Nell’edizione di quest’anno del “Giubileo dei giovani“, la più grande mai vista sotto il punto di vista della partecipazione, hanno partecipato ragazzi e ragazze provenienti da oltre 146 paesi. La maggior parte era rappresentata da una forte partecipazione della lingua spagnola e latino-americana, ma anche dall’Europa, dagli Stati Uniti e dall’Asia. Un evento straordinario, sia in misura della partecipazione che del significato profondo assunto nell’ultimo periodo, quello della “Generazione Leone“.

Un milione per un’unica fede

Quella del “Giubileo dei giovani” è stata sicuramente la prima grande prova del pontificato di Papa Leone. Soprattutto il fatto che ci sia stata una presenza così grande ha dimostrato una sorta di controtendenza rispetto all’andamento dell’interesse che i giovani hanno verso la Chiesa Cattolica, andamento che fino ad adesso aveva visto uno scarso interessi di essi. Un segnale di cambiamento inequivocabile di una gioventù che, pur avendo esperienze diverse, ha trovato un terreno comune nella spiritualità e nella voglia di costruire un futuro sempre più luminoso.

La generazione Leone dei nativi digitali

La generazione che ha vissuto il “Giubileo dei giovani” è la “Generazione-Leone”. Un termine che fa riferimento sia al nome del nuovo Papa, ma anche al carattere forte e determinato di questi ragazzi. Sono cattolici più o meno impegnati, ma indubbiamente nativi digitali, cresciuti in un mondo che cambia velocemente.

Questi giovani si affacciano alla maggiore età in un periodo storico particolarmente turbolento, in cui il mondo è lacerato da guerre, conflitti geopolitici, nuove minacce nucleari e un panorama socio-politico sempre più frammentato. Le sfide che si pongono di fronte a loro non sono di poco conto, ma la speranza, la fede e la solidarietà sembrano essere le risposte che i giovani cercano, forti anche della loro capacità di connettersi e agire insieme attraverso la rete digitale.

Le piattaforme social, i forum online, e generalmente le nuove tecnologie sono diventate parte integrante delle loro vite, ridefinendo il modo in cui comunicano, si informano e si impegnano. La nuova generazione è chiamata a fare i conti con queste questioni, a sviluppare una consapevolezza critica e a utilizzare il digitale come strumento di cambiamento positivo.

Un ponte tra passato e futuro

Papa Leone, nel suo messaggio ai giovani durante il Giubileo, ha incoraggiato i ragazzi a credere innanzitutto in loro stessi e a non cedere alla tentazione del conformismo. La vera forza della fede non risiede nell’accettare passivamente ciò che viene imposto, ma nel saper vivere con convinzione e coraggio secondo i propri valori, anche quando il mondo sembra spingere in direzioni opposte.

In un mondo attraversato da tensioni geopolitiche e conflitti, il messaggio di speranza di Papa Leone si rivolge a una generazione che ha visto crescere la propria consapevolezza sociale, culturale e religiosa, ma che è anche ben conscia delle difficoltà che il futuro riserva. Non si tratta di una generazione priva di sfide, ma di una generazione che si sa confrontare con esse, armata di fede, intelligenza e passione.

Vi lascio qui il link che rimanda al sito principale del Giubileo con il calendario generale in modo da non perdere nessuna notizia in merito a questo grande evento.

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