Il primo workshop online del Movimento Culturale ReWriters, durato 10 ore tra sabato e domenica mattina dell’ultimo weekend di giugno 2021 (qui il programma), è stato un successo tale in termini di richieste che, nonostante i posti fossero solo 10, il team formazione ha deciso di rendere disponibile a tutt* la registrazione, con una semplice donazione all’Associazione Culturale ReWriters (richiedila qui: info@rewriters.it). Ovvio che non sia la stessa cosa: potere interagire con personalità, professionisti e influencer di tale spessore non è come ascoltarli passivamente, ma almeno si può fare tesoro di visioni innovative, progressiste, pluraliste.

Antonio Padellaro, founder di Il Fatto Quotidiano. Foto presa su D-Art

Prima di raccontarvi in sintesi i 10 interventi del workshop di giugno attraverso le dichiarazioni degli stessi docenti, vi allertiamo sul prossimo workshop di ReWriters, un vero diluvio di punti di vista unici sul concetto di riscrittura dell’immaginario, e su come costruire, a partire da se stessi, la rivoluzione valoriale di cui abbiamo bisogno. Tante donne (la maggior parte), tanti giovani (i ragazzi e le ragazze di Fridays For Future) tanti temi (femminismo, inclusione, gender fluidity, pluralismo, innovazione, sostenibilità, bioetica, giustizia intergenerazionale, diritti, filosofia, etc), tanti agenti del cambiamento al servizio della comunità che vuole trasformare questo presente ammalato in un nuovo mondo di cui essere sani custodi cooperanti.

Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI ©Musacchio, Ianniello & Pasqualini

L’11 e 12 dicembre, dalle 9.00 alle 15.00, tramite la piattaforma Zoom, interverranno, un’ora ciascuno, 12 persone, donne e uomini, che si sono dimostrati veri changemaker della società contemporanea, in campi più vari.

Fridays For Future. Foto presa da qui.

La scrittrice Teresa Ciabatti, nominata proprio nel 2021 al Premio strega, parlerà del potere della letteratura sulla riscrittura dell’immaginario, i Fridays For Future, movimento ambientalista, parleranno della giustizia intergenerazionale Giovanna Melandri, Presidente della Fondazione MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, parlerà della Teoria del Cambiamento, la politica Sabrina Alfonsi parlerà di etica della biocultura e dell’importanza di riscrivere il rapporto tra essere umano e animali, il direttore di Exibart Cesare Biasini Selvaggi parlerà della “buona politica”, ripensando radicalmente i modelli di governo, di coesione sociale, di convivenza con le intelligenze non umane, e ripartendo dalla partecipazione attiva in quanto esercizio di democrazia, la business coach Barbara Santoro, specializzata in change management, parlerà del concetto di consilienza e di che cosa significa fare impresa in modo innovativo, il fondatore di Il Fatto Quotidiano Antonio Padellaro parlerà dei grandi riscrittori e riscrittrici del passato come modello e ispirazione per questa rivoluzione valoriale dei ReWriters, il filosofo femminista Lorenzo Gasparrini parlerà dei nuovi femminismi e di come occorra ripartire dagli uomini, la fondatrice dell’Istituto Italiano di Bioetica Luisella Battaglia parlerà di ecofemminismo e di cultura della cura, l’attivista ambientalista Annalisa Corrado parlerà di sostenibilità, Cristiana Meloni, architetta e inventrice, founder di LABO – Architects&Inventors, parlerà di cosa significa inventare e perchè le inventrici donne sono le candidate numero uno per riscrivere la contemporaneità, Pasquale Quaranta, giornalista della divisione digitale del Gruppo Gedi e founder di OMO – Osservatorio Media e Omosessualità, parlerà del linguaggio inclusivo come leva per cambiare il pensiero.

La politica Sabrina Alfonsi, foto di Luciano Di Meo.

I posti disponibili sono solo 30, e l’impegno per iscriversi è fare una donazione all’Associazione Culturale ReWriters di 100 euro entro il 30 ottobre 2021. Basta prenotarsi mandando una mail a info@rewriters.it.

