(English translation below)
La guerra in Ucraina, ahinoi, purtroppo non accenna a fermarsi. Con davanti un futuro incerto e i bisogni di assistenza crescenti di una popolazione allo stremo, gli aiuti dei diversi attori internazionali (compresi quelli del’UE) sono vitali. In primis in campo sanitario.

Oltre otto milioni di persone risultano sfollate a seguito dell’invasione dell’Ucraina, secondo l’ultimo rapporto sugli sfollati interni dell’Ucraina pubblicato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). Uno strumento utile per raccogliere informazioni e valutare le esigenze per adeguare a queste la risposta umanitaria a favore soprattutto dei più fragili tra cui anziani e malati cronici.

Tra i bisogni più urgenti della popolazione al secondo posto, dopo il cibo, ci sono l’accesso ai medicinali e a servizi di igiene.

Seppure il personale dell’OIM, assieme agli operatori di molte altre organizzazioni internazionali e locali, fornisca assistenza umanitaria sul campo agli sfollati interni e alle comunità ospitanti, le necessità di molti restano insoddisfatte.

L’UE si “attiva”: la Direttiva sulla protezione temporanea

Per rispondere all’esigenza sanitaria urgente e pressante di un’assistenza rapida ed efficace alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina l’UE ha attivato il 4 marzo la Direttiva sulla protezione temporanea (Direttiva 2001/55/CE).

Ai sensi di tale atto gli aventi diritto ricevono la protezione temporanea nell’UE, dove possono rimanere almeno per un periodo di un anno con un permesso di soggiorno che consente l’accesso all’assistenza medica, in particolare di pronto soccorso e trattamento sanitario essenziale.

La normativa prevede che i profughi possano ricevere le cure nello Stato in cui è stata attribuita la  protezione temporanea, che non può essere concessa contemporaneamente a una stessa persona da più paesi dell’UE.

Tuttavia resta la possibilità di spostarsi all’interno dell’UE; nel caso in cui si trasferisca in un altro paese europeo il richiedente deve presentare una nuova domanda allo Stato di accoglienza di permesso di soggiorno per poter usufruire dei trattamenti sanitari.

Gli Stati membri si impegnano a fornire un ampio accesso all’assistenza sanitaria potendo concedere eventualmente anche l’iscrizione al sistema sanitario pubblico, sulla base delle disposizioni e decisioni delle autorità nazionali competenti.

Aiuti sanitari comunitari e nazionali

Per assicurare cure ospedaliere specifiche la Commissione ha istituito uno specifico meccanismo di solidarietà per i trasferimenti medici all’interno dell’UE di rifugiati e sfollati dagli Stati membri confinanti con l’Ucraina. Così come l’accesso alle vaccinazioni per i bambini, nonché azioni mirate nel trattamento di malattie rare/molto rare attraverso le 24 reti di riferimento europee (ERN) per le malattie rare e complesse specializzate nella diagnosi di tali mali.

Queste strutture hanno unito le loro forze a sostegno di tutti i pazienti ucraini per fornire un hub all’interno e all’esterno del paese contando su circa 1.600 centri di esperti ERN integrati in oltre 300 ospedali dell’UE, distribuiti nella maggior parte o in tutti i paesi dell’UE (compresa la vicina Ucraina) e in Norvegia.

Tra gli altri strumenti di assistenza c’è poi la rete Sostenere l’Ucraina, i vicini Stati membri dell’UE e la Moldova nell’ambito della Piattaforma per la politica sanitaria Health Policy Platform.

Inoltre ci sono i corsi di formazione e moduli di e-learning dedicati al rapporto tra migrazione e salute, disponibili nelle 24 lingue dell’UE messi a disposizione dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie.

L’aiuto continua a livello nazionale con gli Stati membri che hanno adottato e predisposto misure per affrontare  l’emergenza sanitaria come si evince dai siti web dei  rispettivi ministeri della Salute e agenzie sanitarie. Nel caso dell’Italia il portale del Ministero della Salute offre informazioni dettagliate su servizi offerti.

Fondi e servizi a sostegno
della salute mentale

Tra i bisogni di cui spesso si sottovaluta l’importanza c’è la tutela e ripristino della salute mentale di quanti fuggono dalla guerra a cui l’UE ha scelto di rispondere con un aiuto finanziario sostanzioso a sostegno degli operatori del settore.

La Commissione europea ha mobilitato nove milioni di euro dal programma EU4Health per assistere le persone in fuga dall’Ucraina che necessitano di supporto psicologico. Si tratta di fondi aggiuntivi di cui potrà beneficiare la Federazione internazionale delle società della Croce Rossa e le organizzazioni non governative per supportare il lavoro del personale medico e sanitario.

