Ogni persona, almeno una volta durante l’arco della giornata, ha a che fare con un particolare oggetto: lo specchio. Di tutte le forme (tondo, quadrato), di tutte le dimensioni (piccolo, grande), contornato da qualunque genere di cornice (dalle più lineari alle più stravaganti), lo specchio è oramai presente in ogni ambiente in cui ci si trova.

Tutti lo usiamo e a tutti è capitato che ciò che vedeva riflesso nello specchio non piacesse poi più di tanto. In altre parole, che non ci piacesse il nostro riflesso. E se anche la regina cattiva di Biancaneve, con la sua famosa frase: “Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?” ha avuto il suo momento di insicurezza, figurarsi noi comuni mortali che per il minimo cambiamento ci facciamo venire mille paranoie, e andiamo alla ricerca di qualunque rimedio per sembrare più giovani, più magri, più belli. E comunque, qualunque cosa noi facciamo, alla fine, non siamo mai pienamente soddisfatti del risultato.

Ma allora se tutto ciò che abbiamo provato per migliorare il nostro aspetto esteriore è servito a poco per la piena accettazione di noi stessi e del nostro corpo, forse stiamo sbagliando qualcosa? Se tutte le nostre creme, sieri, maschere (che nemmeno un chimico li ha in casa) non ci fanno vedere più belle, e se le lezioni di spinning e pilates non ci fanno sentire a nostro agio con il nostro corpo, forse è il caso di cambiare prospettiva?

Come ti divento bella: la storia di Renee

Forse dobbiamo sbattere la testa per evitare di fare bodyshaming noi per primi a noi stessi; come è accaduto a Renee, la protagonista del film Come ti divento bella. Il film in streaming sulla piattaforma digitale di Amazon Prime Video, racconta la storia di una giovane ragazza che a causa degli assurdi stereotipi di bellezza imposti dalla società (ed accettati da tutti), si sente continuamente emarginata.

Le sue insicurezze la frenano a tal punto che anche quando trova il lavoro dei suoi sogni decide di non candidarsi perché sull’annuncio c’è la dicitura che si accettano “ragazze giovani e belle”. E lei non ci si sente.

Ma tutto cambia quando (s)fortunatamente batte la testa a seguito di una caduta dalla cyclette. Da quel momento la visione di Renee di se stessa cambia: per apprezzarsi non le servono rossetti o vestiti alla moda, le basta l’approvazione e la fiducia in se stessa.

La voce cinica nella sua testa che le diceva che non era bella, che non era abbastanza, sparisce; senza il bisogno di una bacchetta magica che la faccia semplicemente apparire più bella, Renee ci si sente.

Non c’è nessun cambiamento esteriore, ce n’è uno di gran lunga più significativo: quello interiore. Questa nuova consapevolezza la porterà a collezionare un successo dopo l’altro, sia nella vita privata che lavorativa. È proprio il caso di dirlo: questa botta in testa è stata miracolosa!

Body positivity e autostima

Una commedia che affronta il tema dell’autostima e celebra la body positivity e, diciamocelo pure, dà uno schiaffo alla mentalità dominante secondo cui per avere successo devi essere magra e bella.

Un film che mette in scena la parabola del brutto anatroccolo, ma da una prospettiva diversa: qui l’anatroccolo non si trasforma in un cigno grazie a trucco e parrucco, qui l’anatroccolo accetta se stesso e sa che è bello lo stesso, esattamente come un cigno.

Come ti divento bella ci mostra che la perfezione non esiste e non la si dovrebbe pretendere da nessuno perché nessuno la può dare. I nostri difetti sono i nostri punti di forza; bisogna solo capirli ed esaltarli, senza però esagerare.

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