In questo periodo di ritorno alla realtà, in cui le vacanze sono, quasi finite e i doveri quotidiani sono, inevitabilmente, alle porte, c’è chi non rinuncia mai a viaggiare. Sto parlando degli shifter, coloro i quali riescono – dopo molta pratica – a viaggiare tra i diversi universi possibili… mediante lo shifting.

Sappiamo che su TikTok esistono moltissime comunità di nicchia, tra cui i Book-Toker, ma, recentemente, è venuta alla luce una nuova community: quella dello Shif-Tok.

Cos’è lo shifting?

Lo shifting (o Quantum Jumping, da “to shift“, spostare) è una pratica osservata già alla fine degli anni Trenta durante un esperimento (lo spostamento verso il rosso) condotto da Herbert E. Ives e G. R. Stilwell, il quale ha confermato molte ipotesi di Alber Einstein e il concetto di dilatazione del tempo.

In poche parole, si tratta di una forma di autoipnosi conscia e desiderata, che permette di connetterci fortemente al mondo nel quale vorremmo vivere, sentendoci totalmente parte di esso, proprio come se vivessimo in un’altra realtà oltre a quella quotidiana.

Lo shifting ha origini induiste ed è legato alla spiritualità. Esso si basa sulla teoria del multiverso, che accetta la possibilità dell’esistenza di infiniti mondi, nel quale tutti noi esistiamo, ma differiamo da noi stessi di qui e ora, per qualche piccolo dettaglio o realtà totalmente diversa da quella che stiamo vivendo in questo momento.

A cosa serve lo shifting?

Probabilmente, cari lettori, sarete ancora scettici su tale pratica, ma è stato dimostrato come essa possa avere benefici nel superamento dei traumi infantili, nell’apprendimento, nella relazione con persone che vorremmo realmente incontrare e soprattutto, nel raggiungimento della felicità.

Ciò accade perché lo shifting rende possibile il viaggio in una realtà diversa dalla nostra: la realtà desiderata (DR), in cui i protagonisti siamo noi stessi (anche con caratteristiche fisiche diverse) e tutti coloro i quali vogliamo facciano parte della nostra realtà, come i personaggi della saga di Harry Potter.

Proprio Hogwarts è la realtà desiderata maggiormente visitata e apprezzata dagli shifter, che immaginano nei minimi dettagli la loro vita da maghi, tra pozioni, bacchette magiche e scope volanti. Dopo tanta pratica, fatta di pianificazione, meditazione e esercizio dei metodi, gli shifter riescono ad approdare nella loro DR.

Come si shifta?

Veniamo, ora, alla parte complicata: come possiamo raggiungere questa realtà desiderata? Si inizia, scegliendo la realtà da visitare, che può essere qualsiasi luogo, reale o fittizio in cui desidereremmo vivere o creare la nostra DR totalmente personale. Il secondo passo è scrivere lo script: largo alla fantasia, diventiamo gli sceneggiatori della nostra vita, pianificando tutto nei minimi dettagli.

Il terzo passo da compiere, nonostante sia facoltativo, è scegliere un metodo che ci porti allo shifting vero e proprio. Infine, meditiamo o ascoltiamo musica che ci trasporti mentalmente alla nostra realtà desiderata. Questa è solo una semplice introduzione: per una guida più dettagliata, si può consultare il libro scritto dalla giovanissima Mari Sei, The Reality Shifting Handbook, il quale spiega passo per passo come creare e raggiungere la nostra DR.

I metodi per shiftare

I metodi da utilizzare per concentrarsi e arrivare proprio dove desideriamo sono moltissimi, perché possiamo anche crearne uno in base alle nostre capacità. Esistono i metodi che si compiono dormendo e quelli che si realizzano quando si è ancora svegli: la scelta è nostra. In particolare, mi hanno incuriosita il metodo Alice in Wonderland, dove al posto del Bianconiglio, immaginiamo di incontrare chi vogliamo e decidiamo di seguirlo, e il metodo dei Cinque Sensi, uno dei più efficaci, perché leghiamo ad ogni senso un particolare dettaglio della realtà desiderata, per visualizzarla meglio.

Sappiamo di fare un buon lavoro quando proviamo dei sintomi (anche se non sono necessari), tra cui: la visione di fasci di luce, la percezione di vedere o sentire qualche persona appartenente alla nostra DR o la sensazione del cambiamento dell’ambiente. Nonostante questi sintomi, lo shifting non è una pratica pericolosa. Lo diventa, se si sceglie di visitare delle realtà disturbanti. Per questo, bisogna selezionare consciamente e attentamente la nostra realtà desiderata.

Lo Shif-Tok Italia

La community italiana dello shifting su TikTok è molto attiva. Sono tantissimi gli account che si dedicano a fare informazione su questa pratica. Esempi sono Vikshifting, Amira Malfoy e Camilla Black , la quale mi ha raccontato di come lo shifting le sia stato utile per renderla più forte e determinata.

Le ha insegnato a conoscere il suo potere e la sua ambizione, ad accettare le sue emozioni e riconoscere i suoi punti di forza. Amira, invece, mi ha confidato come lo shifting la faccia sentire a casa e, per questo, vuole condividere la sua gioia con tutta la community.

Vik – nonostante non abbia ancora shiftato – cerca di non abbattersi, per riprovare la sera seguente, con il sorriso sulle labbra. Shiftare può essere piuttosto complesso – è frutto di molta pratica e attente strategie – ma fa sentire le persone davvero felici ed energiche per tutta la giornata.

Sicuramente, quindi, lo shifting è una pratica alternativa e stravagante. Nonostante ciò, penso sia utile al raggiungimento di quella dose di felicità quotidiana, che è la protagonista di Serendipity.

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