Qual è il tormentone dell’estate 2021? Difficile dirlo. Una cosa è più o meno sicura. Di tormentoni che tormentano davvero, di pezzi con cui veniamo strabombardati ogni ora di ogni giorno ce ne sono pochissimi. Anzi, non ce ne sono. Ci hanno provato in tanti, a confezionare brani di questo tipo, accostando star d’una certa età e giovani virgulti del pop. Tutti hanno avuto poco successo, sinora. Perché i veri tormentoni sono nati assolutamente a caso, da gente che oggi fa altro, magari. Tipo Sole Cuore Amore, che poi si chiamava Tre Parole di Valeria Rossi, che ho tra l’altro come amica su Facebook.

Il più bel tormentone che io ricordi e che abbia mai ascoltato è, ovviamente, L’Estate sta finendo degli splendidi Righeira, che qui vi ripropongo in versione lenta. A mio parere la canzone è all’altezza de Il cielo in una stanza di Gino Paoli o di Imagine di John Lennon. E non scherzo.

Finalmente siamo diventati internazionali, visto che all’estero la parola tormentone non c’è. E’ intraducibile. All’estero hanno star tipo The Weekend o Ed Sheeran, che magari non fanno sempre brani memorabili, ma sempre da 7 si. Ora che sono finiti gli Europei di Calcio (e li abbiamo pure vinti…) lo strano Trio Bono + Garrix + The Edge non lo dobbiamo più sentire. Il terrificante stacchetto di We Are The People, che ha accompagnato ogni pubblicità sulla Rai o su Sky possiamo seppellirlo nelle memoria sonora & uditiva. E poi sì, diciamolo. Che brutta canzoncina.

E’ vero, gli addetti ai lavori della musica, oggi e non ieri, hanno un problema: capire quali sono le hit e il tormentone del momento.

Succede perché non ci sono più le chart. Ognuno su Spotify e dintorni si ascolta un po’ quello che vuole, magari pezzi vecchi dieci o vent’anni, sembra ci sia. Lo dice pure il sito Music Business Worldwide. Sembra che il periodo della mega hit, e quindi delle megastar, sia finito e che entro breve non tornerà. (NB: l’ho anche scritto io, ben prima di MBI, in un Magbook di ReWriters, ma cosa vuoi che sia).

Tormentone si o tormentone no?

Perché per noi comuni mortali, questa faccenda dei mancati tormentoni e/o hit, superstar, mica è un male. Eh no. Ognuno ascolta quel bip che vuole e si diverte così, per fortuna. Secondo voi, questo brano, Body di Russ Millions e Tion Wayne che trovate qui sotto, è un grande successo mondiale? Boh. Io, che lavorerei ancora con la musica non lo so mica.

Sicuramente è molto spinto da Warner Music, che ha fatto uscire diversi remix con rapper di culto di vari paesi, tra cui gli italiani Capo Plaza e Rondo Da Sosa. Ci raccontano, quelli di Warner, che il brano è stato utilizzato ben 117.000 volte per video su Tik Tok. Sono tante volte? Non lo so. So che nella top ten ufficiale di Tik Tok su Spotify il brano non c’è, in nessuna versione di questo pezzo.

So pure una cosa molto più importante. A me il pezzo piace molto, ha un ritmo sinuoso che mi mette molta allegria.

E allora cosa ascoltare
sotto il sole di agosto?

Dopo tante chiacchiere e distinguo, e spiegazioni più o meno inutili, un altro po’ di musica. Nello specifico, ecco un po’ di pezzi italiani diversi dal solito, tutti piccoli, tutti un po’ di nicchia e tutti prodotti con grande cura. Li potete ascoltare dove e come volete, in questa calda estate 2021.

Inizio con Turn the Beat around di Mitch B. e Relight Orchestra, tutti romagnoli purosangue, con i Meters Follow. E’ perfetta da bere e/o ascoltare con un aperitivo in mano.

Continuo con Kortezman In the Sky, ovvero il nuovo singolo decisamente anni ’80 del dj producer sardo Sandro Murru. E’ un pezzo così retrò da essere dannatamente all’avanguardia. Oppure è solo retrò? Non è un tormentone, questo è sicuro. Poi fate voi. Senz’altro ha una bella melodia.

Torniamo in Romagna con DAN:ROS, che però è un talento internazionale, nel senso che è di San Marino. Si muove tra Nu Disco e deep house da sempre. Ed il suo nuovo singolo House gonna back è perfetto da bere / ascoltare a bordo piscina. Allontana come un mantra i cattivi pensieri. Provare per credere.

Spostandosi a Brescia, eccoci con Astra, l’EP ‘stellare’ di Nicola Veneziani, artista che di giorno fa l’imprenditore e di notte si fa sentire in esibizioni davvero particolari, tipo quella che ha fatto al Capitolium / Brixia Romana. Vi propongo Chamukuy, che ha un flautino degno d’un tormentone, ma molto più chic & cool, come Nicola, del resto.

Cambiando città e arrivando a Firenze la qualità del sound non cala di certo. Andrew Novelli propone Say Again, interpretata da Benedetta Bianchi e prodotta con Nicola Serena. Anche questo è un pezzo facile facile, ma solo perché è prodotto molto bene e dà grande energia.

Chiudo con un pezzo, Story I Stu Pianeta che, secondo il suo autore/interprete, Melus Kaye, sarebbe in qualche modo dance, sarebbe pure pop e pure etnico e rock… Anzi lo è. Basta chiudere gli occhi e farsi trasportare nel suo mondo, che è colorato, calabrese, etnico, pieno di groove. Se cercate il video su YouTube, attenti che c’è un pirata su un galeone con tanto di pirata sopra che vi porta via.

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