Il freddo è arrivato, e con esso il ritmo frenetico del rientro alle attività professionali.
Ma per fortuna l’autunno ci regala emozioni intense da vivere tra i profumi e i sapori delle castagne appena arrostite e vendute agli angoli delle strade in quei coni di cartapaglia che ci scaldano i polpastrelli, oppure negli effluvi del vino offerto dalle cantine dei borghi più belli d’Italia.

E’ tempo di sagre di castagne e di cantine aperte, ma Rewriters vi suggerisce un modo più curioso e intrigante di andare per sagre, mettendovi sulle tracce di luoghi di grande fascino e mistero. E lo facciamo con Soriano al Cimino e la sua 54ma edizione della Sagra delle Castagne, un evento antichissimo che affonda le sue origini al XV secolo quando la festa fu istituita per ricordare un episodio tragico avvenuto a Soriano nel 1489: il tentativo di conquista del castello Orsini da parte del signore di Vignanello Pier Paolo Nardini e la successiva sanguinosa battaglia del Fosso del Buon Incontro. Una storia ammantata di leggenda, celebrata e ricordata ogni anno con un evento organizzato talmente bene che nel 2013 ha ricevuto il premio della Presidenza della Repubblica come evento che contribuisce a rendere sempre più prestigioso lo Stato italiano.

Dopo la sospensione degli anni scorsi dovuta alla pandemia, quest’anno la sagra torna nel rispetto di tutte le misure anti-covid ma nel pieno della sua bellezza, con i quattro rioni del borgo che sfileranno domenica 17 ottobre alle ore 15.30 ciascuno con il proprio vessillo: il Rione Rocca, con il castello Orsini, il Rione Papacqua con la splendida fontana rinascimentale che lo adorna, il Rione San Rocco sorto intorno ad un’antica chiesetta, e il Rione Trinità appollaiato intorno alle chiese agostiniane. Ma già sabato 16 ottobre, alle 16 del pomeriggio, il borgo si riempie di colori con l’esibizione degli Sbandieratori e Musici della Nobile Contrada Trinità, che vanta un gruppo di spadaccini straordinari, che si distinguono per l’originalità dell’esibizione con combattimenti di coppia e avvincenti esercizi di gruppo. Un evento a cui si può assistere solo dopo aver acquistato il biglietto on line.

La Sagra delle Castagne di Soriano nel Cimino non è solo colore e folclore, ma anche un tripudio di sapori, con i menu offerti dalle taverne dei quattro rioni che propongono menu a base di castagne: se la Taverna delle Acque propone la rollata di vitella alle castagne, la Taverna dell’Orso presenta un arrosto di castagne e funghi porcini, alla Taverna del Drago si mangerà lo spezzatino con castagne e alla Taverna della Vecchietta zuppa, con gnocchetti, ceci e castagne, menu della tradizione che è possibile scegliere e prenotare qui.

Soriano e il misterioso culto
della Maria in fasce

Ma per rileggere la storia di questo borgo con uno sguardo inusuale, quando sarete sazi di castagne e cinghiale, ritagliatevi del tempo per visitare la piccola chiesa della Misericordia, uno scrigno di sorprese e tesori, a partire dal soffitto ancora originale in legno e piastrelle in terracotta, tutto decorato nel ‘400 e dal pavimento in cotto pure quattrocentesco. Non è un luogo facile da visitare. Ma se avrete la fortuna di farvi aprire la chiesa dal presidente della Confraternita della Misericordia vi potrete far raccontare la storia del restauro del Giudizio Universale dipinto sulla parete dell’altare e il culto della Maria bambina. Qui si conserva infatti una bambola che rappresenta Maria in fasce, secondo un antico culto che risale all’VIII secolo d.C.

La Maria in fasce della chiesa della Misericordia – Photo by Vera Risi

A Sorano invece, nel grossetano, è il vino ad accogliervi con la Festa delle Cantine 2021 che si replica quest’anno con le cantine aperte per le caratteristiche vie dell’antico borgo che è chiamato la Matera della Toscana, per il modo in cui le case di pietra sono costruite sulla roccia e spesso scavate in essa senza soluzione di continuità. Un luogo di straordinaria potenza evocativa che vanta una Fortezza Orsini di monumentale bellezza, una possente fortificazione di frontiera voluta dagli Aldobrandeschi e mai espugnata. Una fortezza che vanta ancora oggi degli straordinari camminamenti sotterranei che è possibile visitare in un percorso guidato di grande fascino. Il paese è arroccato su lame di tufo che disegnano forre profonde solcate da corsi d’acqua in un affascinante contesto verdeggiante. Qui, in un groviglio di vicoli segnati da arcatelle ribassate, scalette e vicoli ciechi, si dipana dalla sera del 29 ottobre al pranzo del 1 novembre la Festa delle Cantine, a cui si potrà partecipare con obbligo di esibizione del green pass. A breve la Pro loco di Sorano pubblicherà il programma sulla sua pagina FB.

Sorano e l’arcano fascino
della via cava di San Rocco

Anche qui a Sorano, dopo aver gozzovigliato nelle cantine scavate nella roccia, non fermatevi all’apparenza ma andate a cercare il mistero nascosto nella via cava di San Rocco. Per raggiungerla bisogna uscire dal borgo, passare un paio di piccoli ponti e immergersi nella vegetazione. E qui vi troverete a rileggere la storia degli antichi Etruschi sulla pietra tagliata a perpendicolo per creare una via di comunicazione dal fascino occulto. Già, perché ancora oggi non si conosce il motivo per cui gli Etruschi abbiano scavato questa ed altre vie cave tagliate nella roccia fino a una profondità di 30 metri, forse per creare delle vie di fuga attraverso le quali proteggersi dai nemici? Per realizzare dei percorsi cerimoniali conducenti a siti religiosi? O per convogliare l’acqua dagli altopiani alle valli? Il mistero resta irrisolto, garantendoci tutto il fascino di un’escursione che vi permetterà di riscrivere le vostre gite fuori porta.

Una via cava etrusca – Photo by Vera Risi

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