamento troppo protettivo è dannoso per la sua crescita.

Purtroppo un motivo di allarme in Italia consiste nello stato dei servizi di assistenza e supporto, da sempre carenti e che stanno addirittura chiudendo in molti territori, interrompendo percorsi di cura già avviati. Così si lasciano sole persone che magari sono a un passo dalla svolta decisiva verso la guarigione, avverte Costanza. Si mettono a rischio delle vite per carenza di fondi e, soprattutto, per una consapevolezza sociale intorno ai DCA che ha ancora molta strada da fare.

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