Alessandra Pontecorvo, esperta di comunicazione politica istituzionale, discute l’importanza dell’uso corretto delle parole quando si parla di disturbi mentali.

Pontecorvo e il fenomeno del “sanismo”

Sottolinea come l’associazione superficiale tra patologie mentali e comportamenti criminali contribuisca a perpetuare lo stigma sulla salute mentale. Ad esempio, definire un’azione criminale come follia senza una diagnosi accurata alimenta stereotipi dannosi. Pontecorvo evidenzia anche il fenomeno del sanismo, ossia la convinzione che le persone sane siano immuni da atti violenti o comportamenti problematici. Questo atteggiamento non solo è errato, ma ostacola il superamento dello stigma e la ricerca di soluzioni efficaci per la salute mentale.

Inoltre, Pontecorvo racconta come anche lei stessa abbia sperimentato pregiudizi legati alla salute mentale, con persone che mettono in dubbio le sue diagnosi a causa della percezione superficiale di ciò che dovrebbe sembrare una malattia mentale. Questi preconcetti rafforzano l’isolamento e la difficoltà di parlare apertamente dei propri problemi, ostacolando il progresso verso una società più inclusiva e comprensiva.

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