Tra i servizi offerti rientrano un primo soccorso psicologico, triage, supporto per traumi e consulenza ai rifugiati nella loro lingua, garantendo un’assistenza rapida grazie alla collaborazione delle organizzazioni partner sul terreno.

Un aiuto concreto che richiama l’attenzione per la salute mentale in Europa, cui è stato dato rilievo recentemente durante la scorsa settimana a essa dedicata (dal 9 al 13 maggio).

Per approfondire: un elenco delle varie iniziative messe in campo dall’UE e dai singoli Stati è disponibile sulla pagina web dedicata all’assistenza sanitaria all’Ucraina.

ENGLISH VERSION

The EU at the forefront of medical assistance to Ukrainian refugees

The European Commission allocates funds and adopts health measures and instruments in favor of Ukrainian refugees. Health (including mental health) is confirmed as one of the priorities of the EU.

The war in Ukraine, alas, unfortunately shows no sign of stopping. Faced with an uncertain future and the growing assistance needs of an exhausted population, aid from various international actors (including those from the EU) is vital. Primarily in the health field.

More than eight million people are displaced as a result of the invasion of Ukraine, according to the latest report on internally displaced persons of Ukraine published by the International Organization for Migration (IOM) in early May. A useful tool for gathering information and assessing the needs to adapt the humanitarian response to these, especially in favor of the most vulnerable, including the elderly and the chronically ill.

Among the most urgent needs of the population in second place, after food, are access to medicines and hygiene services

While IOM staff together with workers from many other organizations provide humanitarian assistance on the ground to IDPs and host communities, the needs of many remain unmet.

The EU takes the lead:
the Directive on temporary protection

It is to the urgent and pressing health need for rapid and effective assistance to people fleeing the war in Ukraine that the EU has responded by activating the Directive on temporary protection on 4 March (Directive 2001/55 / ​​EC). Under this act, beneficiaries receive temporary protection in the EU, where they can stay at least for one year with a residence permit that allows access to medical assistance, in particular first aid and basic healthcare.

The legislation provides that refugees can receive treatment in the state where temporary protection has been granted, which cannot be granted simultaneously to the same person from several EU countries. However, the possibility of moving within the EU remains; in the event that the applicant moves to another European country, he must submit a new application to the host State for a residence permit in order to take advantage of health treatments.
Member States undertake to provide broad access to healthcare, possibly also granting enrollment in the public healthcare system, on the basis of the provisions and decisions of the competent national authorities.

To ensure specific hospital care, the Commission has set up a specific solidarity mechanism for medical transfers within the EU of refugees and displaced persons from Member States bordering Ukraine.
As well as access to vaccinations for children, as well as targeted actions in the treatment of rare / very rare diseases: through the 24 European reference networks (ERN) for rare and complex diseases specialized in the diagnosis of these diseases. These facilities have joined forces in support of all Ukrainian patients to provide a hub inside and outside the country with around 1,600 ERN expert centers integrated in over 300 EU hospitals, spread across most or in all EU countries (including neighboring Ukraine) and Norway.

EU and national aid in the
healthcare sector

Other assistance tools include the network “Supporting Ukraine, neighboring EU Member States and Moldova” within the Health Policy Platform. There are also training courses and e-learning modules dedicated to the relationship between migration and health, available in the 24 EU languages ​​made available by the European Center for Disease Prevention and Control.
Aid continues nationwide with Member States having taken and prepared measures to address the health emergency as evident on the websites of their respective ministries of health and health agencies. In the case of Italy, the portal of the Ministry of Health offers detailed information on the services offered.

Funds and services to support
mental health

Among the needs whose importance is often underestimated is the protection and restoration of the mental health of those fleeing war to which the EU has chosen to respond with substantial financial aid in support of health workers.

The European Commission has mobilized nine million euros from the EU4Health program to assist people fleeing Ukraine in need of psychological support. These are additional funds that the International Federation of Red Cross Societies and non-governmental organizations can benefit from to support the work of medical and health personnel.

The services offered include psychological first aid, triage, trauma support and counseling for refugees in their own language, guaranteeing rapid assistance thanks to the collaboration of partner organizations on the ground.
A concrete help that draws attention to mental health in Europe, which was recently highlighted in the last week dedicated to it (9-13 May 2022).

To learn more: a list of the various initiatives implemented by the EU and individual states is available on the website dedicated to health care in Ukraine.

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