Teresa Ciabatti, scrittrice. Foto di giovanni Gastel, presa dal Corriere della Sera

Mentre il workshop di dicembre coinvolgerà personalità che agiscono il loro changemaking in campi molto diversi tra loro, e si concentrerà sul fornire una cassetta degli attrezzi per diventare degli attivisti vocazionali laici in area valoriale, il workshop di giugno verteva sulla scrittura declinata in ogni sua applicazione e forma (richiedi la registrazione: info@rewriters.it):

1/10: La nuova frontiera del giornalismo è su cellulare – Rory Cappelli, La Repubblica

Rory Cappelli, giornalista di La Repubblica

Rory Cappelli ha parlato di MoJo, il mobile journalism: “La tecnologia ha ormai cambiato in maniera irreversibile il modo di fare giornalismo, dando vita tra l’altro al Mobile Journalism – MoJo – che in Italia fatica un po’ ad essere preso sul serio: e riprova ne è il fatto che non viene insegnato nei corsi di giornalismo. Il giornalista MoJo produce contenuti multimediali valendosi di mezzi come lo smartphone, coadiuvato da una serie di tool che consentono anche la pubblicazione immediata in mobilità totale. Con il proprio smartphone è possibile fare una diretta, registrare un’intervista e poi montarla, produrre e realizzare un documentario, un longform, una video inchiesta“. Nel suo intervento racconta l’evoluzione del modo di fare comunicazione con l’avvento della tecnologia e suggerisce i tool minimi necessari per il giornalismo Mojo: dai trucchi per realizzare riprese professionali, ai mezzi come luci, grip, cavalletti, microfoni, powerbank a prezzi accessibili.
Per avere il suo intervento, dona 10 euro: info@rewriters.it

2/10: Gender Rewriting – Lorena Spampinato, scrittrice

Lorena Spampinato, scrittrice

Lorena Spampinato, menzionata al Premio Strega da Lidia Ravera, ha parlato di un percorso di riscrittura a partire dalla nozione di gender di Judith Butler e dalla tesi dell’esistenza di una soggettività al di là dei generi che ipotizzi il superamento del dualismo sessuale, delle polarità di genere e degli ordini discorsivi che per convenzione definiscono le nostre identità: “Con uno sguardo alle forme di linguaggio inclusivo e un’attenzione particolare al potere trasformativo delle storie, si possono tracciare le linee per una narrativa nuova e rivoluzionaria con personagg* lontani dagli stereotipi e dalle narrazioni categoriche e prevedibili“. A supporto delle argomentazioni, i testi di grandi riscrittori e riscrittrici: da Sibilla Aleramo a Goliarda Sapienza, da Jeanette Winterson a Jeffrey Eugenides, fino alla più recente Lady Gaga.
Per avere il suo intervento, dona 10 euro: info@rewriters.it

3/10: Scrivere e comunicare come digital PR e addetti stampa 4.0Beatrice Caputo, Senior Vice President BPRESS

Beatrice Caputo, Senior Vice President BPRESS

Beatrice Caputo ha presentato vari case history per mostrare la rivoluzione dello storytelling delle informazioni: dall’ufficio stampa tradizionale su carta, dove niente si poteva correggere, al digitale, dove gli strumenti audio e video, le infografiche, i nuovi concept multimediali permettono di moltiplicare i numeri e l’impatto della comunicazione: “Ho iniziato a fare l’ufficio stampa nel 1994, quando la notizia si costruiva a tavolino, coi ritagli, i comunicati inviati via fax, le cartelle stampa rigorosamente cartacee e definitive e le grandi conferenze: oggi siamo in un’altra era, ma la professionalità che sottostava a quelle attività e che contraddistingueva king e queen delle PR, quella professionalità e quelle competenze sono e sono e devono essere ancora al centro dell’attività del comunicatore contemporaneo, anche del digital PR“.
Per avere il suo intervento, dona 10 euro: info@rewriters.it

4/10: Le parole della nuova poesia – Erica Donzella, direttrice della Scuola di Scrittura Aleph

Erica Donzella, poetessa

Erica Donzella, poeta e editor, ha parlato dell’attivismo poetico come azione valoriale nella contemporaneità: “Riscrivere poesia è mettere al centro della nostra narrazione personale e collettiva la vita. Ri-vedere il magma denso delle parole, rivivere in quello che scriviamo, nei versi che possiamo usare come amuleti per rintracciare ciò che abbiamo perduto. Ricollocare il senso profondo del sentire, metterlo in primo piano cercando di fuggire da ciò che riempie rumorosamente il quotidiano: Gualtieri, Candiani, Anedda, Merini, Sapienza, Cavalli. Le donne della poesia italiana lo hanno fatto scrivendo versi ‘semplici’, ‘dritti’, infuocati di verità. Riscrivere la poesia è ringraziare la vita per il suo splendore, e saperla ri-scrivere con la coscienza umana della sua infinità“.
Per avere il suo intervento, dona 10 euro: info@rewriters.it

5/10: Scrivere racconti e romanzi in ottica contemporanea – Lidia Ravera, scrittrice

