L’idea è stata di Eugenia Romanelli, CEO della startup innovativa a vocazione sociale ReWorld e direttrice di questo giornale, rinforzata dalla partecipazione al più grande evento interaziendale italiano, la maratona voluta da TIM, 4W4I:

Non c’è più tempo, la politica non si occupa più dei cittadini e delle cittadine, la palla passa alle aziende, che oggi hanno la responsabilità di fare da apripista sull’innovazione socioculturale, sulla sostenibilità sociale“, ha dichiarato Romanelli.

Due gli interventi: uno, Diversity and Inclusion, è un training sulla comunicazione interpersonale che indaga i linguaggi inclusivi, pensato per comunicare in maniera rispettosa di ogni unicità; l’altro, Gender Equality: crescere in parità, è stato immaginato per colmare il women gap e per sviluppare una personale policy di genere volta a disegnare azioni concrete per la promozione di una maggiore parità nell’ambiente di lavoro tra uomini e donne.

Entrambi i corsi possono essere customizzati per le esigenze delle diverse aziende, ma di base si articolano in 4 incontri da 3 ore ciascuno per 8 persone alla volta:

Il nostro metodo è il peer to peer e il learning by doing – spiega Romanelli – ossia un gruppo di lavoro che, insieme, condivide le risorse per sviluppare valore e conoscenza a partire dal talento di ognuno, docenti e discenti alla pari, e acquisisce competenze attraverso l’esperienza del fare“.

E’ Romanelli stessa, tra le maggiori esperte in Italia di comunicazione etica, a tenere i corsi, affiancata da due donne che spiccano nel panorama culturale del nostro Paese in modo differente ma esemplare: Giulia Ananìa (Diversity and Inclusion) è tra le paroliere più rilevanti che abbiamo (autrice delle canzoni di Paola Turci, Elodie, Fiorella Mannoia, Laura Pausini e tantissime altre artiste), mentre Rosella Scalone (Gender Equality) ha fondato Work Equality Cert, progetto che aiuta le aziende ad ottenere la nuova certificazione di genere, attiva dal giugno 2022. ed è Presidente dell’Associazione Save The Woman.

Mentre con Scalone aiuteremo a comprendere perchè è importante, in termini di performance aziendale, puntare sulle donne (studi alla mano), con Ananìa indagheremo l’importanza della promozione delle varie unicità come contrasto al monotalento, vero pericolo per le performance:

Ananìa fa poesia di strada, crea installazioni poetiche interagendo, chitarra in mano e versi in bocca, con la gente. Le ho chiesto di fare la stessa cosa in azienda, perchè credo che il cambiamento parta dalle singole persone, soprattutto se ad innescarlo sono emozioni positive“, conclude Romanelli.

L’idea è partita da una recente ricerca dell’Università Popolare degli Studi di Milano e 4 M.A.N., effettuata su un campione di 478 aziende italiane di diverse dimensioni, che ha dimostrato che le organizzazioni in cui inclusione ed empatia contraddistinguono i rapporti aumentano la produttività del 68% e che quindi alle aziende conviene coltivare la felicità di tutti e tutte, anche le donne, nel loro specifico essere: ecco perchè, nei due corsi, si cercano risposte autentiche a domande semplici, indagando i nostri pregiudizi inconsapevoli, gli stereotipi, bias.

Si impara a comunicare in maniera efficace con qualsiasi interlocutor* e in qualsiasi condizione utilizzando un linguaggio ampio per stabilire un rapporto di fiducia con l’altro, grazie all’incontro di due o più unicità, ma anche a riconoscere ed individuare dentro di sé le proprie unicità e a connetterle con quelle di chi si ha davanti.

Ma il confronto è anche sull’importanza di autosensibilizzarsi a tematiche relative
alla parità di genere e al gap di genere, acquisendo competenze in termini
gender equality per sviluppare valore nel proprio ambiente di lavoro.

Condividi: