Ho abitato a Milano da bambina, sono tornata per lavoro da adulta, e oggi quando mi trovo a Milano e il tempo a disposizione mi permette di percorrere tratti a piedi, penso a quanto per me questa città sia comunque ancora bella e quanto di lei porto nel cuore. Al tempo in cui, il grattacielo Pirelli toccava, da poco, il cielo, lungo le strade lo sguardo spesso si apriva in oasi verdi incorniciate da grandi cancelli come quadri attrattivi che invitavano i nostri occhi all’immaginazione. Da bambin*, lungo le vie che conducevano a scuola, percorrendo i marciapiedi, sbirciavamo attraverso gli ingressi per vedere chi abitasse quei giardini che ricordavano il “paese delle meraviglie”: un vero e proprio patrimonio della città.

Dallavalle – Guerrieri – Milano Centrale Festival

L’Arte che “salva” le cose

Ritengo quest’idea trasformata in Progetto, da Chippendale Studio con la direzione di Luca Panaro, d’importanza fondamentale. È d’obbligo mantenere alta l’attenzione sul territorio con operazioni artistiche che riqualifichino luoghi e riposizionino lo sguardo su di essi anche attraverso la fotografia, come attrezzo di un alfabeto che intrappoli tratti-attrattivi per riedificare memorie. Il compito dell’Arte è salvare cose in noi, facendole ri-nascere nella nostra dimensione interiore; non conquistandole ma contemplandole con uno sguardo nuovo che fonda lo spazio del nostro mondo interiore con ciò che osserviamo.

Il Milano Centrale Festival

Non importa capire quale fosse il legante tra i luoghi del tempo, perché oggi pur accorgendoci della loro appartenenza al passato, nel percorso di Milano Centrale Festival, hanno acquisito un nuovo passo e una nuova luce. Nella direzione di una prospettiva, sempre più ampia, che coinvolge la cultura contemporanea creatrice, con un metro mai scontato, l’iniziativa promuove nuove imperdibili occasioni di viaggio.

La seconda edizione del Milano Centrale Festival è prevista nei giorni 4-5-6 ottobre 2024 allo scopo di riqualificare i luoghi che si snodano dalla Stazione Centrale e lungo il Naviglio della Martesana con opere di Arte Contemporanea diffusa che offriranno l’opportunità di ri-scoprire il territorio con un percorso interamente ciclabile; un Festival di valorizzazione della cultura artistica da percorrere interamente in bicicletta.

Si partirà dalla Stazione Centrale per poi procedere per via Melchiorre Gioia, la Maggiolina e Ponte Seveso, proseguendo per Greco, Turro, Gorla e seguendo il corso del Naviglio Martesana fino a Ponte Nuovo per scoprire una Milano inedita e visitare spazi normalmente non accessibili, o sconosciuti, allo scopo di portare a riflettere sul territorio in cui ci si muove partendo da punti di vista insoliti. Più di quindici gli spazi coinvolti con esposizioni personali, installazioni, progetti di fotografia, cinema e videoarte, proiezioni notturne, talk e visite guidate alla scoperta dei quartieri.

Saranno esposte fotografie di Gabriele Basilico, che indagano i cambiamenti come quelli avvenuti nella Stazione Centrale, di Paolo Ventura che re-interpretano il paesaggio della Martesana, una mostra fotografica di Rachelle Maistrello, filmati di sperimentazione cinematografica di Cioni Carpi. Un’attenzione particolare è riservata all’editoria, al libro fotografico e alle pubblicazioni d’arte oggetto di esposizioni e riflessioni.

In questa II edizione del Milano Centrale Festival è stato chiesto agli artisti di realizzare un’opera specificatamente creata per l’occasione che, per contenuti, fosse in relazione con la realtà della Stazione Centrale, la Martesana, e con lo spazio in cui viene ospitata. E’ stato un desiderio degli organizzatori, quello di poter utilizzare le opere d’arte come strumento per una conoscenza più approfondita del territorio, osservato dai differenti punti di vista degli artisti coinvolti; un’indagine eseguita con strumenti per indagare più a fondo inoltrandosi negli anfratti dell’immediatamente apparente, allo scopo di capovolgere il vedere-condiviso e ottenere rivelazioni inaspettate.

Opere video – Archivio Chippendale Studio – Milano Centrale Festival

Inoltre, nella reale necessità di un cambio di paradigma relativo alla sostenibilità ambientale, il Milano Centrale Festival è “tutto ciclabile” e, tra una pedalata e l’altra, permetterà di godere dell’Arte Contemporanea in una successione di spazi espositivi dinamici allo scopo di far conoscere ad un pubblico più vasto realtà istituzionali come la Cineteca di Milano, con la quale Milano Centrale Festival ha stretto una collaborazione sin dalla prima edizione. La realtà della Cineteca ha permesso di stabilire una relazione tra il passato e il presente della città, dato che custodisce, valorizza e conserva il più antico patrimonio cinematografico italiano.

Pedalando, lungo il percorso, troverete valorizzati alcuni luoghi di particolare interesse come alcune celebri architetture della seconda metà del 1900 e opere d’arte contemporanea posate sul suolo pubblico. Tra queste il condominio di Luigi Caccia Dominioni, la Casa Melandri di Giò Ponti, l’architettura in stile razionalista di Villa Figini, le case a Igloo della Maggiolina fino ai più recenti interventi sulla facciata del Refettorio Ambrosiano.

