Boston mi accoglie in un freddo e umido gennaio.
Appena arrivata, ho la sensazione di entrare in un’elegante casa americana.
E’ una città quieta e silenziosa; nessuna frenesia, poco traffico, manca la calca che è solitamente presente nel centro delle metropoli statunitensi. È una città veramente vivibile. Ordinata, pulita, non sembra esserci la povertà che invece s’incontra nelle altre città americane che ho visitato, quando la notte tutti gli angoli riparati ospitano homeless.

Boston è circondata dall’acqua
che ne è la sua essenza

Si sviluppa su una penisola con tre colline che rendono il paesaggio vivace; sorge davanti all’Atlantico che ne influenza fortemente il clima. E’ attraversata da due grandi fiumi, il Charles e il Mystic (lo stesso del famoso e bellissimo film di Clint Eastwood Mystic River).

Per la sua posizione geografica da sempre Boston rappresenta un importante centro commerciale e marittimo. Il mio suggerimento è di visitarla a piedi perché non è grandissima ed è una bella città, da ogni sua angolatura.

Il suo profilo è una costante alternanza di costruzioni antiche e grattacieli: è unica e sorprendente. E’ gradevole fermarsi durante il giorno e osservarla dalle panchine davanti al mare o ai fiumi, mentre il sole ci riscalda. Quando il clima lo consente, si possono fare gite in barca ma a gennaio non è stato possibile perché ci sono solo mezzi per pendolari.

Sulle sponde del Mystic River

È fra le città più antiche d’America. È stata fondata nel 1630 ed è stata teatro della storia che ha portato all’indipendenza degli Stati Uniti (da qui è iniziata la famosa Rivolta del tè dei coloni americani che si opponevano all’aumento delle tasse imposte dall’Inghilterra). La città ha conservato la sua storia ed è per questo che è amata e visitata da molti turisti.

Milk Avenue
un tratto della Freedom Trail

Si può iniziare a visitare Boston seguendo il Freedom Trail, un percorso di circa quattro chilometri che ci porta nei luoghi e monumenti più importanti e significativi della città: è caratterizzato da una pavimentazione di mattoni rossi inconfondibile.

Il percorso inizia dal Massachusetts State House, un imponente edificio che ospita la sede dello Stato omonimo. Si trova sulla sommità della Beacon Hill, una delle colline di Boston e risalta con la sua enorme cupola dorata che risplende nelle giornate di sole. Si trova davanti ad uno dei parchi  pubblici più antichi d’America, il Boston Public Garden che ospita scoiattoli e innumerevoli oche canadesi, che incuranti del freddo, nuotano sul lago a tratti ghiacciato.

La zona di Beacon Hill è molto caratteristica: casette diverse l’una dall’altra e curate nei minimi particolari; vie strette, pavimentate da mattoni rossi, illuminate da lampioni d’epoca. Immancabile la presenza della bandiera degli Stati Uniti d’America. E’ molto divertente perdersi fra le sue stradine, soprattutto la sera, scoprendo i vari shop di prodotti vintage ed etnici.

Massachusetts State House
Tipico shop a Beacon Hill

Davanti al Boston Public Garden si sviluppa una zona bellissima, con palazzi storici in stile vittoriano, come quelli che si trovano sulla lunga ed elegante Commonwelth Avenue.

Siamo nella zona della bellissima Copley Square dove c’è la Trinity Church, un’imponente chiesa in stile gotico – georgiano che sorge fra i grattacieli. Dalla piazza partono diverse vie ricche di negozi di lusso, di bellissimi e caratteristici ristoranti, dove si può gustare qualsiasi tipo di cucina. Boston è famosa per offrire piatti di pesce e crostacei sempre freschi. Ci sono tanti posti anche lungo il fiume fra cui raccomando The Barking crab e James Hook, ristorante a conduzione familiare da 90 anni.

Commonwealth Avenue
Boston Public Garden

Percorrendo il Freedom Trail si costeggia il Porto di Boston dove è conservata la più antica nave da guerra del mondo, la USS Constitution. E’ stata costruita nel 1794 e chiamata così in onore della Costituzione Americana firmata da George Washington. Nel 2017 è stata restaurata e si può visitare, guidati da un rappresentante della marina americana.

Sono rimasta sbalordita nel sentire che in quegli spazi angusti vivevano ammassati più di 500 marinai; erano costantemente al buio (la luce entrava solo da strette feritoie). Mangiavano e dormivano nello stesso posto per mesi, senza neanche potersi lavare. Inimmaginabile ai nostri giorni.

Altro luogo da non perdere è Fenway Park. E’ il tempio del baseball, lo stadio dove hanno giocato i più grandi campioni dei Red Sox, la squadra più famosa di Boston. Si può fare una visita guidata sia per vedere lo stadio ma anche per ascoltare le storie divertenti ed emozionanti dei miti del baseball e dei loro record. Per esempio il posto 21 del settore 42 è nominato The Lone Red Seat: nel 1946 vi è atterrato il più lungo fuoricampo mai realizzato in quello stadio. Si distingue dagli altri posti perché è rosso acceso (gli altri sono verdi).

All’interno del Fenway Park c’è un museo del baseball: mazze, divise e palle firmate dai campioni di tutti i tempi. Tutto perfettamente conservato.

Boston è anche arte: si può visitare il Museum of Fine Art che si trova non lontano dallo stadio. E’ un’occasione per apprezzare reperti dell’antico Egitto e capolavori dell’arte classica greca e romana. Sono rimasta colpita dalla ricchissima pinacoteca: opere d’inestimabile valore del ‘500 e ‘600 veneziano (Tintoretto, Canaletto) ma anche opere contemporanee (Picasso); c’è un’intera ala dedicata ai pittori impressionisti e una stanza dedicata a Claude Monet dove con alcune tele rappresentanti le Cattedrali di Rouen e La Senna a Giverney.

Una ricchezza inestimabile che però contrasta con la scarsa attenzione alla sicurezza. Nessun sistema di allarme protegge le opere che qualcuno ha anche toccato!

Nei dintorni di Boston vi suggerisco di visitare Salem. Si può prendere un comodo treno alla North Station. Il viaggio dura circa quaranta minuti. Mentre ci si allontana da Boston si percorre un territorio vario, dove si alternano parti urbanizzate e zone lagunari ghiacciate, fitti canneti. Sembra di stare in un quadro di Edward Hopper. Si arriva in città. La giornata è particolarmente fredda. E’ tutto ghiacciato e le strade sono semideserte. Se penso che Salem è una città diventata famosa per macabri avvenimenti del passato, il clima diventa inquietante.

Qui si sono svolti i processi per stregoneria che hanno portato alla morte per impiccagione, o in altri modi raccapriccianti, decine di persone accusate di stregoneria (in quel periodo molte malattie mentali erano considerate sintomi di stregoneria…). Ci sono delle abitazioni originali risalenti anche al 1700, in cui hanno abitato personaggi famosi del passato: su ogni casa c’è il nome di chi l’ha posseduta in passato e la data di costruzione. La visito e poi approfitto di uno dei tanti locali accoglienti per gustare un brodo caldo e aspettare il prossimo treno che mi riporta nella rassicurante Boston.

Casa delle streghe a Salem

Sfidando il freddo ogni sera l’ho dedicata alla ricerca di pub caratteristici: imperdibile è l’Union Oyster House e anche The green Dragon Tavern, che offrono un’atmosfera tipicamente americana oltre una saporita cucina a base di pesce che si accompagna a dell’ottima birra.

Altra visita che si può fare è nell’Università più famosa del mondo: Harvard. Ma la riserverò al prossimo articolo.

Condividi: