Un autunno di fuoco per un’attrice sempre in azione, con una speciale attenzione alla comicità sofisticata, presente con continuità sulla scena romana e non solo: oggi incontriamo Valentina Martino Ghiglia.

Un autunno rovente per te: partiamo da Houses, tema quanto mai attuale: cosa hai riversato della tua esperienza in questo lavoro?
Houses, che facciamo al Teatro Belli fino al 16 ottobre, in realtà è un testo molto precursore dei nostri giorni. Andrea Lolli lo ha scritto nel 2017 e aveva già intuito in una divertita profezia alcuni dei temi caldi di oggi: il problema dell’energia elettrica, il lockdown, la guerra in Ucraina, l’isolamento… Lo spettacolo è molto divertente e io adoro fare ridere il pubblico (insieme alle mie compagne Elisa Di Eusanio, Carla Ferraro e Silvia Siravo) e come con ogni spettacolo aggiungo dei tasselli alle mie interpretazioni che vado scoprendo in prova e in scena. Questo è un mestiere che vive “ad aggiungere”, scopro sempre cose nuove e le rimodello, e rinnovo quelli che per me sono diventati dei vecchi cliché per essere sempre viva e vera in scena.

Altro lavoro di successo: Il teorema della rana, ovvero si può far ridere con le nostre sventure quotidiane? Come?
Come avrai capito amo il teatro comico e quest’anno, per mia fortuna, ne sto facendo tantissimo (cominciando dal comicissimo ‘Tacchi misti‘ che è andato in scena in primavera e che spero il prossimo anno continuerà il suo viaggio) e ‘Il teorema della rana‘ (in scena al teatro Vittoria la seconda metà di novembre) si inserisce alla perfezione in questo quadro: una commedia piena di colpi di scena dove il pubblico si sganascia dalle risate e le sventure quotidiane sono proprio il perno su cui gira la storia e di cui il pubblico ride, esattamente come quando vedi scivolare e cadere rovinosamente a terra qualcuno e il primo istinto è quello di riderci sopra e ad aiutarlo lo fai 5 minuti più tardi.

Per Valentina Martino Ghiglia anche progetti legati al mondo musicale…
Progetti musicali è un termine un po’ forte, mi limiterò a cantare pochissime canzoni nel progetto dedicato a Roberto LericiSe dovessi cantarti” dove Simona Patitucci sarà la vera cantante e mia compagna attrice in questa avventura teatrale che mi sta molto a cuore. C’è sempre bisogno in questo paese di ricordare grandi scrittori scomparsi, e Roberto Lerici con tutto quel che ha scritto merita assolutamente una luce che lo ricordi e lo faccia conoscere alle nuove generazioni. Anche se sono figlia di cantante (o forse proprio per questo?) fino a pochissimi anni fa non mi sognavo proprio di aprire la bocca per emettere note musicali, non pensavo di esserne degna, ma poi è successo che in uno spettacolo si dovevano cantare delle canzoni… e adesso ci ho preso gusto! E poi vedo che comunque ci sono persone che mi danno fiducia e mi ci sto quindi buttando con tutta la professionalità e la capacità che ho.

Su quali caratteristiche fondi la tua attesa con un regista? Cosa dai e cosa domandi? Lavorare con me non è propriamente facile, essendo molto insicura ed esigente con me stessa sono una vera e propria montagna russa da domare! Ma poi, alla fine, il cerchio si quadra e porto sempre a casa il risultato! Poi ogni progetto è diverso, è sempre qualcosa a sé stante: e io lo vivo come se fosse sempre un po’ il mio primo amore, con gli occhi spalancati e pronti ad essere inondati di gioia, di dolore, di stupore, di tristezza. Questo mestiere è un giro privilegiato nella giostra della Vita che mi consente sempre di vivere e giocare con le vite degli altri mettendoci dei pezzi della mia vita personale, un puzzle da restituire ad un pubblico affamato di emozioni che si emoziona ogni sera insieme a noi.

C’è un sogno nel cassetto di Valentina Martino Ghiglia, oppure un progetto a lunga scadenza sul quale sta lavorando?
Un sogno si c’è: avere un teatro! Un sogno molto comune, credo. Ma ci sto lavorando… Progetti ne ho e uno, a cui ho collaborato, è andato anche in porto: una rassegna di spettacolo dal vivo “Teatro incontra…” dal 3 al 13 novembre in Municipio III al CineTeatro33 organizzato e prodotto da AltAcademy con bei nomi dello spettacolo: dalla Guerritore a Syria, da Morgan a Strabioli, da Benvenuti alla Foschi (e ci sarò naturalmente anche io). In AltAcademy ho trovato un ottimo alleato nella realizzazione di progetti di spessore e qualità e di grande soddisfazione, e spero con loro di proseguire a concretizzarne altri di progetti anche nei prossimi anni. 

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