Milano Centrale Festival è un Progetto di Chippendale Studio, la direzione artistica è di Luca Panaro in collaborazione con l’Associazione Centrale Fotografia di Fano con il patrocinio di Municipio 2 – Comune di Milano. Main sponsor, Zenato Winery

Una seconda edizione a Milano nata a Fano nel 2009 da un’idea di Marcello Sparaventi, con l’obiettivo di diffondere la fotografia e l’arte contemporanea, che a giugno ha festeggiato la quindicesima edizione presso la Rocca Malatestiana. La rassegna di giugno è stata anche l’occasione per inaugurare la prima Collezione di fotografia contemporanea di Centrale Festival, ottenuta attraverso il Bando Ministeriale Strategia fotografia 2023, presso il Museo del Palazzo Malatestiano di Fano, in esposizione permanente e in dialogo con i dipinti storici.

Tutte le iniziative del Milano Centrale Festival sono ad ingresso libero.

Il Percorso di Milano Centrale Festival:

– Mostre e installazioni con esposizioni di immagini e libri d’artista.

– Fotografie e video specificatamente create per l’indagine del territorio.

– Luoghi di Architettura e Arte pubblica nei quartieri del Festival.

1.

Condominio – Via Melchiorre Gioia 41.

Rachele Maistrello – Rosa SentinellaMilano Centrale Festival

2.

Condominio – Piazza Carbonari, 2.

Luigi Caccia Dominioni – Architettura con facciata a tessere ceramiche, 1962.

Uno sguardo dall’esterno all’edificio.

3.
Viale Lunigiana, 46.
Giò PontiCasa Melandri – Architettura con volumi a diamante, 1957.
Uno sguardo dall’esterno all’edificio.

4.
Via Perrone di San Martino, 8.
Luigi FiginiVilla Figini – Architettura in stile razionalista, 1934-1935.
Uno sguardo dall’esterno alla villa privata.

5.
Via Lepanto.
Mario Cavallé, Case a Igloo – Architetture a pianta circolare, 1946.
Uno sguardo dall’esterno alle abitazioni private.

6.
Chippendale Studio – Via P. Da Bescapè, 3.
Francesco VoltolinaRuah – A cura di Luca Panaro.
Archivio Dummy Photobook – Libri d’artista 2014-2024.

Francesco Voltolina – RuahMilano Centrale Festival

7.
Lavanderie Italiane S.r.l. – Lavanderia self-service – Via M. Gioia, 114.
Che più bianco non si può – A cura di Nicola Di Caprio.

8.
Parco Gallery – Via G. Zuretti, 35.
Paolo VenturaMartesana – A cura di Luca Panaro e Marcello Sparaventi.
Magazines, Book, Posters – A cura di Loredana Bontempi ed Emanuele Bonetti.

9.
Gluqbar – Via C. Gluck, 48.
Luca MassaroFinale – A cura di Luca Panaro.

10.
Stayonboard Gallery – Via C. Gluck, 62
Gabriele BasilicoÈ sempre Milano – A cura di Nicola Bigliardi e Archivio Gabriele Basilico.

Gabriele Basilico – È sempre MilanoMilano Centrale Festival

11.
Piazza Greco, 11.
Maurizio NannucciNo More Excuses – 2015.
Scritta al neon sulla facciata del Refettorio Ambrosiano.

12.
Via Privata M. Rota, 4.
Mimmo PaladinoLa porta dell’accoglienza – 2015
Portale d’ingresso al Refettorio Ambrosiano.

13.
Biblioteca di Morando – Cineteca Milano – Via Tofane, 49.
Cioni CarpiPoint and Counterpoint. Il cinema politico e sperimentale 1960-1970 – A cura di Matteo Pavesi e Luca Panaro.
Il colore muto. Alle origini del cinema – A cura di Matteo Pavesi e Chiara Campagnari.
Studio Boîte – Libri d’artista – A cura di Federica Boragina e Giulia Brivio.

14.
Via Tofane, 49 e 45
Via Bertelli, 16 e 44.
Roberto CavazzutiAmplificatori di Esperienza Visiva: Martesana – A cura di Luca Panaro.
Quattro installazioni sul Naviglio Martesana.

15.
Anfiteatro Martesana – Parco Martiri Libertà Iracheni, 1 (Via Privata Agordat)
Paola Dallavalle e Fulvio Guerrieri Vista – A cura di Luca Panaro e Marcello Sparaventi.

15.
Anfiteatro Martesana – Parco Martiri Libertà Iracheni, 1 (Via Privata Agordat)
Giorgio BarbettaFalling animals.
Monica CattaniMondo imperfetto.
Elena FrancoInner space.
Opere video dall’Archivio Chippendale Studio, a cura di Luca Panaro e Marcello Sparaventi.

Elena Franco – Inner spaceMilano Centrale Festival

16.
EMM/ Ex Maglierie Mirella – Via Ponte Nuovo, 2
Sara Rossi Era – A cura di Giorgio Barbetta e Luca Panaro.

Sara Rossi – EraMilano Centrale Festival

La pubblicazione delle immagini fotografiche in questo articolo della Rivista Digitale ReWriters è stata autorizzata dall’Ufficio Stampa: Lucia Benedini lucia.benedini@benedinicomunicazione.it

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