Costanza Mignanelli, scrittrice e blogger, ci racconta come ha vinto l’anoressia. La sua è una storia che comincia presto, quando da bambina inizia a diventare donna, vede il suo corpo cambiare e non lo riconosce più, non lo ama più, vorrebbe cancellarlo – e simbolicamente lo fa, sfregiando le sue fotografie, ma nessuno intorno a lei coglie fino in fondo la portata di quel malessere.

E’ una fase, passerà. E invece arriva il giorno in cui lei decide di mostrare il suo disagio interiore in un modo impossibile da ignorare, rifiutando il cibo:

“Ora vi faccio vedere di cosa sono capace, vi faccio vedere quanto sto male e voi non l’avete capito”.

Dopo anni di calvario Costanza arriva al tracollo fisico, si rende conto di non controllare più il suo corpo, e decide di farsi aiutare. Da quel momento inizia il percorso di risalita che oggi ha trasformato in un blog e un libro, dal titolo che dice tutto, Il coraggio di piacersi. E inizia a incontrare e intervistare persone che hanno vissuto o stanno vivendo il suo stesso inferno, per aiutarle ad aprirsi e condividere la loro storia. Perché, sottolinea, il nemico più insidioso è la solitudine, l’illusione che isolarsi e concentrarsi su quell’unico obiettivo – perdere peso – possa liberare dal disagio; mentre il primo passo da fare è chiedere aiuto, trovare una persona amica che sappia ascoltare.

Le è capitato di sentire storie terribili, di persone arrivate a un limite di sofferenza mentale e fisica difficile da immaginare, perfino a una manciata di ore dalla fine. Eppure, insiste, guarire è possibile. È possibile smettere di concentrare tutto il senso del proprio valore sull’aspetto, anche se la pressione sociale è forte, e imparare a conoscersi e volersi bene come persona. È possibile riconoscere il mostro per quello che è: una malattia che può diventare letale, e scegliere di riprendersi la vita.

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