Lidia Ravera, scrittrice

Lidia Ravera ha parlato di come scrivere alla luce della contemporaneità: “Ho raccontato che cos’è per me la scrittura e come il mio rapporto con lei sia cambiato nel tempo, non in modo lineare, offrendo anche spunti, consigli, ‘regole’, intuizioni per scrivere animati da un nuovo desiderio di appartenere a una comunità valoriale impegnata nella riscrittura delle regole del mondo, in qualche modo dunque volendosi considerare attivisti“.
Per avere il suo intervento, dona 10 euro: info@rewriters.it

6/10: Scrivere critica musicale in era Spotify & Co. – Ernesto Assante, critico musicale

Ernesto Assante, critico musicale

Ernesto Assante, tra i più affermati critici musicali viventi in Italia, inviato di La Repubblica, ha parlato di come sia cambiato il suo mestiere, ossia scrivere di musica: “Il fatto che oggi non ci sia più bisogno di mediatori, perchè tutto è direttamente e gratuitamente a disposizione dell’utente, musica in primis, non significa che sia facile orientarsi nel diluvio informativo di social, web e App. La critica musicale si è radicalmente trasformata per via della rivoluzione del modo di fruire della musica, ma la sua autorevolezza si è paradossalmente moltiplicata, proprio perchè occorrono sempre più ‘guide’ umane, e non bot o algoritmi, a suggerirci ciò che potremmo ascoltare“.
Per avere il suo intervento, dona 10 euro: info@rewriters.it

7/10: Riscrivere, come scrivere, è un’azione unica: dal romanzo al post – Eugenia Romanelli, giornalista e scrittrice, founder di ReWriters

Eugenia Romanelli, giornalista e scrittrice

Eugenia Romanelli ha parlato del senso di scrivere, esprimersi, comunicare, offrendo una panoramica a 360 gradi su tutti i tipi di scrittura, dal social media writing, alla letteratura, dal business writing, alla poesia, dal marketing alla messaggistica privata, dalla carta digitale al testo su carta: “Esprimere se stessi affidando a un media il proprio messaggio è azione naturale e sempre esistita, unica. Il mercato culturale di oggi ha spacchettato questa azione declinandola in mestieri apparentemente distanti tra loro, come ha fatto in occidente la medicina, dimenticando la visione olistica, sempre più efficace per comprendere i messaggi del corpo. Si tratta di ricomporre e integrare questa frammentazione e diventare consapevoli e padroni delle proprie risorse, in modo da poter scrivere in modo efficace in qualunque contesto“.
Per avere il suo intervento, dona 10 euro: info@rewriters.it

8/10: La nuova lingua ibrida della contemporaneità – Massimo Arcangeli, linguista

Massimo Arcangeli, linguista

Massimo Arcangeli, il più importante linguista italiano, ha parlato della fluidità della lingua e della necessità che la lingua si assuma la responsabilità di rappresentare le varie fluidità socioculturali della contemporaneità: “Tra le forze o le variabili che oggi più incidono sulla evoluzione della nostra lingua primeggiano la semplificazione e la mescolanza (fra codici diversi, fra l’alto e il basso, ecc.), il cortocircuito (tipico di tante parole ibride, formate da mozziconi di altre parole: adultescente, apericena, bicipolitana, pecapra, trapizzino, ecc.), e il cambiamento. È un punto nevralgico, soprattutto quando cogliamo gli usi linguistici nella loro varie versioni tecnologicamente “dedicate”, quelle circolanti sui nuovi media. Oggi qualunque seria riflessione in materia non può più permettersi di prescindere dalla necessità di un’educazione linguistica condivisa, di un’alfabetizzazione “fluida” di cui sappiamo ancora troppo poco. Un italiano negoziato e negoziabile anche per affrontare nel modo migliore l’odio e il conflitto verbale, e i corretti comportamenti da tenere per provare a risolverli“. 
Per avere il suo intervento, dona 10 euro: info@rewriters.it

9/10: La radio come scrittura orale e pura inclusività – Laura Basile, speaker Radio Number One

Laura Basile, in arte La Besil, speaker di Radio Number One

Laura Basile, speaker radiofonica da 30 anni, oggi voce di Radio Number One, ha parlato di cosa vuol dire fare radio oggi, di come si è evoluto il mestiere dello speaker, e delle tecniche necessarie per fare un programma seguito: “Un bravo speaker è chi riesce a parlare a tutt*, a essere inclusivo, pluralista, empatico, senza giudicare mai, e con molta attenzione al linguaggio: oggi più che mai le parole costruiscono mondi e noi speaker abbiamo l’enorme responsabilità di riscrivere una nuova cultura valoriale“.
Per avere il suo intervento, dona 10 euro: info@rewriters.it

Nella foto di copertina: Cristiana Meloni, founder di LABO – Architects&Inventors

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